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Bologna-Torino, al Trofeo Beppe Viola il passato che torna

Rossoblù e granata domani di scena ad Arco (alle ore 18) nella finale del torneo internazionale Under 17 per spezzare un lungo incantesimo


Festeggiamenti del Bologna - Credits: Piermarco Tacca.
 
È la vigilia dell’ultimo atto del Trofeo Beppe Viola. Arco si appresta a vivere il gran finale della 47ª edizione del torneo internazionale di calcio giovanile dedicato agli Under 17.
In campo domani, martedì 13 marzo – calcio di inizio alle ore 18:00 allo stadio di via Pomerio – Bologna e Torino, due club dall’elevato tasso di blasone e prestigio, nati agli albori del secolo passato e che complessivamente vantano nel proprio palmares qualcosa come 14 scudetti.
Per i felsinei primo posto in un Girone C piuttosto livellato con due successi nella prima fase: 2-1 contro i danesi del Brøndby e secco 3-0 alla Rappresentativa Lega Pro; nel mezzo lo scivolone (0-3) con la Roma, che a dispetto dei pronostici iniziali si è dovuta accontentare della seconda piazza. In semifinale, poi, il Bologna ha avuto la meglio sulla Sampdoria uscendo vincente dalla lotteria dei calci di rigore (dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi a reti inviolate): l’estremo difensore del Bologna Thomas Fantoni ha neutralizzato la decisiva battuta dal dischetto del blucerchiato Orlando per la soddisfazione del tecnico rossoblù Paolo Magnani.
 
«Accedere in finale è certamente motivo di orgoglio e prestigio per tutto il nostro settore giovanile, – ha dichiarato l’allenatore che figura nello staff emiliano dal 2005. – Siamo felici ed ora intendiamo vincere il trofeo, sarebbe la ciliegina della torta, anche se arriviamo alla sfida decisiva indeboliti da alcuni infortuni.»
Il Bologna si affida ai colpi del suo numero 10, Simone Rabbi, sempre abile ad imbeccare i due riferimenti offensivi, Jonathan Adusa e Simone Benincasa.
A comandare la difesa c’è Denis Portanova, figlio d’arte: papà Daniele, anch’egli centrale difensivo, ha alle spalle oltre 300 presenze in massima serie.
Squadra atleticamente ben attrezzata anche il Torino, che fa dell’agonismo e dell’organizzazione tattica i propri punti di forza. Capitan Spaneshi è l’esterno basso di difesa sulla corsia di destra, dalla parte opposta giostra Christian Celesia: due spine nel fianco per qualsiasi avversario.
Qualità davanti garantita da Matteo Del Bianco – giunto in granata dal Carpi nello scorso mese di gennaio con un biglietto da visita di 5 gol in 226 minuti giocati fin qui – e Niccolò Moreo, autore della perla su calcio piazzato che all’ultimo respiro ha spalancato al Torino le porte della finale e infranto i sogni di gloria del ChievoVerona.
 
Il Torino aveva chiuso il Girone A al comando in coabitazione col Milan, ma i granata hanno guadagnato l’accesso al turno successivo in virtù del successo ai rigori nello scontro diretto coi rossoneri.
Cinque punti nel girone iniziale conquistati grazie anche al pari per 1-1 con l’Hellas Verona e al successo per 3-1 con la Rappresentativa Trentino.
Il tecnico granata Marco Sesia apprezza quanto la sua squadra ha saputo fare al Trofeo Beppe Viola 2018.
«Qui si tende a giocare a pallone in senso stretto – afferma l’ex centrocampista – la manovra parte sempre dalle retrovie.
«Proveremo con tutti i nostri mezzi ad imporci nella finalissima, ma la strada intrapresa è certamente quella giusta a prescindere dal risultato dell’ultimo atto.
«Il Trofeo Beppe Viola è un torneo prestigioso e poi Arco offre uno scenario incantevole, e l’organizzazione è davvero impeccabile.»
 
Bologna e Torino vantano una affermazione a testa nel Trofeo Beppe Viola: rossoblù più forti di tutti nel lontano 1978, granata nel 1993. Chiunque vincerà, succedendo nell’albo d’oro all’’Atalanta, spezzerà dunque un lungo incantesimo.
La finale Bologna-Torino sarà trasmessa in diretta streaming su PMG Sport (clicca qui).

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