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Parte la riorganizzazione della Cooperazione Trentina

Al via il piano di riorganizzazione aziendale proposto dal direttore generale Alessandro Ceschi

Al via il piano di riorganizzazione aziendale proposto dal direttore generale Alessandro Ceschi.
L’augurio del presidente Mauro Fezzi: «Il cambiamento per certi aspetti può far paura, ma fa emergere energie che non pensavamo neanche di possedere».
Istituite due nuove aree dei Servizi integrati e Istituzionale, che si affiancano alla Comunicazione, Organizzazione e risorse umane, Amministrazione e al nuovo Sviluppo IT.
Nel 2011 i dipendenti erano 188, a fine 2017 sono passati a 167 (che con 38 part time equivalgono a 150 cosiddette unità lavorative), grazie anche a 11 prepensionamenti.
Il tutto con un risparmio di costi di oltre 2 milioni di euro.
Nel 2018 è previsto il trasferimento di circa trenta collaboratori e collaboratrici in Cassa Centrale Banca, per seguire i servizi rivolti alle Casse Rurali.

La «nuova» Federazione sarà snella, avrà processi decisionali più brevi e sarà completamente orientata alle cooperative.
Con due anime a sorreggerla: quella dei servizi integrati e quella istituzionale. È questa la sintesi della filosofia della riorganizzazione, che, partita ad aprile, sarà completamente attuata entro il mese di luglio.
La nuova organizzazione prende le mosse dall’articolo 5 dello Statuto, in cui si definiscono i principi organizzativi a cui deve riferirsi la Federazione: qualificazione e aggiornamento professionale, flessibilità e collaborazione e valorizzazione del rapporto personale, oltre che professionale, quale presupposto per un efficace servizio ai soci.
 
«Essa – spiega Ceschi – parte da due considerazioni. La prima riguarda la dinamica decrescente dei contributi associativi del settore del credito, che ha reso necessario un ripensamento della struttura e in particolare dei servizi.
«La seconda riguarda invece le impressioni emerse da un recente sondaggio che ha coinvolto circa cento cooperative in cui sono emerse valutazioni non soddisfacenti sul ruolo politico-sindacale della Federazione. Opinioni che ci hanno indotto a ripensare e rinforzare quest’area.»
La «ratio» che sta dietro queste scelte organizzative è ancorata all’obiettivo di ridurre le funzioni interne che non abbiano impatto sulle cooperative, per riorientare il maggior numero di risorse a favore dei servizi alle associate.
 
La nuova organizzazione prevede dunque la creazione di due nuove aree dei Servizi integrati e Istituzionale, che si affiancano alla Comunicazione, Organizzazione e risorse umane, Amministrazione e al nuovo Sviluppo IT.
Sarà poi mantenuta la Divisione Vigilanza con le prerogative di autonomia e indipendenza dalla governance previste dalla legge, in ottica di continuità rispetto al precedente modello organizzativo.
 
 L’area dei servizi integrati 
Questa area, di nuova concezione, racchiude e valorizza in ottica integrata tutta una serie di servizi che la Federazione offre alle associate che non riguardano soltanto gli aspetti tecnici (paghe, bilancio, contabilità, dichiarazioni dei redditi) ma anche consulenziali specifici.
L’unione sotto ad una regìa unica di tutti i servizi consentirà alla Federazione di sviluppare una politica commerciale unitaria nell’offerta alle cooperative.
A capo dell’area Servizi integrati, che comprende più della metà dei dipendenti della federazione, è stato scelto Giuliano Bernardi.  Vice responsabili sono Diego Bernardi (coordinatore dell’ufficio paghe) e Michele Rosani (vice del reparto cooperative agricole).
Mantengono il coordinamento del settore Cooperative agricole Michele Girardi, delle Cooperative di consumo Giuliano Bernardi, mentre il coordinatore dei settori Produzione, Lavoro e Servizi e Sociali e Abitazione sarà individuato a breve.
 
 L’area istituzionale 
L’area istituzionale, che sarà coordinata da Vincenzo Visetti, avrà il compito di raccogliere tutte le istanze e le richieste delle cooperative, trasformandole in proposte o in azioni di lobby.
La Federazione rinforzerà l’ufficio che si occupa di seguire i percorsi legislativi di interesse e i progetti internazionali, che collaboreranno strettamente con la direzione generale per cogliere tutte le opportunità provenienti dal contesto internazionale a favore delle cooperative, in particolare intercettando canali di finanziamento a livello comunitario. 
Di particolare interesse strategico anche l’ufficio che si occupa di avviare progetti di sistema, iniziative trasversali (di cui il progetto «Etika» per l’energia è uno degli esempi) che coinvolgono le cooperative ed i soci delle cooperative.
Trova collocazione qui anche il nuovo ufficio Cultura e formazione cooperativa che, accanto alle consolidate attività di educazione cooperativa nelle scuole, affiancherà la gestione delle politiche formative rivolte ai quadri e agli amministratori delle associate.
La formazione resta un caposaldo strategico da valorizzare in ottica di sistema, anche alla luce dell’evoluzione che la società di sistema Formazione Lavoro dovrà affrontare nel processo di trasformazione del sistema di credito cooperativo trentino.
 
 Risorse umane, Amministrazione, Comunicazione e Sviluppo It 
Accanto a quanto descritto, sono state individuate altre quattro aree che afferiscono alla direzione generale: Organizzazione e Risorse umane (nuova responsabile Giulia Comper, attualmente in maternità), Amministrazione (Walter Lazzarotto), Comunicazione (Walter Liber) e il nuovo Sviluppo IT (responsabile in corso di individuazione).
A quest’ultimo spetterà il compito di costruire una ‘visione’ unitaria del movimento cooperativo nell’ambito informatico, quale elemento che faciliti il dialogo e la collaborazione e che consenta anche contenimento dei costi per le cooperative.

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