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Operazione «Tavoletta», chiuso il processo per i 48 imputati

Il giudice per l’udienza preliminare ha comminato un totale di 175 anni di carcere

L’inchiesta era scaturita da indagini serrate iniziate e mai interrotte dal maggio 2016. Ne avevamo dato notizia nel servizio apribile tramite questo link.
Erano state eseguite le ordinanze di custodia cautelare, spiccate a seguito della richiesta della Procura della Repubblica di Trento, che condussero in carcere 35 indagati nel giugno 2017.
Oggi l’operazione «Tavoletta» ha visto chiudere la fase processuale innanzi al Giudice dell’Udienza Preliminare in Trento, dott. Cuccaro, che ha condannato tutti i complessivi 48 imputati.
Di essi, 22 hanno optato per il rito abbreviato, mentre i restanti hanno preferito patteggiare le proprie pene: per un ammontare finale e totale di 175 anni di reclusione.
 
Tre i nuclei associativi individuati dagli investigatori. Tre nuclei ben distinti ma assolutamente comunicanti tra loro nella loro illecita attività tutta orientata alla piazza di Trento.
n nucleo tutto italiano, un nucleo romeno-albanese-italiano e un nucleo magrebino-italiano.
Tali macro-divisioni in seno all’indagine vennero pienamente recepite nella corposissima ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP dott. La Ganga richiesta dal PM responsabile della impegnativa indagine, dott. Ognibene, della Procura della Repubblica di Trento.
 
Un’attività certosina che ha impegnato per più di un anno i militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Borgo Valsugana a smantellare il sodalizio criminale che gestiva lo smercio di hashish, marijuana e cocaina, preferibilmente nell’area di Trento nord (nei pressi di diversi locali pubblici di quella zona della città).
Cinque imputati sono stati condannati inoltre per sequestro di persona, essendo emerso che gli stessi avevano privato della libertà personale, il 23 settembre 2016, a Levico, uno degli imputati, facendosi consegnare 7.000 € per la liberazione, quale controvalore d’una partita di droga che alla vittima sarebbero stati sottratti da ignoti.
 
Lo stupefacente sequestrato nell’arco dell’attività è ammontato a 7 kg di hashish, 5 kg di marijuana e a circa 2 kg di cocaina, oggi completamente confiscato e distrutto.
Confisca che ha colpito, con la odierna sentenza, anche altri oggetti di rilievo sequestrati dall’Arma nell’arco dell’operazione in parola: un veicolo utilizzato da un imputato per il trasporto della droga da e per Trento, ora assegnato ai carabinieri; quasi 10.500€ provento dei traffici illeciti; tre pistole con relativi munizionamenti.
Un altro segnale forte - con questa sentenza - oggi è giunto: la risposta della Giustizia è stata pronta e determinata, così come l’impegno dell’Arma del Trentino in termini di pronta repressione alle organizzazioni dedite al traffico di droga.

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