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L'assessora altoatesina Stocker visita il cantiere BBT di Mules

La sicurezza sul lavoro e lo stato di avanzamento dei lavori al centro della visita alla galleria di base del Brennero

Nei cantieri per la realizzazione della galleria di base del Brennero operano oltre 600 persone, di 50 imprese diverse, suddivise in quattro squadre che lavorano su tre turni, sette giorni su sette.
I lavori, iniziati nel 2008, secondo il cronoprogramma dell’opera si concluderanno nel 2027.
Il sistema di gallerie, compreso il cunicolo esplorativo, al termine dell’opera sarà lungo complessivamente 230 chilometri, 82 dei quali sono già stati scavati; il costo stimato sarà di 8,384 miliardi di euro, il 40% a carico dell’Unione Europea ed il restante 60% suddiviso tra Italia ed Austria.
In particolare il tracciato in galleria tra Fortezza ed Innsbruck consentirà di passare dagli attuali 75 km a soli 55, con una pendenza che passa dall’attuale massima del 26‰ al 4-6,7‰.
 
I treni passeggeri potranno raggiungere i 250 km/h quelli merci i 160 km/h. Questi alcuni dei dati più significativi dei cantieri BBT, il più grande dei quali, quello di Mules, è stato visitato nei giorni scorsi dall’assessora provinciale al lavoro, Martha Stocker, accompagnata dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn e dal direttore dell’Ispettorato del lavoro, Sieghart Flader.
La delegazione provinciale è stata guidata nella visita al cantiere di Mules dall’amministratore delegato di BBT SE, Raffaele Zurlo, e dal direttore dell’Osservatorio BBT, Martin Ausserdorfer.
 
 Norme di sicurezza ed avanzamento dei lavori 
Al centro della visita in primo luogo l’illustrazione delle norme di sicurezza adottate dal Consorzio per garantire condizioni di lavoro ottimali per le numerose maestranze che operano spesso in situazioni difficili ed un quadro complessivo sullo stato di avanzamento dei lavori di questa gigantesca opera inserita nella rete europea TEN-T, composta da nove «corridoi» ed inserita nel corridoio Scandinavo - Mediterraneo che ha una lunghezza complessiva di 9000 chilometri.
«Nel corso della visita ho avuto modo di vedere lo stato di avanzamento dei lavori – ha affermato l’assessora Stocker – e nel contempo di verificare, con i miei collaboratori, l’adozione da parte della società di progetto BBT SE di tutte le norme di sicurezza prescritte per questo tipo di opere.»
 
«Si tratta di un progetto estremamente complesso – ha precisato l’assessora – e tecnologicamente all’avanguardia, nel quale, a regime, opereranno circa 1.000 lavoratori che devono poter lavorare nella massima sicurezza.
«Un elemento fondamentale è stato negli anni scorsi ed è tuttora il coinvolgimento e l’informazione della popolazione e dei decisori locali in merito alla realizzazione dell’opera.
«Abbiamo anche verificato che vengono adottate tutte le misure necessarie per ridurre l’impatto dei lavori sull’ambiente ed i paesi limitrofi.»
 
Da parte sua l’amministratore delegato di BBT SE, Raffaele Zurlo, ha sottolineato l’ottima interazione esistente tra la società e la Provincia autonoma.
«Abbiamo sempre potuto contare, sia da parte dei politici che dei tecnici locali, su di un’interazione molto efficace che ci consente di operare in maniera rapida ed efficiente.»
 
Particolarmente interessanti i dati relativi agli infortuni sinora registrati nel cantiere del tunnel di base del Brennero, molto inferiori sia numericamente che per gravità rispetto ad analoghe opere come la TAV Bologna-Firenze, la Variante di Valico e la TAV nodo di Bologna.
Una particolare attenzione viene rivolta dall’Ispettorato del lavoro, diretto da Sieghart Flader, dall’esposizione dei lavoratori alle polveri che potenzialmente possono causare l’insorgere della silicosi.
Sono state inoltre effettuate verifiche da parte dell’Ispettorato, unitamente alle Forze dell’ordine, per escludere la presenza di infiltrazioni mafiose nell’ambito delle imprese appaltatrici.
 
 Importanti ricadute sull’economia locale 
La visita ha consentito alla delegazione provinciale anche di vedere da vicino la nuova talpa «TBM- Serena» che entrerà in funzione a fine aprile ed avvierà lo scavo del cunicolo esplorativo in direzione Nord con un avanzamento, nella fase iniziale, di circa 20 metri al giorno ed un percorso complessivo di 14 chilometri.
Il sotto-attraversamento del fiume Isarco, che sarà realizzato grazie al congelamento dello strato di terreno al di sotto del letto del fiume, inizierà nel settembre di quest’anno e l’abbattimento del diaframma dell’imbocco Sud, all’altezza della stazione di Fortezza, è previsto per il dicembre 2018.
Rilevanti le ricadute economiche dell’opera sinora realizzata sull’economia locale, infatti, a fronte di appalti sinora affidati per un importo complessivo di 2,247 miliardi di euro, circa il 70%, pari ad oltre 1,5 miliardi di euro, è rappresentato da contratti affidati a joint venture nelle quali sono presenti anche imprese locali.
Sono inoltre previste misure di compensazione per circa 50 milioni di euro e misure di mitigazione dei disturbi generati dalle attività di cantiere per ulteriori 6,1 milioni di euro.

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