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Il Pinot Grigio può brindare – Di Giuseppe Casagrande

In un anno complicato (in Italia e nel mondo) il Consorzio Vini Doc delle Venezie registra un bilancio positivo con un incremento di 5 milioni di bottiglie sul mercato

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Albino Armani, presidente del Consorzio Vini Doc delle Venezie.

In alto i calici. Il Consorzio Vini Doc delle Venezie può brindare al nuovo anno con giustificato ottimismo dopo aver archiviato con un segno positivo un 2023 caratterizzato da molte difficoltà per il settore vitivinicolo nazionale, che ha dovuto fare i conti con cali generalizzati di volumi e fatturati.
La seconda denominazione di origine più estesa d'Italia e caposaldo del sistema Pinot Grigio del Nordest (riunisce gli operatori della filiera produttiva di Pinot Grigio del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e della Provincia Autonoma di Trento) registra, infatti, in un anno complicato, in Italia, in Europa e nel mondo, un bilancio incoraggiante con un incremento di 5 milioni di bottiglie sul mercato rispetto all’anno precedente e un totale di 1.661.384 ettolitri imbottigliati nell’anno solare [fonte Triveneta Certificazioni - ndr].
 

Nel riquadro Stefano Sequino, nuovo direttore del Consorzio Vini Doc delle Venezie.
 
  Superata quota un milione e 600 mila ettolitri imbottigliati 
Da un’analisi degli andamenti annuali rilevati dal 2018, primo anno di completa attività della Denominazione d’origine, si conferma il trend che vede puntualmente superati gli 1,6 milioni di ettolitri imbottigliati, in grado di resistere alle complesse situazioni di mercato causate dalla pandemia e dalla situazione geopolitica internazionale, confermando saldamente la DOC delle Venezie come la seconda Denominazione d’origine italiana per volumi.
Nel quadro generale, si rileva anche una minore disponibilità di vino ottenuto nelle precedenti annate – pari a -7% rispetto alla rilevazione al 1° gennaio 2023, che vale poco più di un mese di imbottigliamento – trend che va di pari passo con l’inizio degli imbottigliamenti della nuova stagione produttiva, testimoniato dall’utilizzo, a fine dicembre 2023, di 83.588 ettolitri di vino ottenuto dalla corrente campagna.
 

Venezia è l'immagine simbolo del Pinot Grigio negli Stati Uniti e nel Regno Unito.
 
  La nomina del nuovo direttore del Consorzio Stefano Sequino 
Oltre a mettere in luce risultati importanti che riflettono l’ottimo lavoro svolto dal Consiglio d'amministrazione del Consorzio di tutela nelle scelte di gestione, il 2024 apre un nuovo capitolo per la DOC delle Venezie, a partire dalla recente nomina del nuovo direttore del Consorzio Stefano Sequino, che ha già reso noti i principali obiettivi dei prossimi mesi: promuovere la collegialità e rafforzare le politiche di gestione dell’offerta del Pinot Grigio delle Venezie, insistere sulla valorizzazione internazionale della DOC e, non meno importante, fidelizzare il mercato domestico.
Con oltre 27 mila ettari di vigneto potenzialmente rivendicabili, la DOC delle Venezie rappresenta oggi una garanzia di stabilità del Nordest, essendo chiamata a gestire, oltre al proprio potenziale, anche i quantitativi riclassificati da parte delle altre denominazioni di origine territoriali.
 

Il calice personalizzato del Consorzio Vini Doc delle Venezie.
 
  Il contrassegno di Stato su tutte le bottiglie in commercio 
«Garantiamo un importante equilibrio di sistema delle denominazioni di origine del Triveneto a produzione di Pinot Grigio» ha dichiarato Albino Armani, presidente del Consorzio di Tutela. «Il Consorzio - ha aggiunto - rappresenta un valido sostegno in termini di posizionamento internazionale e qualità, anche grazie alla garanzia di tracciabilità attestata da Triveneta Certificazioni e dal contrassegno di Stato su tutte le bottiglie in commercio.»
 
«Anche per questo - ha precisato il neo direttore Stefano Sequino - sarà importante rafforzare le misure di governo dell’offerta utili per supportare la filiera e monitorare i volumi nonché le attività di promozione, anche sul mercato interno, con l’obiettivo di sostenere visibilità, identità territoriale ed il massimo riconoscimento da parte dei consumatori. L’obiettivo, sul fronte della promozione – ha proseguito Sequino – è consolidare i mercati maturi, come Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Canada, ma anche raggiungere e sollecitare i mercati emergenti.»
 

 
 Le attività promozionli e la partecipazione alle fiere di settore 
Il Consorzio è infatti pronto a ripartire con le attività promozionali ed informative volte a rafforzare la presenza nei mercati e ad aumentare sempre più il valore identitario della denominazione in termini di qualità, cultura e territorio.
Oltre a partecipare alle principali fiere di settore, a iniziare da Wine Paris & Vinexpo, ProWein e Vinitaly, la DOC delle Venezie ha puntato i riflettori anche in Asia sud-orientale, con l’obiettivo di sviluppare nuovi network con il pubblico specializzato di buyer, stampa e professionisti del settore.
Il Consorzio inoltre è oggi testimone di un percorso di crescita della percezione qualitativa della denominazione di origine «Delle Venezie» e di una sempre maggiore fidelizzazione dei partner commerciali esteri, che continuano a scegliere e a sostenere la sua unicità.

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - g.casagrande@ladigetto.it


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