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Lavoro sommerso in Alta Valsugana: 14 lavoratori in nero

Operazione della Guardia di Finanza di Borgo Valsugana: imprenditore sanzionato con 90mila euro

Lavoro sommerso, la Guardia di Finanza scopre in Valsugana 12 lavoratori in nero e due irregolari. Imprenditore sanzionato per 90mila euro.
Nell’ambito del controllo economico del territorio, finalizzato anche all’azione di prevenzione e contrasto alle diverse forme di lavoro nero e irregolare, i finanzieri del comando provinciale di Trento hanno scoperto gravi irregolarità nell’assunzione di 14 lavoratori, 12 dei quali impiegati in nero e 2 irregolari, da parte di un’impresa con sede nell’alta Valsugana, operante nel settore della ristorazione.

In particolare, i militari della Tenenza di Borgo Valsugana, intensificando le attività di polizia economico-finanziaria avviate ai fini del contrasto del sommerso da lavoro, hanno eseguito un controllo fiscale nei confronti di un soggetto economico, approfondendo, nello specifico, la disciplina in materia di legislazione sul lavoro.
I militari hanno contestato le violazioni previste in materia giuslavoristica, con l’applicazione, in particolare della «maxi-sanzione per lavoro nero», irrogata «a scaglioni», in relazione alla durata del rapporto irregolare di lavoro e delle plurime violazioni scaturenti dall’uso improprio del contante per retribuire i lavoratori, in luogo di pagamenti tracciati.
Inoltre, è stata proposta al competente Ufficio Ispettivo del Lavoro della Provincia autonoma di Trento l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle si inquadra nell’alveo della costante azione del Corpo volta al contrasto del fenomeno del “lavoro sommerso” che sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi e i diritti dei lavoratori e genera una sleale concorrenza ai danni delle imprese che operano nel rispetto della legalità.
Le investigazioni hanno evidenziato come il personale sia stato impiegato completamente in nero, stante l’assenza della prescritta comunicazione telematica al Sistema Informativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e, in generale, di alcuna preventiva comunicazione riguardante l’instaurazione dei rispettivi rapporti di lavoro, con la conseguente inosservanza, da parte del datore di lavoro, dei relativi adempimenti fiscali, previdenziali e assistenziali.

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