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«Amarone Opera Prima», Albino Armani vi aspetta a Verona – Di Giuseppe Casagrande

Sabato 3 e domenica 4 febbraio al Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra torna la manifestazione più attesa dagli amanti del vino simbolo della Valpolicella

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La distesa di vigneti sull'alta collina di Marano in Valpolicella.

È iniziato il conto alla rovescia a Verona per l'attesissimo weekend all'insegna di Sua Maestà l'Amarone, il vino simbolo della Valpolicella e della città scaligera. Sabato prossimo 3 febbraio e domenica 4 febbraio sarà presentata in anteprima l'annata 2019.
Alla tradizionale rassegna «Amarone Opera Prima», organizzata ogni anno al Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra, dal Consorzio di Tutela Vini della Valpolicella, sarà presente anche l'azienda Albino Armani Viticoltori dal 1607 con una novità.

 

Un grappolo di Corvina del vigneto di Albino Armani a Marano.

  La Riserva Amarone Armani Valpolicella Classico Cuslanus 2016 
Armani, oltre all'annata 2019, presenterà al pubblico di esperti anche una chicca: l'Amarone Classico Riserva della Valpolicella «Cuslanus» annata 2016. Una Riserva speciale che nasce da uve coltivate su terreni vulcanici dell'alta collina di Marano (tra San Rocco e la località Camporal). Un grande Amarone che beneficia del lungo affinamento in bottiglia e che, anno dopo anno, ne esalta l'evoluzione.
 

La tenuta di Albino Armani a Marano di Valpolicella.
 
  Il focus dell'edizione di quest'anno è l'Amarone annata 2019 
Focus dell'evento Amarone Opera Prima quest’anno è l’annata 2019, che nella maggior parte dei casi ha regalato sorrisi ai produttori della denominazione al termine di una vendemmia positiva per la straordinaria qualità delle uve portate in cantina. Un Amarone che non deluderà le aspettative del selezionato pubblico di professionisti e operatori del settore, stampa e grandi nomi del panorama vinicolo internazionale che troveranno nel calice – come prevedono gli esperti – uno stile più al passo con i tempi, meno muscoloso, più elegante e versatile negli abbinamenti.
 
Uno stile-novità per molti, ma che viceversa ha sempre trovato un’autentica espressione nella Valpolicella di Albino Armani. L’azienda, che vanta oltre 400 anni di storia nel mondo del vino e che conta oggi cinque tenute distribuite in Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, sarà in degustazione alla presentazione dei nuovi millesimi di Amarone con l’anteprima 2019, in commercio dalla prossima primavera.
 

Albino Armani durante una prova d'assaggio dell'Amarone Riserva Cuslanus.
 
 L'Amarone Albino Armani sull'alta collina della Valle di Marano 
L'azienda di Albino Armani è ubicata sull’alta collina della valle di Marano di Valpolicella: i vigneti sono posizionati ad un'altitudine tra i 400 e i 600 metri sul livello del mare, ossia al limite della viticoltura per questo areale. Infatti è proprio qui la famiglia Armani decise oltre vent’anni fa di produrre i rossi più celebri del Veneto, da uve Corvina, Corvinone e Rondinella, su terreni vulcanici - da qui la spiccata mineralità di questi vini - in un territorio tra i più alti e scoscesi della denominazione.
 

L'Amarone Riserva Cuslanus di Albino Armani.
 
  Quelle viti coltivate in contesti alpini e sulle colline più alte 
La filosofia produttiva di Albino Armani si distingue da sempre per la scelta - lungimirante – di coltivare la vite in contesti alpini o comunque in quota. Una direzione precisa che si traduce in uno stile riconoscibile e coerente che ritroviamo in tutte le sue produzioni: dalla Valdadige alle alpi Carniche del Friuli, dal Trentino fino alla Valpolicella. Qui, a Marano di Valpolicella, nello specifico, l’altitudine – ma anche la valorizzazione del terroir, a partire dalla scelta di utilizzare tutte le principali uve ammesse – porta coerentemente ad enfatizzare la riconoscibilità dei suoi vini, con la tipica croccantezza del frutto, l’eleganza e freschezza dovute al clima di alta collina.

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - g.casagrande@ladigetto.it

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