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Da Londra a Rovereto in bici per una buona causa

Luigi Flavio Maraner, di Rovereto, è in viaggio per raccogliere fondi in favore della ricerca su un tumore raro che mesi fa gli ha portato via la sorella – Di Maurizio Panizza

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Alla partenza, salutato da familiari e amici.

Pedalare in bicicletta da East Grinstead, a sud di Londra, fino a Rovereto, passando per Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania e Svizzera non è cosa da tutti i giorni.
Per di più se chi intraprende tale impresa non è più un ragazzino ormai da molto tempo, né vanta particolari doti sportive e neppure (a dirla tutta) un grande allenamento sulle gambe.
 
Eppure Luigi Flavio Maraner, cittadino inglese da una ventina d’anni, il 5 giugno scorso si è messo in strada da solo iniziando il suo lungo viaggio attraverso l’Europa.
Incosciente? Nient’affatto. Nessuna sfida al proprio IO l’ha spinto in questa direzione, bensì solo amore per la sua terra e per la sua famiglia.
Il suo, infatti, è un «amarcord», un viaggio della memoria e della speranza che porta con sé i bei ricordi dell’infanzia vissuta a Rovereto, accanto a quelli più recenti e dolorosi della scomparsa di Anna Cristina, sua sorella, morta a 54 anni per sarcoma lo scorso novembre.
 

Prima di imbarcarsi a Dover.

Parliamo di speranza perché se Anna Cristina non c’è più, Luigi ha deciso con il suo viaggio di rendere pubblico il dramma di chi viene colpito da questo raro tumore e di raccogliere con la sua iniziativa dei fondi da destinare alla «Sarcoma.org.uk», un centro inglese di ricerca.
Scrive, infatti, Luigi sul suo blog (https://www.justgiving.com/fundraising/luigi-maraner): «Andare in bicicletta dal Regno Unito - la mia casa adottiva - fino al Nord Italia dove sono cresciuto, è stato per lungo tempo un mio sogno, ma trovare il tempo per allenarmi sembrava un compito impossibile.
«Tuttavia, dopo aver visto come mia sorella Anna ha sopportato la sua malattia in modo così positivo e sereno, so che posso e devo farlo.»
 

Uno dei tanti villaggi attraversati.
 
«Probabilmente – continua Luigi scherzando sulla sua forma fisica – non mi sono allenato quanto avrei dovuto e se teniamo conto che il mio senso dell'orientamento non è dei migliori è abbastanza probabile che i 1.850 km previsti, diventeranno oltre 2.000 prima che il viaggio sia finito.
«Scherzi a parte, è una grande opportunità per me viaggiare da solo attraverso la mia amata Europa visitando otto diversi Paesi nel corso del viaggio e sono sicuro che mi farò molti nuovi amici lungo la strada.»

Anna Cristina Maraner, per molti anni apprezzata infermiera professionale all'Ospedale di Rovereto.

Poi nel blog spiega le ragioni per cui chiede la «sponsorizzazione» ai lettori.
«La vita di Anna Cristina è stata portata via in modo così brutale dal sarcoma, un tipo di cancro che è molto difficile da curare, per cui c'è un grande bisogno di ulteriori ricerche in questo specifico settore.
«Tutti i fondi donati andranno direttamente in beneficenza perché le spese di viaggio saranno a mio carico.»
 
Il «Charity challenge» (gara di beneficenza) in memoria di Anna Cristina, a tutt’oggi ha raccolte offerte che sono molto vicine all’obbiettivo prefissato, quello cioè delle 3.000 sterline, circa 3.300 euro.
Prosegue Luigi nella sua premessa: «Viaggio dalla mia terra adottiva a quella della mia infanzia. Viaggio per la mia amata Europa partendo dal paese che ha votato la Brexit. Visiterò Basilea, luogo natale mio, di mia sorella e di mio fratello».


Strasburgo, il Parlamento europeo.
 
 Segue il diario vero e proprio 
- 6 giugno: «Trascorro la notte a Dunquerke, dopo essere riuscito a prendere il traghetto da Dover, la scorsa notte».
- 10 giugno: «Prime 500 miglia completate! Oggi è il primo giorno di riposo. Primo piccolo infortunio al tendine d'Achille. Nel complesso è stata un'ottima esperienza! Grazie per il sostegno!»
- 11 giugno [un’immagine poetica - NdR]: «Oggi mi è davvero piaciuto il viaggio. Pedalo su piste sterrate tra campi di grano, canali, dopo essermi arrampicato fino a 1.000 piedi su di una strada forestale deserta e avere attraversato incantevoli villaggi in Lorena e in Alsazia».
Poi conclude: «Andrò aggiungendo commenti sia qui che in Facebook, man mano che procedo nel mio percorso. Grazie mille a chi mi segue! Un abbraccio a tutti.»

Maria Cristina con Luigi, durante la malattia.
 
Il viaggio di Luigi (Gigi per gli amici) è ancora in corso. Oggi si trova a dover affrontare la tappa più impegnativa, quella della salita al Passo del San Gottardo, mentre l’arrivo a Rovereto è previsto per venerdì 21 giugno.
Una pedalata lunga quasi 2.000 chilometri, ma, da quanto già si capisce, una «faticaccia» per la quale alla fine ne sarà valsa comunque la pena.

Maurizio Panizza.

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