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Si è spento Luca Libardi, presidente dell’Associazione Albergatori

Il ricordo dell’associazione: «Una perdita per tutto il mondo turistico trentino»

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Foto Roberta Pisoni.
 
È spirato il nostro Presidente Luca Libardi, dopo aver lottato con tenacia e per lunghi mesi contro una malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo.
È una perdita importante per l’Associazione e per tutto il mondo turistico trentino.
Lo ricordiamo come una persona di grande competenza tecnica e professionale, albergatore impegnato quotidianamente nella gestione della propria azienda e profondo conoscitore della professione alberghiera.
Un’intelligenza analitica, a volte caustica, ma di grande stimolo a ragionare e ad innovare.
Decisionista, nello stesso tempo esprimeva una capacità di ascolto e disponibilità a cambiare la propria opinione e le strade intraprese se riconosceva nelle obiezioni o nelle proposte dell’interlocutore valide ragioni.
 
Non ha mai cavalcato facili posizioni populiste, ma è sempre stato attento ed ha spinto l’Associazione ad analizzare i problemi e a farsi carico di proposte e soluzioni concrete nell’interesse della categoria.
Ha interpretato il proprio ruolo di presidente con grande attenzione e impegno, guidato dalla convinzione dell’importanza di un’azione sindacale incisiva.
Ha creduto sempre nella necessità di unire il mondo imprenditoriale per lo sviluppo della società e dell’economia trentina.
Ha dato un contributo significativo su molti temi della politica turistica del Trentino, mettendo a fuoco la necessità di valorizzare l’attività d’impresa, e di quella turistica in particolare.
Ha sempre insistito perché sia a livello associativo, sia a livello di politica turistica emergesse una visione strategica dei problemi e delle opportunità.
 
Anche in sede nazionale, nel suo ruolo di componente della Giunta Esecutiva di Federalberghi, si è fatto conoscere e stimare per la sua conoscenza dei problemi del settore alberghiero e delle imprese e per la capacità di stimolare il dibattito e la proposta nelle sedi istituzionali.
Nonostante la malattia non ha mai fatto mancare all’Associazione ed ai colleghi la propria intelligenza ed il proprio apporto propositivo.
Siamo vicini alla moglie Anna, ai figli e alla famiglia tutta.
Dobbiamo trovare conforto nella memoria, nella fede e nella certezza che è vissuto lasciando traccia di sé.
Caro Presidente, ti ricorderemo con affetto, ti sia lieve la terra.
 
La Giunta Esecutiva, il Direttore ed i collaboratori.

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