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Incontro culturale e musicale «Rossini tra note e leccornie»

Venerdì 20 aprile: eventi dedicati a Gioacchino Rossini nel 150° anniversario,

Venerdì 20 aprile 2018, alle 10.30, nell’Aula Magna del Liceo Rosmini di Trento in via Malfatti 2, in occasione delle celebrazioni per il centocinquantenario della morte di Gioachino Rossini (1792-1868), si terrà l’incontro culturale e musicale «Rossini tra note e leccornie», con il musicista e chef Raffaele De Feo, autore di «Rossini: il sapore della musica» (Aras edizioni, Fano, 2017).
Presenta la Professoressa Giuliana Adamo (Trinity College Dublin).
De Feo illustrerà, in modo sapiente e trascinante, il rapporto tra l’arte musicale e la sopraffina arte culinaria del grande compositore pesarese, la cui casa parigina divenne una meta ambitissima nella Parigi bene del suo tempo, grazie alla sua sapienza gastronomica di grand gourmand.
Il dialogo sarà seguito alle 11.30 dal concerto «Rossini: il sorriso, la malinconia» con i pianisti Cosimo Colazzo e Maria Rosa Corbolini, che interpreteranno musiche di Gioachino Rossini e Erik Satie.
 
Gioacchino Rossini - di cui ricorre quest'anno il centocinquantesimo anniversario dalla morte, quindi oggetto particolare di celebrazioni in tutto il mondo - è un compositore complesso e multiforme: conoscitore del mondo dell'opera e delle voci in tutti gli aspetti, ma anche dotatissimo di sapienza strumentale; artigiano raffinato capace di funambolici virtuosismi e insieme inventore originale di espressioni nuove.
E poi la sua vita avventurosa in un mondo che l'acclamò come campione della musica ovunque, e insieme preda - spesso - di malinconia e depressione.
Abbandona precocemente le scene per dedicarsi a una pratica musicale costante quanto privata, di composizione per sé e per gli amici, in convivi d'arte e di gusto.
In lui fu viva la passione per la cucina. Da ognuno dei luoghi che lo videro protagonista in palcoscenico, Rossini si approvvigionava del meglio della produzione enogastronomica di eccellenza.
Grazie anche al supporto e continuo rifornimento di derrate alimentari pregiate da parte di suoi ammiratori e conoscenti riuscì a codificare per la prima volta nella storia un articolato e complesso menù contenente il meglio della produzione tipica italiana.
 
C'è uno stile rossiniano della cucina, che è possibile ricostruire, anche per le risonanze che reca con il tratto culturale e stilistico della sua musica.
C'è un tratto della sua personalità, per cui il gioco, il sorriso e l'ironia diventano maschere di un umore contrario, dove prevale il senso di non incidere sulla realtà, di una mancanza, del deperire delle cose e della vita.
In una dimensione conviviale maggiormente circoscritta e privata, dove prevalga una socialità riconoscibile, amicale, Rossini sente di regolare e misurare meglio la propria vita.
Così la cucina - da lui amata con passione viva, sia come commensale che direttamente come creatore di piatti - diventa elemento essenziale di una visione delle cose e del mondo.
Da qui le mitiche cene in casa Rossini a Parigi e le serate musicali con amici, artisti, poeti, musicisti, che diventano – dal momento che vengono celebrate come veri e propri eventi – meta ricercata di grandi e influenti figure della finanza, dell’industria, della politica.
 
Rossini scrive pezzi pianistici, nella seconda lunga fase della sua vita, che giocano con i generi, inducono come un costante distanziamento ragionante, fanno sorridere, evocando già nei titoli una volontà d'umorismo: altro che una romantica diffusione di espressività.
È questo che rende Rossini un inattuale nel clima ottocentesco del romanticismo. C'è una proiezione al moderno, che fu avvertita da autori rivolti al Novecento, come Satie, ad esempio, che ne colse il senso di una musica che voleva essere antiretorica, ironica e autoironica, spiazzante e divergente.
Nel concerto si tratta di questo, con le musiche pianistiche di Rossini dai «Péchés de vieillesse», con Parade di Satie per pianoforte a quattro mani, insieme con un sorprendente Schoenberg trascrittore del Barbiere, per pianoforte a quattro mani.
 
La manifestazione, che si compone di un incontro culturale e di un concerto tematizzati intorno alla figura e all’opera di Rossini attraverso diverse chiavi di lettura, è organizzata dalla Associazione culturale Piazza del Mondo, nell’ambito della serie Sapere e Futuro - grazie al contributo della Fondazione CARITRO e di Consorzio Comuni BIM dell’Adige, con la collaborazione di MUSE Museo delle Scienze e di Associazione culturale MotoContrario, con il «Corriere del Trentino» come Media Partner - e con il patrocinio del Comitato per le celebrazione del 150° anniversario dalla morte di Rossini.
 
Gli eventi di «Sapere e futuro» muovono da un intento di divulgazione e partecipazione culturale indirizzato soprattutto ai più giovani per contribuire a suscitarne l’interesse e la curiosità necessari per scegliere, pensare, preparare e costruire il loro futuro. In questa occasione inoltre, il pubblico ascolterà alcuni pezzi del repertorio musicale di Rossini e di chi, come il grande Satie, lo ha rivisitato e reinterpretato, a segnalare la vitalità e l’importanza della continuità e delle rotture con la tradizione.
Si tratta di un’opportunità di grande arricchimento culturale e musicale.

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