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Caritro: per i bambini un bando da 60 milioni di euro

L’iniziativa è stata illustrata nelle due sedi di Rovereto e di Trento della Fondazione

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Duplice presentazione ieri, in mattinata a Rovereto e nel pomeriggio a Trento nelle due sedi della Fondazione Caritro, per il bando «Nuove generazioni».
Si tratta di un’iniziativa a livello nazionale promossa dall’impresa sociale «Con i bambini», cui l’ente trentino aderisce stanziando 60 milioni di euro, frutto di un protocollo di intesa tra il Governo e le fondazioni di origine bancaria rappresentate da ACRI, di cui fa parte anche la stessa Fondazione Caritro.
Scopo del bando, che si rivolge al mondo scolastico e più in generale a tutte quelle realtà che operano nel terzo settore, è quello di promuovere il benessere e la crescita armonica dei minori nella fascia di età 5-14 anni, in particolare dei soggetti a rischio o in situazione di vulnerabilità economica, sociale e/o culturale.

«In questo campo di opportunità ve ne sono molte, è importante saperle cogliere. Per questo motivi riteniamo significativo l’incontro odierno che permette l’accesso a risorse, lo sviluppo di progettualità con obiettivi chiari e la creazione di sinergie tra diversi attori del territorio», sono state le parole di Filippo Manfredi, direttore generale della Fondazione Caritro, che ha ricordato come questa iniziativa vada a collocarsi in un progetto ben più ampio che ha visto le Fondazioni di origine bancaria stanziare complessivamente 360 milioni di euro per il triennio 2016-2018 in favore della fascia più indifesa della popolazione.
Si è quindi soffermato sulla «rete», creata da tutte le fondazioni bancarie presenti nel panorama nazionale, che ha permesso di dare vita ad un progetto significativo di contrasto alla povertà educativa minorile.

La parola è quindi passata a Francesco Marini, in rappresentanza di «Con i bambini», società senza scopo di lucro con sede a Roma che ha il compito di gestire i fondi stanziati dalle Fondazioni di origine bancaria, il quale ha illustrato nel dettaglio il bando.
Iniziando dal termine, fissato per le ore 16 del 9 febbraio, entro il quale presentare online – collegandosi al sito www.conibambini.org - il progetto, che in sintesi dovrà promuovere e sviluppare competenze personali, relazionali e cognitive dei ragazzi dentro e fuori le mura scolastiche, prevenendo e sconfiggendo il disagio nelle sue molteplici forme: dall’abbandono della scuola al bullismo.
Un progetto che ha come parola chiave «comunità educante», ossia l’insieme di tutti quei soggetti che a vario titolo sono impegnati sul fronte educativo-formativo.

L’obiettivo, ambizioso, è quello di mettere in rete tutte queste realtà, che non sempre collaborano tra loro, per creare innovazione e stravolgere – per usare le parole di Marini - l’offerta del territorio.
In quest’ottica si inserisce uno dei requisiti di partecipazione al bando, che prevede la partnership di almeno tre soggetti: una realtà del terzo settore (soggetto responsabile) che abbia sede legale e/o operativa nella regione di intervento, un istituto scolastico del sistema nazionale e un ente incaricato della valutazione di impatto.

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