Cartoline di Bruno Lucchi: la Rocca di Fontanellato Parma

Dal catalogo della mostra Ars venandi nella mitologia, il mito della caccia secondo tredici artisti contemporanei

La rocca di Fontanellato è un maniero medievale interamente circondato da fossato colmo d'acqua.

In viaggio verso Busseto, un cartello stradale con l’indicazione per «Fontanellato» scatena una serie di piacevoli ricordi.
Esattamente vent’anni fa, era il secolo scorso - fa impressione dirlo ma è così - mi trovavo proprio lì per l’inaugurazione della mostra «Ars venandi nella mitologia, Il mito della caccia secondo tredici artisti contemporanei», organizzata da Ciferri Art Gallery di Brescia.
In mostra tredici opere, create per la fondazione Italiana della Caccia e destinate alla sede di Roma.
 
La mia era un’interpretazione di Diana, la dea della caccia, con luna, arco e cane (spero la Dea non ne abbia avuto a male se ho usato il mio bastardino come modello); un’opera figurativa ma con le mie caratteristiche stilistiche.
 
Eccezionale la location: il Castello di Fontanellato, al centro del borgo. Uno dei più celebri castelli del Parmense, sontuosa dimora dei Sanvitale circondata da un fossato.
Al suo interno, fra le altre cose degne d’essere viste, spicca una saletta con volta e lunette affrescate dal Parmigianino (1523) con il mito di Diana e Atteone.
Un autentico gioiello recentemente restaurato.
 
Il giorno dopo sono tornato sul luogo del delitto… Peccato non aver potuto fotografare gli interni.
Ho comunque usato le immagini del catalogo stampato per l’occasione.