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Una (documentata) Lettera al Direttore del nostro giornale

«Non corrisponde al vero la notizia riportata in questi giorni che la Chiesa di San Pietro sia stata ripulita...» – Seguono 533 firme

Riportiamo qui di seguito il testo della lettera che ci è stata portata in redazione, accompagnata da 533 firme di altrettante persone determinate a sollecitare le autorità per ottenere un adeguato intervento a tutela dei beni monumentali e storico-artistici del quartiere San Pietro.
 

Onnestamente, tra gli organi di stampa che avevano riportato la notizia della avvenuta pulizia, c’era anche l’Adigetto.it.
Prima di pubblicare questa doverosa parziale smentita, ci siamo documentati. E le 533 firme ne sono concreta testimonianza. 
 

Va da sé che la colpa di tutto questo va attribuita agli sporcaccioni che imbrattano le cose più belle della città nel nome di qualche idiozia certamente meno importante del patrimonio architettonico della città, ma tant’è. Gli enti coinvolti devono comunque provvedere alla pulizia e, semmai troveranno i colpevoli, riversare a loro i costi sostenuti.

Siamo un gruppo di persone che vivono nel centro della città.
Intendiamo evidenziare con questa nostra lettera l’avvilente processo di degrado che si manifesta costantemente con numerose scritte oltraggiose che imbrattano monumenti, palazzi storici e luoghi di culto, ad opera di personaggi ben riconoscibili.
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, in particolare, è stata presa di mira in più occasioni e insudiciata in modo vergognoso (ed insieme ad essa la Chiesa di S. Anna, e la canonica).
 
Non corrisponde al vero la notizia riportata sulla stampa in questi giorni che la Chiesa sia stata ripulita, sulla base dell’accordo tra Soprintendenza, Comune di Trento e Arcidiocesi.
Il personale inviato si è limitato a cancellare solo la scritta sulla facciata (l’ultima in ordine di tempo) e non è intervenuto sulle ulteriori e numerose frasi oscene, che da mesi e mesi imbrattano tutte le pareti della chiesa di San Pietro, la facciata della chiesa di S. Anna e le pareti della canonica, in quanto non hanno ricevuto incarico in tal senso.
 
Ci rivolgiamo agli Enti firmatari dell’importante accordo affinchè provvedano con rapidità a ovviare a questa dimenticanza.
Facciamo appello anche al Questore e alla Magistratura: l’oltraggio di beni monumentali, artistici e luoghi di culto costituisce un reato ben evidenziato nel Codice Penale.
Ci auguriamo iniziative che, oltre a punire i delinquenti che si divertono a rovinare la nostra città, puntino alla prevenzione.
L’opera di convincimento da parte delle autorità verso gruppuscoli ben noti, unita alla messa in opera di telecamere, possono portare a risultati positivi già nel prossimo futuro.
Grazie per lo spazio che riterrà di dare a questa nostra presa di posizione.

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