Un vino, un’azienda/ 18 – Di Gianni Pasolini

Merlino Pojer e Sandri: un vino magico, come richiama il nome che porta

>
Già dal nome capisci che ti trovi di fronte ad un vino che qualcosa di magico deve averlo, visto che si chiama come il famoso Mago.
Il Merlino Pojer e Sandri è in effetti un vino non tradizionale, nel senso che appartiene alla classificazione dei vini liquorosi, o fortificati, quindi vini nei quali viene aggiunta una parte di alcool proveniente da un’altra bevanda, per esempio un distillato, per aumentarne la gradazione alcoolica e personalizzarne il gusto.
Due annate sull’etichetta, a rappresentare le due «anime»: un passito di uva Lagrein, quindi un vino dolce ottenuto da un uva rossa lasciata appassire sulla vigna per estrarne maggiore morbidezza e struttura, al quale viene aggiunto il «DiVino», il loro Brandy proveniente dalla distillazione di due vini tipici trentini, la Schiava ed il Lagarino.
 
Si presenta nel calice con un colore viola molto concentrato, impenetrabile, carico di profumi fruttati di sottobosco che travolgono per la carnosità del frutto che ricordano, tanto quanto immaginarsi di mangiare in un sol boccone un pugno di more e ciliegie sotto spirito.
Ma la sorpresa arriva subito dopo quando si percepisce nettamente questa nota eterea data dal brandy affinato in botte, con quel misto di speziatura e leggera tostatura del legno dolce che spinge con curiosità all’assaggio.
In bocca è davvero goloso, seducente, divertente.
Un gioco del gusto dove frutto, freschezza e dolcezza si rincorrono per poi venire addomesticate dall’alcool che chiude l’assaggio riportando la bocca ai blocchi di partenza per un altro sorso, lasciando una lunga persistenza olfattiva.
Un vino da sorseggiare fresco come fine pasto, oppure risulta il vino perfetto da abbinare a dolci al cioccolato
Buonissimo da bere leggermente fresco come fine pasto, così come perfetto in abbinamento con dolci al cioccolato.
 
Gianni Pasolini
www.vinotube.it