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Marconi alla Meccatronica: dove il futuro si progetta assieme

Taglio del nastro con il governatore Ugo Rossi e il vicepresidente Alessandro Olivi

«Ragazzi, ora tocca voi.» Questo semplice invito, rivolto dal governatore Ugo Rossi agli studenti dell’istituto Marconi di Rovereto, riassume molto bene il senso dell’operazione suggellata questa mattina dalla cerimonia di inaugurazione della nuova sede dell’alta formazione dell’istituto tecnico roveretano.
Siamo all’interno del Polo della Meccatronica dove la scommessa lanciata qualche anno fa per creare un luogo di reale incontro tra il mondo della scuola e della formazione con quello dell’impresa oggi segna un punto importante.
A dirlo con soddisfazione sono in molti, dai rappresentanti dell’industria (tra questi il direttore Busato) a quelli dell’alta formazione (il rettore Collini) e della scuola, dai ragazzi che grazie a questo progetto hanno trovato lavoro, fino ai rappresentanti di quella Provincia (accanto al governatore Rossi anche il vicepresidente Olivi, nonché i vertici di Trentino sviluppo) che ha commentato con soddisfazione l’esito di un progetto di cui ha fortemente mantenuto la regia.
 
Dopo aver ringraziato chi ha lavorato con tenacia per raggiungere il risultato (per tutti Rossi ha citato Laura Zoller e Livia Ferrario), il governatore si è detto «orgoglioso di poter inaugurare come presidente della Provincia questa avventura».
«Spesso ci dicono che rappresentiamo un Trentino che non esiste. Ma anche oggi abbiamo sentito quanto invece sia positivo il sentiment delle imprese.»
Le difficoltà più grandi, insomma, sono alle spalle, «grazie alle aziende che hanno tenuto duro - ha commentato Rossi - ma anche ad un sistema che ha saputo mettere a fattor comune tutte le potenzialità, per creare ad esempio un luogo come questo, dove costruire il futuro.»
La scuola dunque come elemento fondamentale per la crescita stessa del territorio.
«In Europa - ha aggiunto Rossi - ogni indicatore mostra che, ove si coniuga scuola, università e impresa nello stesso luogo, la disoccupazione è ridotta al minimo. I nostri stessi dati, già molto positivi, migliorerebbero ulteriormente se potessimo annoverare nel numero degli occupati anche tutti i ragazzi che frequentano la formazione professionale, come accade in Alto Adige.»  
 

 
Ma, al di là delle statistiche, ciò che è emerso oggi è il ruolo fondamentale della scuola nella crescita di un territorio.
«Non stiamo facendo questo sforzo per le imprese - ha tenuto a specificare il governatore - ma un servizio che facciamo ai ragazzi, perché lavoro e scuola sono facce di una stessa medaglia, quella che ci vede tutti impegnati per formare cittadini consapevoli.»
«Con una responsabilità in più: cercare la propria individuale affermazione senza dimenticarsi, una volta raggiunta, di restituire alla comunità una piccola parte di ciò che abbiamo ricevuto.»
E c’era anche della gratitudine nelle testimonianze di Roberto Corona e Federico Menegazzi, due giovani professionisti (project manager alla Fly di Grigno il primo è esperto in tool management in Walter Italia il secondo) proiettati in aziende importanti a poche ore dalla conclusione del loro percorso formativo.
Oggi seguono questa strada 50 studenti, età media 20 anni.
 
Acquisiscono una specializzazione guidata da esperti (il 70 per cento extrascolastici) con il coinvolgimento di 75 aziende.
«Questo è uno dei principali network a livello internazionale - ha commentato il vicepresidente Olivi - ed è una grande soddisfazione poter dire che a Meccatronica non c’è più uno spazio vuoto. Aver provato a immaginare un Trentino più agile, rapido, aperto e internazionale è forse la scommessa più bella che questo progetto ha dimostrato di aver saputo vincere.»

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