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El trentin al karaoke – Di Cornelio Galas

Avete visto che bel costume no… Bravo Aldo, un applauso per Aldo, Al-do, Al-do!

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(Quel che mete su i dischi)
Allora, adesso abbiamo un bel pezzo degli anni Sessanta, si è prenotato Aldo, vieni Aldo dai, come va va…
 
(Aldo, ala sposa…)
- Oscia, ma mi gh’avevo dit se ’l metéva su vagabondo dei nomadi, ma miga che l’avria cantada mi…
 
(Quel che mete su i dischi)
- Allora Aldo, dai che la base sta già per cominciare… È il tuo cavallo di battaglia no?
- Ma mi veramente…
 (La spósa)
- È che è un po’ petàto giù co la voce per il rafredor…
 
(Quel che mete su i dischi)
- Dai, un applauso di incoraggiamento per Aldo… Al-do, Al-do, Al-do, Al-do…
(Ala spósa): - Me sa che se no canto i me copa…
(La spósa): Oh, se no te nevi a róterghe le bàle podéven finir la piza en paze… Mi entant magno, caro… Rangiete.
 
(Quel che mete su i dischi)
- Oh finalmente, Aldo, sei proprio come le rock star, bisogna far aspettare i fans prima del concerto, devono scaldarsi prima… Bravo, allora ecco a voi Aldo che eseguirà Vagabondo dei Nomadi… E chi non la conosce questa hit degli anni sessanta.
(La spósa)
- Aldo, vara che te gh’ai la botonèra daverta… dai….
(Aldo )
- Me s’è rót la cerniera ’cramento…
(Intanto il pubblico: Aldo, Al-do, Al-do…!)
 
(Parte la base scorrono le parole)
- Io, un giorno crescerò...
(Aldo: esseròòò)
… E nel cielo della vita volerò (eròòòòò). Ma un bimbo che ne sa (bocia che saaaaaa) sempre azzurra non può essere l’età (l’istàààà). Poi, una notte di settembre (nella not che vei sempre) mi svegliai (aiiiii) il vento sulla pelle (elleeeee) sul mio corpo il chiarore delle stelle (diaolporco i me tira adès le stéle). Chissà dov’era casa mia (machina vizinaaa) e quel bambino che giocava in un cortile (pic e badileeeee) Io vagabondo che son io (dioooo) vagabondo che non sono altro (n’altro) soldi in tasca non ne ho (e la pizza pagheròòòò) ma lassù mi è rimasto Dio (ioooooooo).
 
(Finito il pezzo)
- Bravo Aldo, bravissimo hai interpretato nel migliore dei modi soprattutto nell’atteggiamento, nella mimica, nel calarsi veramente nella parte del vagabondo… Barbone direi avete visto che bel costume no… sbracato… Bravo Aldo, un applauso per Aldo, Al-do, Al-do!
(La spósa)
- Aldo, no ho mai fat na figura de merda così gnanca quando al matrimoni te m’hai reversà na botiglia de teròldech sul vestì bianch… Nem valà… che a casa te giusto quela cerniera valà… Nem via…
(Aldo)
- E la piza?
(La spósa)
- L’ha dit el camerier che ghe fén pecà… I ne la ofre lori… Nem a casa valà…!

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