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I Napoletani hanno passato la notte saccheggiando i rifiuti

I Trentini hanno passato la notte bianca di S. Vigilio divertendosi, risvegliandosi stamattina con la città perfettamente pulita

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Non è etico lodare sé stessi e criticare gli altri che si comportano male, anche perché la natura ha distribuito democraticamente a tutti dei difetti. Ma non può essere sfuggito il paragone paradossale che ha distinto le notti di Trento di Napoli.

Mentre a Trento decine di migliaia di persone se la sono goduta passando la notte in giro per la città tra spettacoli canori e pirotecnici, tra vino e birra, tra canti e sbaraccate, a Napoli la gente passava la nottata rovesciando cassonetti delle immondizie o dandogli fuoco.
Questo non vuol dire che a Trento la gente sia migliore che a Napoli, ma certamente a nessuno sarà sfuggito che questa mattina, dopo la notte più lunga e godereccia dell'anno, Trento si è svegliata pulita. Non un solo rifiuto per terra.

Le ragioni di questo diverso atteggiamento comportamentale risiedono un po' ovunque, ma alla base di tutto ci sono due cose: l'ente pubblico che ha un alto senso di responsabilità e la gente che si riconosce nell'ente pubblico.
Se in altre città comune, provincia, regione e stato sono cose lontane dalla gente, come se quasi appartenessero a un altro mondo, quassù la Provincia siamo noi, così come noi siamo il comune. La città è nostra, come lo sono territorio, rione, condominio e abitazione.

Spesso ci troviamo in disaccordo con i nostri Amministratori, ma i valori di fondo restano intoccabili.
L'aver abituato i cittadini a differenziare i rifiuti ha creato cultura, atteggiamenti e comportamenti, al punto che quando si va in vacanza da qualche parte dove non si trovano cassonetti differenziati, ci viene spontanea l'idea di portare i rifiuti a casa.

Questo è un patrimonio nato proprio dalla simbiosi tra il pubblico e il privato, tra l'essere e l'avere, tra il diritto e il dovere.
Guai a chi tocca questo equilibrio e gettiamo più che convinti il salvagente a quei poveri disgraziati di Napoli che non hanno capito che lo scaricabarile finisce lì dove comincia la loro responsabilità.

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