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La città di Trento rende omaggio ad Anna Proclemer

Mercoledì 11 aprile alle ore 17.30 presso il Teatro Sociale sarà intitolato ad Anna Proclemer lo spazio del «Ridotto»

«Mercoledì 11 aprile alle ore 17.30 presso il Teatro Sociale – ha annunciato il direttore Francesco Nardelli – sarà intitolato ad Anna Proclemer lo spazio del Ridotto. L’iniziativa è stata assunta dal Consiglio di Amministrazione del Centro Servizi Culturali S. Chiara che in data 8 marzo 2018, sentita la proprietà, ha deliberato di dedicare alla memoria dell’indimenticata attrice trentina questo spazio, che in futuro si intende ulteriormente valorizzare.»
Per l'occasione sarà scoperta una targa e si svolgerà una breve cerimonia di commemorazione con gli interventi delle autorità provinciali, del Sindaco di Trento e dell’assessore comunale alla Cultura, Alessandro Andreatta e Andrea Robol. Sarà presente anche Antonia Brancati, figlia di Anna Proclemer.
Alle 21.00 ci si sposterà invece al Cinema Astra per assistere - con ingresso gratuito - alla prima proiezione assoluta del documentario di Franco Delli Guanti «La tigre di carta. Anna Proclemer tra successi e fragilità».
Oltre un anno di lavoro per ricordare la figura di quella che può essere definita la più grande attrice di teatro del Novecento.
 
Franco Delli Guanti, da alcuni anni sta lavorando a progetti che vogliono portare alla luce, soprattutto a favore della conoscenza per le nuove generazioni, personaggi del cinema e del teatro legati al territorio trentino e gardesano.
Delli Guanti, insieme allo storico del cinema Ludovico Maillet, ha già concretizzato due produzioni documentaristiche su queste tematiche: con la prima ha ricostruito la vicenda della «Bertolazzi Film» di Peschiera del Garda, una sorta di «Cinecittà gardesana» dove negli anni Sessanta venivano ambientati film di pirati; con la seconda ha reso omaggio all'attrice Dorian Gray, che ha vissuto in Trentino, a Torcegno, per cinquant'anni fino alla tragica morte.
Ora questo percorso della memoria prosegue - senza l’apporto autoriale di Maillet - con l'omaggio ad Anna Proclemer.
 

 
«A parte qualche sporadico servizio uscito all'indomani della scomparsa - racconta l'autore - penso che il mio sia il primo omaggio ufficiale dedicato ad Anna Proclemer. A gennaio dello scorso anno ho contattato la figlia, Antonia Brancati, la quale, oltre che a dirsi entusiasta della mia iniziativa, mi ha da subito garantito la massima collaborazione fornendomi un corposo elenco di attori, attrici e registi da intervistare e soprattutto mi ha messo a disposizione l'intero archivio della mamma (lettere, articoli, fotografie, locandine, filmati) conservato presso il Gabinetto Vieusseux di Firenze. Per tutto il 2017 ho girato in lungo e in largo l'Italia raccogliendo oltre venti interviste che ora hanno preso forma nel documentario che sarà presentato ufficialmente il prossimo 11 aprile.»
 
«La tigre di carta», questo il titolo del documentario, prodotto da Mediaomnia e dall'Associazione Culturale Officina Immagine, con il contributo della Regione Autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol, della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Trento, del Consorzio dei Comuni BIM dell'Adige e delle Casse Centrali Trentine, propone un ritratto di Anna Proclemer attraverso le persone che l’hanno conosciuta, che hanno lavorato con lei o che hanno imparato da lei: Ottavia Piccolo, Massimo De Francovich, Pierluigi Misasi, Barbara Terrinoni, Pino Strabioli, Maurizio Costanzo, Giancarlo Zanetti, Masolino D’Amico, Maurizio Scaparro, Isabella Del Bianco, Maria Grazia De Nardo, Gabriele Lavia, Mario Marchi, Ferzan Ozpetek, Pia Tolomei, Ornella Vanoni, Vittorio Viviani, solo per citare i nomi più famosi. 
 

 
Dalle testimonianze emerge un carattere di Anna Proclemer forte sulla scena ma fragile nella vita privata.
Una «tigre di carta», come si definì lei stessa in un’intervista degli anni Settanta, mai appagata della sua esistenza nonostante il successo che l’ha accompagnata per tutta la carriera.
Completano il documentario decine di fotografie, per lo più inedite, spezzoni di commedie e una serie di filmati storici scoperti negli archivi dell'Istituto Luce e della RAI.
C'è anche molto Trentino nel filmato grazie ai ricordi della stessa Proclemer intervistata a Trento nel 2007 proprio da Delli Guanti per una trasmissione televisiva andata in onda su RTTR.

«Realizzare questo documentario - afferma ancora l'autore - è stato entusiasmante perchè oltre a raccontare un mostro sacro del teatro italiano mi ha permesso di conoscere altri importanti protagonisti delle nostre scene. Il lavoro più difficile è stato quello di condensare in sessanta minuti le numerose ore di interviste raccolte nei vari incontri. Ogni volta che dovevo effettuare il taglio di una frase era un dolore visto che tutte le testimonianze, oltre che ad essere di qualità, raccontavano frammenti di storia, aneddoti ed episodi di un modo di fare teatro ormai scomparso.»
Il film, che sarà diffuso anche su DVD, è stato riconosciuto di interesse culturale e ha avuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Oltre a Trento ci saranno altre due proiezioni ufficiali di presentazione a Roma e Firenze.

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