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Presentata al Muse la Charly Gaul con Francesco Moser

Dal 6 all’8 luglio la 13ᵃ edizione de «La Leggendaria Charly Gaul », la «crono» in Valle dei Laghi e la 4ª «Moserissima», Ciclostorica di Trento

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Oggi al MUSE di Trento, alla presenza di Francesco Moser, leggenda del ciclismo nostrano, della direttrice di APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Elda Verones, e del direttore del MUSE Michele Lanzinger, sono state presentate le prossime edizioni di «La Leggendaria Charly Gaul», cronometro di Cavedine in Valle dei Laghi e «La Moserissima», appuntamenti chiave della stagione ciclistica trentina dal 6 all’8 luglio, con il Giro d’Italia in partenza da Piazza Duomo alle porte.
Elda Verones ha aperto la serie di interventi: «Abbiamo l’onore di collaborare con la famiglia Moser e, da questa collaborazione, è nata La Moserissima, biciclette vintage precedenti al 1987 lungo percorsi scelti dal grande campione, al quale lascio la parola».
 
«Giornata importante per il Giro d’Italia assieme a quella di domani – ha affermato Moser, – vedere una cronometro dal vivo è sempre spettacolare. Per quanto riguarda La Moserissima si farà fra strade bianche, vigneti e meleti con partenza ed arrivo a Trento e tanti ristori.
«La sera precedente ci sarà la cena tipica e poi la ciclostorica, ad anticipare La Leggendaria Charly Gaul, di tutt’altra pasta perché si affronterà il Monte Bondone.
«Elda dedica gli eventi ciclistici ad autentiche leggende.»
 

 
«L’8 giugno 1956 Charly Gaul vinse una tappa del Giro d’Italia davvero proibitiva – ha proseguito Elda Verones – e per questo decidemmo di dedicare al lussemburghese una gara che racconta la storia di una salita mitica.
«In occasione del decennale dedicammo poi un’ulteriore manifestazione alla famiglia Moser, e così nacque La Moserissima.»
 
Lanzinger ha raccontato del binomio tra scienza e sport.
«Permettetemi di riflettere sul rapporto tra scienza e sport. Piero Angela questa mattina era a Trento e quando vedo il Giro d’Italia vedo persone che si concentrano su determinati obiettivi, gli sportivi.
«Gli scienziati lavorano per obiettivi attraverso la ricerca, lo sport significa rispetto di sé ed attenzione alla salute, gli scienziati fanno ricerca per il bene della società affinché sia sempre più vicina alle conoscenze, vi è dunque una forte relazione tra la dimensione sportiva e quella scientifica.»
 
In chiusura il presidente FCI Dario Broccardo.
«Noi come federazione siamo onorati di ospitare eventi importanti come questo, punti di riferimento per il mondo ciclistico.
«In Trentino è tutto più facile perché abbiamo tanti punti di riferimento, campioni del presente e del passato, e piste costruite nel tempo.
«Abbiamo ottimi corridori che competono a livello internazionale uscendo dalla nostra piccola provincia.»
 
Erano presenti anche gli organizzatori del Tour de Pologne, Czeslaw Lang assieme alla figlia.
«La mia amicizia con Francesco Moser dura da moltissimi anni, faccio i complimenti agli organizzatori, l’importante è amare la bicicletta e amare lo sport.»

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