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La sfida di innovazione urbana di Climate KIC

Urban Challenge per Trento smart infrastructures. Infrastrutture Verdi e Blu per una città vivibile

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Trento è stata scelta come una delle sette sedi a livello europeo per le «Urban Challenge» della Climate KIC, la principale iniziativa europea di settore di cui FEM e HIT sono partner, che ha finanziato il progetto «Trento Blue and Green Infrastructures», conclusosi oggi nella Sala Falconetto del Comune di Trento.
L’obiettivo dell’iniziativa è presentare proposte concrete di innovazione e soluzioni pratiche a problematiche individuate dal Comune di Trento su temi specifici di interesse per la città.
Più nel dettaglio, il tema individuato è stato quello della «Misurazione, valutazione, monitoraggio e/o comunicazione dei valori delle aree marginali», che mira a valorizzare, sviluppare e gestire le aree periurbane nell'ottica del loro inserimento in una rete di infrastrutture «verdi e blu» per una città sempre più attrattiva.
Sono stati sette i progetti selezionati tra i numerosi iscritti alla sfida.
 
I proponenti – rappresentanti principalmente di aziende, startup e associazioni, ma anche privati in arrivo da diverse regioni italiane – hanno preso parte ad una giornata di lavoro congiunta, il «boot camp» del 6 dicembre.
Le proposte candidate hanno riguardato il recupero di aree marginali caratterizzate da abbandono o sottoutilizzate, oppure il monitoraggio di aspetti della qualità climatica e ambientale con tecnologie innovative da integrare con i sistemi informativi esistenti oggi.
I risultati sono stati presentati oggi al pubblico, alla presenza del sindaco Alessandro Andreatta e dei rappresentati degli ordini professionali degli Architetti, degli Ingegneri e degli Agronomi-Forestali.
 

 
La giuria, presieduta da Maria Beatrice Andreucci (Università La Sapienza, Roma) e composta inoltre da Arianna Cecchi (Climate-KIK), Giovanni Mastrandrea (Comune di Trento, Giorgio Tecilla (Osservatorio del Paesaggio Trentino) e Sonja Gantioler (Technische Universität München) ha assegnato ben tre menzioni, rispettivamente ai progetti SLOW NETWORK – elaborato dal team formato da Astrid lombardi e Cristina Pedersoli, studentesse dell’Università degli Studi di Trento – «per aver evidenziato l’importanza della scala intermedia e la rilevanza del progetto di paesaggio per la coerente implementazione delle Urban Green and Bue Infrastructures per la mitigazione climatica»; AGROMET, «per aver coniugato nella proposta di start-up innovazione ed Economia Circolare, nel rispetto della tradizione, in un quadro di fattibilità e inclusione»; WISE TOWN - presentato da TeamDev S.r.l. - «per aver fornito un’interpretazione del concetto di marginalità come opportunità, attraverso l’impiego della GeoBusiness Intelligence come strumento di supporto alla decisione».

Queste squadre potranno contare sul supporto esperto dei mentori scientifici e imprenditoriali, che accompagneranno le idee innovative nell’ambito di iniziative future della Climate KIC o in sinergia con altri progetti in essere nel Comune di Trento. 
Gli apporti tecnico-scientifici della Fondazione Edmund Mach, di Hub Innovazione Trentino e dell’Università degli studi di Trento, sostenuti dalle competenze in materia di urbanistica del Comune di Trento, hanno consentito di coordinare una «sfida urbana» che ha selezionato quindi le migliori idee innovative per soluzioni rispetto al tema del progetto individuato dalla città di Trento. 


 
Urban Challenge ha contribuito ad affrontare un tema di frontiera come quello delle Smart Infrastructures attraverso gli eccellenti progetti presentati e il trasferimento di esperienze e professionalità interdisciplinari coinvolte nel dibattito e nella sfida, per aumentare la qualità ambientale, urbana e architettonica, nonché garantire una distribuzione equa dei servizi, delle risorse territoriali, delle infrastrutture per una migliore gestione della mobilità e della comunità. 
L’approccio adottato potrà condizionare positivamente la riduzione degli abbandoni e delle aree disattivate nell'ottica di una realtà in cui il microclima urbano, nella prospettiva di progressivo surriscaldamento climatico, presenta una particolare vulnerabilità all'interno del sistema insediativo regionale.

L’iniziativa ha rilevato l’apprezzamento della Commissione Europea, nelle parole di Daniel Calleja Crespo, suo Direttore generale per l’ambiente, che ha affermato come l’eccellente call aperta con Urban Challenge a Trento all’interno della Climate KIC rappresenta un’ottima occasione per evidenziare la multifunzionalità della infrastruttura verde e il suo potenziale nel fornire molteplici vantaggi, oltre che per sostenere altri importanti obiettivi strategici come la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, nonché la protezione della biodiversità.
Trento si è già caratterizzata anche a livello internazionale come «città laboratorio» sull’importante tema del miglioramento della vivibilità urbana, stimolata anche dalle sinergie degli enti presenti sul suo territorio che hanno reso possibile l’applicazione mirata di ricerche, tecnologie specifiche e innovazione.

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