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Se ne è andato Gualtiero Marchesi, aveva 87 anni

Era lo chef italiano più conosciuto al mondo ed è considerato il fondatore della moderna cucina italiana

Gualtiero Marchesi era nato a Milano il 19 marzo 1930 da una famiglia di ristoratori di San Zenone al Po, in provincia di Pavia, grazie alla quale ha mosso i primi passi in ambito gastronomico e nella ricerca del proprio, personale percorso culinario.
Nel dopoguerra si trasferì in Svizzera, dove perfezionò la sua conoscenza frequentando, dal 1948 al 1950, la scuola alberghiera di Lucerna. Rientrato in Italia, rimase per alcuni anni nell'albergo familiare, per proseguire poi il suo perfezionamento a Parigi.
Nel 1977 fondò il suo primo ristorante nel capoluogo lombardo, ottenendo nel 1978 il riconoscimento della stella dalla Guida Michelin, e nel 1986 ricevette, primo ristorante in Italia, il riconoscimento delle tre stelle della guida francese, passando a due dal 1997 in avanti.
Al riconoscimento della Guida Michelin fecero seguito il riconoscimento di commendatore nel 1991 conferito dal presidente Francesco Cossiga.
 
Tra i suoi allievi che oggi riscuotono molto successo si possono ricordare, Mirella Porro, Enrico Crippa, Carlo Cracco, Antonio Ghilardi, Ernst Knam, Karsten Heidsick, Lucia Pavin, Alessandro Breda, Andrea Berton, Paola Budel, Pietro Leemann, Paolo Lopriore, Michel Magada, Vittorio Beltramelli, Marco Soldati, Antonio Poli, Davide Oldani e Daniel Canzian, l’unico ad aver coperto anche il ruolo di executive chef del Gruppo Marchesi.
Nel giugno 2006 ha fondato ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana con sede in Colorno (Parma); ne è stato rettore fino al settembre 2017 quando è entrato nella Presidenza del Comitato Scientifico.
Ha fondato la Italian Culinary Academy a New York.
 
Il 19 marzo 2010, in occasione dei suoi ottant'anni, nasce la Fondazione Gualtiero Marchesi che ha come missione la diffusione del bello e del buono in tutte le arti, dalla musica alla pittura, dalla scultura alla cucina.
Nel 2017 gli è stato attribuito alla Camera dei deputati il Premio America della Fondazione Italia USA. Muore nella sua casa di Milano il 26 dicembre 2017.
 
 La contestazione con Michelin 
Nel giugno 2008 Marchesi aveva contestato il sistema di attribuzione dei punteggi della Michelin e «restituì» le stelle, contestando il sistema di votazione della guida e affermando di voler ricevere solo commenti e non punteggi.
Come risultato, nell'edizione 2009 «sparisce» il ristorante di Marchesi, rimanendo citato come il ristorante dell'albergo in cui ha sede, senza nessuno dei commenti voluti da Marchesi.
Queste le ragioni che aveva dato.
«Ciò che più m'indigna è che noi italiani siamo ancora così ingenui da affidare i successi dei nostri ristoranti - nonostante i passi da gigante che il settore ha fatto - a una guida francese. Che, lo scorso anno, come se niente fosse, ha riconosciuto il massimo punteggio a soli 5 ristoranti italiani, a fronte di 26 francesi. Se non è scandalo questo, che cos'è?
«Quando, in giugno, polemizzai con la Michelin lo feci per dare un esempio; per mettere in guardia i giovani, affinché capiscano che la passione per la cucina non può essere subordinata ai voti. So per certo, invece, che molti di loro si sacrificano e lavorano astrattamente per avere una stella. Non è né sano, né giusto.»

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