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A Bolzano c’è «Alis», la magia del circo – Di Sandra Matuella

Al Palasport di Bolzano tutto esaurito per l'occasione con 1.800 persone tra cui tante famiglie con bambini piccoli per godersi due ore di acrobazie mozzafiato

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È un gran galà del circo con i migliori artisti del celeberrimo Cirque du Soleil e del Nouveau Cirque quello che si è tenuto in prima mondiale venerdì 6 aprile al Palasport di Bolzano davanti a più di duemila persone, tra cui tante famiglie con bambini piccoli che hanno accolto lo spettacolo con tanto entusiasmo e affetto (le repliche sono sabato 7, ore 16 e 20.30, e domenica 8 ore 16: Pochi i biglietti ancora disponibili - Info: www.alisticket.it).
Lo spettacolo si chiama Alis (Le Cirque with the world’s top performers), e consiste in quasi due ore di acrobazie mozzafiato, equilibrismi e gag divertenti immerse nell’incanto di luci, musiche, coreografie e, soprattutto delle scenografie fantasmagoriche firmate da Ugo Nespolo: il tutto interpretato da ben 27 star mondiali, provenienti in prevalenza dal Cinque du Soleil, ossia il circo che ha reinventato la tradizione circense senza ricorrere agli animali, ma puntando alla centralità degli artisti scelti per la loro bravura stratosferica, unita ad una espressività squisitamente teatrale.
 

 
Radio Monte Carlo è la radio ufficiale dell’Alis Tour, proposto a Bolzano da Roland Barbacovi dell’Agenzia Showtime di Merano, e che è stato presentato questa mattina al Palasport in un suggestivo incontro-spettacolo, a metà tra una prova aperta e la conferenza stampa dove i responsabili hanno spiegato il senso di questa operazione giunta ormai alla terza edizione.
«Applaudito da oltre centomila spettatori in due soli anni, Alis è di nuovo in scena con artisti che rappresentano l’eccellenza mondiale del Circo Moderno, insieme per la prima volta con uno spettacolo unico, senza precedenti e con numeri inediti, creati appositamente per questo show, e presentati in prima mondiale a Bolzano, – spiegano Gianpiero Garelli, direttore e autore dello spettacolo, e Onofrio Colucci, direttore artistico e maestro di cerimonia di Alis. – Solo il filo conduttore non cambia: il viaggio immaginario di Alis prosegue, alla scoperta delle qualità e dei valori umani, ispirandosi alle atmosfere della letteratura fantastica dell’Ottocento, e ad Alice nel paese delle meraviglie.»
 

 
Onofrio Colucci è un grande attore, protagonista dello splendido spettacolo «Slava’s Snowshow» applaudito anche al Teatro Sociale di Trento, e di diversi spettacoli del Cirque du Soleil, tra cui «O», «Zaia» e «Zed».
In «Alis» il suo assistente è addirittura Joel Baker, clown e acrobata dallo stile unico, che vanta oltre 3.000 spettacoli con il Cirque du Soleil, protagonista di «Love» dei Beatles, è stato diretto anche dal grande regista James Cameron nel film «Cirque du Soleil: Worlds Away 3D».
 

 
Nella foto qui sopra della conferenza bolzanina Joel Baker è il primo a destra, vicino a Gianpiero Garelli. Onofrio Colucci è il primo a sinistra, vicino a Niky, la coreografa della compagnia.
Alla conferenza-spettacolo alcuni artisti hanno proposto un paio di numeri davvero straordinari; era presente anche Lili Chao Rigolo (nella foto seguente con Sandra Matuella per L’Adigetto.it), artista di Taiwan che ora vive in Svizzera ed è una delle star incontrastate del Cinque du Soleil, in particolare dello spettacolo «Amaluna», insieme a Lara Jacobs Rigolo, con «Sanddorn Balance»: è un numero sublime dove una piuma e 13 rami di foglie di palma vengono messi in equilibrio, con una intensità tale da essere considerato da molti come l’atto più bello sulla scena mondiale.
C’era anche Alice, alias Alis, l’artista più giovane del cast, nonché unica italiana: specializzata in «aerial silk» (o seta aerea), Alis si è formata alla scuola di circo della Principessa Stephanie di Monaco e poi in Canada, alla scuola nazionale di circo, fucina dei migliori artisti del Cirque du Soleil.
 

 
In definitiva, quella del circo è un’arte senza confini che arriva a tutti, grandi e bambini, proprio per il linguaggio universale del corpo, della danza, dell’arte e della musica che utilizza.
L’arte circense ha anche un fan d’eccezione ed è nientemeno che Papa Francesco, che all’inizio di quest’anno ha invitato oltre 1.800 persone, specie poveri, senza tetto, profughi e carcerati, allo spettacolo offerto loro dagli artisti del circo Medrano.
Durante un’udienza, il Santo Padre ha spiegato così il suo amore per il circo:
«La gente che fa spettacolo nel circo crea bellezza, sono creatori di bellezza. E questo fa bene all’anima.»
 
Sandra Matuella – s.matuella@ladigetto.it


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