Storie di donne, letteratura di genere/ 344 – Di Luciana Grillo

Barbara Cappi - Grazia Giardiello: «Una storia d’amore: vertigini, miracoli. E balene» – Il sogno di Evelina: andare alle Azzorre per vedere il passaggio delle balene

Titolo: Balene. Una storia d’amore: vertigini, miracoli.
            E balene
 
Autrici: Barbara Cappi,Grazia Giardiello
Editore: Giunti Editore 2020
 
Pagine: 192, Brossura
Prezzo di copertina: € 13
 
«Balene» è un simpatico romanzo scritto a quattro mani da autrici con esperienze lavorative nel campo del cinema, della televisione e del teatro, quindi capaci di creare atmosfere e di descrivere con spirito situazioni e caratteri.
Le balene in copertina evocano a prima vista il mare, le vacanze e persino le spugne che di solito rallegrano i bambini durante il bagno… ma a sinistra – mentre le balene sembrano procedere verso destra – c’è un amo!
Copertina invitante, dunque, e ammiccante.
 
La protagonista è Evelina, una signora di una certa età, che ha un matrimonio fallito alle spalle, un figlio ingegnere, una nipotina molto amata, una grande amica – Milla – e un amore a metà, Sergio, uomo sposato che non trova mai il momento giusto per lasciare la moglie.
Evelina lavora in una casa editrice e gestisce un piccolo bed and breakfast nella sua casa romana.
«Evelina è una fortissima lettrice… ha un vero e proprio orecchio assoluto per la narrazione» e, tra un romanzo, un incontro con Sergio e una chiacchierata con Milla, sogna di andare alle Azzorre per assistere al passaggio delle balene.
 
Un malessere la induce a sottoporsi ad alcuni accertamenti, Milla come sempre le è vicina, da vera amica «come se avessero stipulato un patto sacro e inviolabile... erano diventate sorelle», che le consiglia ad ogni occasione di lasciar perdere Sergio.
Ma è proprio Sergio a stupirla, prima annunziandole commosso che diventerà nonno, poi porgendole una busta: «trasecola. Quasi le viene un colpo. E pensa che l’uomo che ha davanti glielo hanno mandato il Destino, Budda, Dio, Allah, Jahvè, i supereroi della Marvel e la banda Disney, tutti riuniti, perché è l’uomo più fantastico del mondo! Quello che Evelina ha tra le mani è la realizzazione del suo sogno più antico… Azzorre, quindi… BALENE».
 
Il problema è che questo viaggio tanto atteso dovrà farlo da sola! Soltanto Milla riuscirà a convincerla ad affrontare quell’esperienza, ed Evelina si renderà conto di essere debole, di vergognarsi «del male che mi fa… gli permetto di trattarmi così! E mi vergogno di piangere per amore alla mia età, ecco!».
Fin dall’arrivo sull’isola, Evelina si sente in un mondo diverso: in aeroporto ha la sensazione bruciante di una solitudine insopportabile, è disorientata mentre «la luce si fa sempre più plumbea e le chiome degli alberi sbattono da tutte le parti, sotto un vento fortissimo. Non c’è anima viva. L’immagine della desolazione. In più il bar è chiuso… Passerà la notte all’aeroporto?».
 
Tiago, autista e albergatore, la accoglie «sorridendo placido… ha gli occhi scuri e mobilissimi e una età indecifrabile tra i trenta e i sessanta», la accompagna nella sua camera «sull’oceano. Anzi, nell’oceano che rimbomba fragoroso».
E così inizia la sua settimana di vacanza solitaria, durante la quale visita l’isola, partecipa alle escursioni in barca insieme a turisti tedeschi, incontra l’altro cliente dell’albergo – sono solo in due a soggiornare all’Hotel Servi-Flores, – apprezza gli straordinari colori e la forza del mare, «quasi calmo per come può esserlo l’oceano. Con quel basso, eterno ruminare profondo su cui le onde contrappuntano una trama musicale di risacca, di spruzzi, di improvvisi e inspiegabili lunghi respiri. Una sinfonia marina…».
 
Cos’altro aggiungere? Che Evelina riferisce a Milla tutte le sue avventure, che Tiago a volte scompare all’improvviso, che lei sviene di colpo sotto gli occhi di Bruno.
Già, Bruno, il medico, il cliente abituale, l’uomo-sagoma che ha paura del mare… chi è in realtà? Ai lettori e alle lettrici il compito di scoprire cosa succederà!
 
Luciana Grillo – l.grillo@ladigetto.it
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