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«Sono onorata di ricevere questo prestigioso riconoscimento»

Premio Pezcoller, stamani a Trento la cerimonia di consegna alla vincitrice Titia de Lange, che ha ringraziato la fondazione

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Titia de Lange.

La dottoressa Titia de Lange, biologa molecolare di origini olandesi, ha ricevuto stamani il 27esimo Premio Pezcoller - Aacr nel corso di una cerimonia al teatro Sociale di Trento aperta alla cittadinanza.
«Sono onorata di ricevere questo prestigioso riconoscimento, che premia anche il lavoro di tanti brillanti studenti e postdoc italiani con cui ho lavorato in 35 anni di ricerca.»
Il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni: «In Italia 3,6 milioni di persone sopravvivono al cancro a dieci anni dalla diagnosi. La mortalità sta diminuendo al ritmo del 2% l’anno».
L’assessore alla salute Mario Tonina: «Ci aspettiamo 550 nuovi casi di tumore ogni 100 mila abitanti.
«La Provincia autonoma di Trento ha dimostrato un impegno duraturo nel promuovere un sistema di ricerca e innovazione di alta qualità.»
Il Vescovo Tisi: «Auspichiamo che con la ricerca possa essere superata la conflittualità mondiale.»
Il Rettore Deflorian: «La ricerca ha cambiato la vita di molte persone, l’Università cerca di fare la propria parte.»



Con una cerimonia ufficiale al Teatro Sociale di Trento è stato consegnato alla dott.ssa Titia de Lange il 27° Premio Pezcoller - Aacr alla ricerca oncologica.
Ad accogliere la vincitrice, il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni e il presidente dell’Associazione americana di ricerca sul cancro (AACR) Philip Greenberg, insieme al presidente onorario della Fondazione Gios Bernardi, 101 anni.
Il Premio, del valore di 75.000 euro, viene assegnato ogni anno in collaborazione con la AACR, la più antica e rappresentativa a livello mondiale.
I candidati alla selezione vengono proposti da un comitato scientifico composto da 9 scienziati di fama internazionale, che viene rinnovato ogni anno.
 
«Questo premio ha raggiunto il massimo riconoscimento e a livello internazionale e serve da ispirazione per i ricercatori sul cancro di tutto il mondo, – ha affermato il presidente dell’Associazione americana di ricerca sul cancro Philip Greenberg. – Titia de Lange ha vinto il premio per aver scoperto la funzione di una proteina che protegge le estremità dei “telomeri”, gli elementi protettivi posti alle estremità dei cromosomi, che sono i guardiani dell'integrità del genoma.
«È una collega meravigliosa che ha formato tantissimi ricercatori in maniera costante e impegnata.»
 

 
«Gran parte di questo lavoro – ha affermato nel suo intervento la dott.ssa Titia de Lange – è stato svolto da studenti e postdoc italiani.
«Sono grata di aver avuto il privilegio di lavorare con questi brillanti italiani che hanno contribuito in modo determinante alla comprensione del ruolo dei telomeri nel cancro.»
 
Con l'età – ha spiegato la scienziata - i telomeri si accorciano progressivamente ogni volta che una cellula si divide.
Sebbene ciò possa sembrare negativo, tale accorciamento è in realtà un meccanismo di difesa contro il cancro, impedendo alle cellule con DNA danneggiato di dividersi eccessivamente.
Quando i telomeri diventano troppo corti, la cellula riconosce un danno e si autodistrugge, bloccando la crescita del cancro in una fase molto precoce, come ad esempio per il cancro al seno».
La de Lange ha criticato anche l'industria cosmetica, che propone prodotti come creme e sieri che sostengono di allungare i telomeri per frenare l’invecchiamento.
«In realtà questo non è dimostrato, e non è nemmeno desiderabile proprio per il loro ruolo nella prevenzione del cancro. Preferisco avere le rughe piuttosto che il cancro» – ha concluso la scienziata.
   

Philip Greenberg, Gios Bernardi, Enzo Galligioni, Titia de Lange e Margaret Foti.
 
 Fondazione Pezcoller e AACR, un legame molto stretto
La Ceo della Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro, Margaret Foti, ha ringraziato la Fondazione Pezcoller per il contributo che continua a dare alla ricerca sul cancro e le tantissime iniziative organizzate.
«L'AACR è la prima organizzazione al mondo nata con l'obiettivo di prevenire e curare tutti i tumori, ad oggi sono nostri membri oltre 58.000 scienziati e medici di 141 Paesi.
«Questo premio rappresenta il più prestigioso di tutti i riconoscimenti scientifici dell'AACR», ha affermato la Ceo dell’Associazione americana di ricerca sul cancro Margaret Foti, a cui è collegato il premio da 27 anni.
Il presidente della Fondazione Pezcoller Enzo Galligioni ha ripercorso la storia del Premio Pezcoller, dalle origini nel 1988, alla collaborazione con la Aacr nel 1997, ai quattro premiati che successivamente hanno ottenuto il premio Nobel per la medicina.
«Il numero dei pazienti che sopravvivono dopo un cancro è in continuo aumento, – ha riferito Galligioni. – A 10 anni dalla diagnosi nel 2006 sopravvivevano in Italia 2,5 milioni di persone, nel 2020 3,6 milioni.
«La mortalità è in diminuzione al ritmo del 2% l’anno. Negli Stati Uniti la mortalità per cancro è diminuita del 33% rispetto ai picchi del 1991.»
 
Galligioni ha ricordato l’impegno della Fondazione Pezcoller per promuovere premi, borse di studio, convegni – realizzati in proprio o grazie alle donazioni – e le numerose collaborazioni con enti di ricerca, università di Trento, istituzioni, enti economici che consentono di far crescere l’importanza e il prestigio della Fondazione sul territorio e nella comunità scientifica internazionale.
 

 
 Gli interventi istituzionali  
«La ricerca e la conoscenza hanno un ruolo insostituibile nell’offrire risposte ai bisogni fondamentali dell’uomo», ha affermato la vicepresidente della Giunta provinciale Francesca Gerosa nel suo intervento di saluto.
«Ringrazio la Fondazione Pezcoller per la sua opera, con la quale il Trentino è messo in relazione con le eccellenze internazionali e che si allinea con il nostro impegno per la ricerca.
«Il Trentino oggi possiede centri di eccellenza, che si sono conquistati una solida reputazione nel mondo: il sostegno alla ricerca e al sapere occupa un posto di primo piano nell’agenda della Provincia autonoma di Trento. Sarà così anche in futuro.»
 
«Questo riconoscimento non solo rende omaggio all’eccezionale carriera della professoressa de Lange, ma è anche un'occasione per coinvolgere la cittadinanza nella consapevolezza delle sfide legate alla ricerca sul cancro e sulle speranze offerte dalla ricerca medica contemporanea», ha affermato l’assessore provinciale alla salute e politiche sociali Mario Tonina.
«Ogni anno, solo in Trentino, ci aspettiamo 550 nuovi casi di tumore ogni 100mila abitanti. Per questo la Provincia autonoma di Trento ha dimostrato un impegno duraturo nel promuovere un sistema di ricerca e innovazione di alta qualità, come testimoniano l'attivazione del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e le altre opportunità formative nel settore delle professioni sanitarie.
 
Ringrazio la Fondazione Pezcoller e il suo presidente Enzo Galligioni per il loro lavoro e in questo contesto mi preme ricordare che, a fianco dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e dell’Università di Trento, la Fondazione ha recentemente finanziato una borsa di studio che punta ad ottimizzare il percorso clinico dei pazienti con tumore prostatico in fase avanzata, sottoposti a terapia ormonale di nuova generazione.»
 
«A volte la ricerca sembra distante, qualcosa che non ci tocca da vicino, invece è fondamentale. Merito della Fondazione Pezcoller è anche quello della divulgazione culturale, che contribuisce a renderci fiduciosi nella scienza, – ha affermato la vice sindaca di Trento Elisabetta Bozzarelli nel suo saluto. – Grazie alla dott.ssa de Lange che con le sue ricerche ci fa capire che il cancro è una malattia curabile.»
 
«La ricerca è passione, fatica e dedizione, che fa confidare nelle grandi potenzialità dell’uomo. Auspichiamo che la conflittualità mondiale nella quale ci troviamo possa essere superata, per liberare la ricerca e permetterle di fare passi in avanti», – ha affermato il Vescovo di Trento mons. Lauro Tisi.
 
«La ricerca tocca la nostra vita da molti punti di vista, – ha detto il rettore dell’Università di Trento Flavio Deflorian. – La ricerca ha cambiato la vita di molte persone, e l’Università cerca di fare la propria parte, come stiamo dimostrando con l’istituzione della Scuola di Medicina.
«Grazie alla Fondazione Pezcoller molti giovani ricercatori trovano supporto, una collaborazione destinata a crescere e consolidarsi.»
 
«Tutti i medici sono orgogliosi delle iniziative a favore dell’attività di ricerca che vengono svolte in Trentino», – ha detto il consigliere dell’Ordine dei Medici dott. Tommaso Cai.
 
«La Fondazione Caritro (un tempo Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto) ha sostenuto la Fondazione Pezcoller fin dagli esordi, – ha affermato il presidente della Fondazione Caritro Carlo Schonsberg. – La ricerca dà speranza, e investire sulla ricerca in un territorio come il nostro è la base per il nostro futuro.
«Il contributo della Fondazione Caritro è stato importante, abbiamo investito in trent’anni quasi 80 milioni di euro in Trentino.»
 

 
 Chi è Titia de Lange  
Nata nel 1955 a Rotterdam, Paesi Bassi, ha iniziato il suo percorso di ricerca con il dottorato di biochimica (1981-85) all’Università di Amsterdam e al Netherlands Cancer Institute di Amsterdam.
In seguito, ha fatto parte del gruppo di ricerca di Harold Varmus (Premio Nobel per la Medicina nel 1989) all’Università della California San Francisco.
Dal 1997 è capo del Laboratorio di Biologia Cellulare e Genetica alla Rockefeller University di New York. Dal 2011 è direttrice dell'Anderson Center for Cancer Research presso la Rockefeller University di New York.
La dott.ssa de Lange è membro dell'AACR dal 2010 ed è stata eletta Fellow dell'AACR Academy nel 2014. Ha inoltre ricevuto l'AACR-Women in Cancer Research Charlotte Friend Lectureship nel 2004 e l'AACR-G.H.A. Clowes Award for Outstanding Basic Cancer Research nel 2010.
Vincitrice di un gran numero di premi scientifici internazionali, è autrice di circa 200 articoli scientifici, sulle più prestigiose riviste (l’ultimo a marzo 2024 su Nature) con oltre 42.000 citazioni.

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