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La Val di Fiemme nella Grande Guerra in un film

Nato da un'idea di Ermanno Deflorian, sviluppata da Graziano Bosin e Moreno Bartoletti, il progetto è stato affidato alla regia del giovane Giacomo Gabrielli

La Valle di Fiemme si trasformerà nei prossimi mesi in un set cinematografico: il Servizio Attività Culturali della Provincia di Trento ha, infatti, stanziato un contributo di 20.000 euro per la pre-produzione del film sul primo conflitto mondiale proposto dal Tavolo sulla Grande Guerra.
l gruppo di lavoro era stato creato dalla Comunità Territoriale di Fiemme per elaborare alcune iniziative in vista del centenario del 2014.
Oltre ad aver predisposto un progetto di censimento e recupero delle opere belliche presenti in valle, dal Tavolo è nata la proposta di realizzare un docu-film sulle vicende belliche che hanno interessato la valle tra l’estate e l’autunno del 1916, cioè i combattimenti sui monti Cauriòl, Cardinàl e Busa Alta in val Sàdole.
 
L’idea è stata di Ermanno Deflorian, proprietario a Ziano di uno dei maggiori musei privati del Trentino, e sviluppata in un primo momento con Graziano Bosin e Moreno Bartoletti della Digital Dolomiti, uno dei maggiori studi di produzione televisiva della Val di Fiemme.
L’intenzione è di realizzare un film-documentario che punti a ricostruire i principali avvenimenti storici, ma anche a far comprendere la reale tragedia che il conflitto rappresentò per tutta la popolazione di Fiemme: un film sulla guerra, quindi, ma che educhi alla pace sulla base della conoscenza e della comprensione dei fenomeni alle origini dei conflitti.
Dopo aver ricevuto diverse proposte, la Comunità Territoriale di Valle ha accettato il progetto della Filmart Pictures Srl, una casa cinematografica indipendente, fondata dal regista di Moena Giacomo Gabrielli, diplomato alla Scuola Internazionale Cinema e Televisione di Roma, con all’attivo collaborazioni importanti, come quella con Silvio Muccino.
 
Gabrielli sarà affiancato dal produttore esecutivo Maurizio Bussolon, mentre per la sceneggiatura è stato scelto Sergio Lo Gatto (un giovane professionista romano), che dopo una prima visita qualche settimana fa, a gennaio tornerà in Fiemme per scrivere direttamente sul posto il copione.
«La parte di fiction e quella documentaristica saranno integrate nel film, l’una al servizio dell’altra» – anticipa il regista, che fa capire che si tratterà di una produzione in grande stile, con costumi d’epoca, scene spettacolari e riprese in alta quota.
 
Alle scene girate sui luoghi delle battaglie e negli angoli più caratteristici e storici dei paesi si alterneranno, quindi, interviste a chi può raccontare aneddoti e storie sulla Grande Guerra.
«L’idea è di fare un film adatto a tutti i target: alle scuole, al grande pubblico, agli appassionati di storia, ai turisti che spesso non sanno nemmeno che queste montagne sono state teatro di battaglie importanti, – spiega Silvia Delugan, responsabile del Progetto Cultura della Comunità di Valle. – Per questo puntiamo a coinvolgere tutta la popolazione, che nel mese di gennaio sarà invitata a partecipare ad alcuni incontri pubblici sul film: avremo bisogno di diverse collaborazioni, di comparse, ma anche di persone disposte a mettere al servizio della produzione oggetti, diari, abitazioni per le riprese.»
 
L’obiettivo è quello di coinvolgere il territorio anche per i finanziamenti, in modo da poter divulgare il più possibile il docu-film, magari anche a livello internazionale, proponendolo agli altri Paesi coinvolti dal grande conflitto.

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