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Il presidente Dorigatti a «Siamo Europa»

Il dovere delle Istituzioni, l’impegno dei giovani: «Senza Europa avremmo un paese più povero»



«Senza Europa avremmo un paese più povero: in un mondo così globalizzato siamo più forti se ci allarghiamo, se siamo solidali e se abbiamo più valori e meno banche, più etica e maggiori risposte alle aspettative di voi giovani.»
Così il Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti si è rivolto questa mattina in piazza Santa Maria Maggiore ai ragazzi diciottenni di 4 istituti superiori trentini, che esattamente fra un anno (26 maggio 2019) andranno a votare per la prima volta alle elezioni europee.
L’incontro, inserito nella scaletta delle iniziative del festival annuale «Siamo Europa», è stato per il Presidente l’occasione per illustrare le iniziative messe in campo dal Consiglio provinciale per valorizzare il senso e l’importanza della nostra appartenenza all’Europa.
 
«Il Consiglio – ha detto Dorigatti – è convinto della necessità di rafforzare l’Europa, di cercare risposte unitarie a temi comuni come ambiente, lavoro, infrastrutture, benessere e sviluppo per tutti.
«Ogni iniziativa in questa direzione è dunque utile e a livello legislativo, in Consiglio – ha spiegato – è attiva la quinta Commissione permanente che ha il preciso compito di monitorare, segnalare e interagire con le politiche europee.
«Ogni anno tratteremo un tema e ci esprimeremo su quanto l’Unione europea sta facendo attraverso una risoluzione elaborata da questo organismo, come quella che recentemente è stata approvata dal Consiglio a larga maggioranza e che è stata oggetto di un ampio dibattito.»
 
Il Presidente ha suggerito ai ragazzi l’importanza di imparare le lingue straniere.
«Da due legislature sono Presidente del Consiglio – ha detto – e quando mi trovo in Consiglio regionale a Bolzano 30 trentini su 35 mettono le cuffie, mentre i sudtirolesi capiscono indifferentemente italiano e tedesco: la conoscenza delle lingue è strategica, ha aggiunto Dorigatti, perché ormai in Europa occorre essere almeno trilingue.
«In questi anni in Europa abbiamo saputo mantenere la pace e questa è cosa di non poco conto – ha concluso – ma abbiamo necessità di continuare a lavorare e di impegnarci per costruire una comunità europea coesa, unita, allargata, dobbiamo fare passi in avanti nella capacità di comprendere l’importanza dell’Europa e questo è un preciso compito e dovere anche delle istituzioni.»

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