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I nostri amici a quattro zampe/ 38 – Di Fabrizio Tucciarone

Filaria cardio-polmonare: cos’è, come si prende e come la si può prevenire

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Immagine ricavata dal sito Love Ferplast.
 
Con l’arrivo del caldo sarà possibile portare il nostro amico a quattro zampe a spasso più spesso.
Tuttavia la stagione calda nasconde diversi pericoli per i nostri amici: ricominciano a comparire non solo le pulci che, in realtà, sono state presenti sul territorio tutto l’anno, ma ritornano le zecche e bisogna anche pensare a come difendere i nostri cani da filariosi e leishmaniosi.
La Filariosi cardio-polmonare è una malattia che colpisce gli animali domestici distinta in due specie di Dirofilaria: immitis e repens, la prima delle due è la più importante. 
 
La malattia è causata da nematodi appartenenti alla Superfamiglia Filariodea, dei parassiti che possono essere lunghi fino a 30 cm, trasmessi da diverse specie di zanzare (Culex,Aedes, Anophele e tigre), quindi il periodo di maggior rischio va dalla primavera all’autunno, ossia il periodo di riproduzione delle zanzare.
La filaria è distribuita in tutte le aree temperate e tropicali del mondo.
Nel nostro paese, benché prima fosse diffusa soprattutto in zone pianeggianti e paludose, con elevato tasso di umidità come la Pianura Padana e l’Emilia Romagna, si è recentemente diffusa, a causa dei cambiamenti climatici, anche in altre regioni.
In Trentino la filaria è presente in zona lago di Garda e molto probabilmente in zona Rovereto.
 

 
 Come si trasmette 
I parassiti adulti, detti macrofilarie, si localizzano nelle arterie polmonari e più raramente nelle camere cardiache destre e vena cava caudale.
Gli adulti liberano nel torrente circolatorio gli esemplari più giovani, detti microfilarie L1; le zanzare femmine (che rappresentano l’ospite intermedio) ingeriscono durante un pasto di sangue le microfilarie le quali, all’interno dell’apparato buccale dell’insetto, compiono un ciclo biologico mutando sino allo stadio L3.
Con un seguente pasto di sangue vengono poi trasmesse ad un nuovo ospite e, dopo aver subito una successiva mutazione, raggiungono lo stadio adulto e la loro definitiva localizzazione.
Nell’animale infestato da filaria (detto ospite definitivo) i parassiti possono sopravvivere producendo microfilarie per circa 5 anni.
 

 
 Non esiste nessun vaccino contro la filaria quindi la prevenzione è l’unica arma 
(Repellenza del vettore e eliminazione delle forme larvali)
Per la repellenza esistono vari prodotti commerciali (collari/spot on) da applicare nel periodo di presenza del vettore (da inizio primavera a fine autunno).
Per l’eliminazione delle forme larvali esistono delle compresse ad azione retroattiva (30-50 giorni), da somministrarsi quindi con cadenza mensile.
La terapia non può essere somministrata nei cuccioli.
Occorre che i cani abbiano compiuto almeno le 6-8 settimane di vita.
È comunque necessaria una visita iniziale del veterinario che escluda la presenza della filaria adulta nel cane.
I cani colpiti da filiarosi cardio-polmonare hanno un’età raramente inferiore ad un anno e di norma superiore a due anni. I sintomi rilevabili dal padrone e con visita clinica sono affaticamento, abbattimento, tosse e, negli stadi più avanzati, lipotimie sotto sforzo, ascite ed edemi degli arti nella fase terminale della malattia.
 
 Cosa è necessario effettuare per diagnosticare la malattia 
- Test rapido su sangue
- Esame microscopico del sangue: evidenzia la presenza delle microfilarie circolanti (il prelievo deve essere effettuato preferibilmente al mattino o alla sera)
- Esame radiografico del torace
- Esame ecografico
 
Dott. Fabrizio Tucciarone
Veterinario alla TrentoVet
(Puntate precedenti)

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