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Storie di donne, letteratura di genere/ 81 – Di Luciana Grillo

Alessandra Appiano, «Amiche di salvataggio» – Vita, vizi e virtù delle 40enni di oggi

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Titolo: Amiche di salvataggio
Autrice: Appiano Alessandra
 
Editore: Sperling & Kupfer 2002
Collana: Romanzi Paperback
 
Pagine: 208, brossura
Prezzo di copertina: € 9,50
 
Questo romanzo breve e frizzante ha tredici anni di vita, ma è così attuale – sia nei contenuti che nel linguaggio – e così lieve che non dimostra assolutamente l’età, né è legato a schemi già letti, ripetitivi e pericolosamente noiosi.
Le amiche che danno il titolo al romanzo hanno un’età variabile tra i trenta e i quaranta anni; sono indipendenti e spiritose, sanno districarsi fra impegni di lavoro e questioni sentimentali, discutono con madri che non sempre le capiscono, vivono storie d’amore abbastanza complicate.
E qualche volta si servono di espressioni un po’ colorite, quelle per così dire… «da uomo»!
 
Queste «ragazze» sanno essere autoironiche, affrontano con grinta i momenti difficili, si lasciano prendere da dubbi angosciosi, sono amareggiate in qualche occasione e trovano nell’amicizia che le lega un sostegno per andare avanti comunque, nonostante tutto. Si chiamano:
Ilaria, dal «minimalismo ormai agli sgoccioli (da quanto tempo non ti innamori più, Ilaria?)»; Daria che «nonostante mi sia sforzata di essere distaccata e spiritosa (forse), ti ricordo che sono cotta persa, feribile e scorticabile da qualunque tua perplessità e legittimo dubbio»; Roberta «un bel tocco di ragazza», figlia di Dolores, «madre smandrappata, attrice di serie C», delusa, ferita e incattivita dalle vicende della sua vita; Danila, amica sia di Roberta che di Dolores; Mariana, «forte come un torello», compagna di Liceo e amica vera di Ilaria, madre di quattro marmocchi, moglie di Aldo, a cui la lega un «amore prosciugato» ormai prossimo alla fine.
 
Le «ragazze» lavorano nel mondo della comunicazione, talvolta si sentono donne arrivate e realizzate, altre volte sanno essere impietosamente ciniche («Che prezzo pagano le cosiddette donne realizzate… Era realizzarsi presenziare ad ammorbanti finti dibattiti? Che professione pisquana, quella del giornalista…»).
E gli uomini? «Il rapporto di Franco con la segreteria era idilliaco, le diceva sempre cose carine. Un modo di essere gentile che costava poco e non faceva perdere tempo. Un modo di esserci pur non essendoci affatto, come sempre».
Bisogna ad un certo punto prendere consapevolezza ed essere capaci di scelte forti, anche dolorose: «Posso anche fare l’amante a vita, ma pretendo di esistere per l’altro, dividere, compatire, sentire che non sono poi così sola. E invece sono sola come un cane, e soffro come un’umana»…
 
Ma le amiche di salvataggio, «ragazze» quasi quarantenni, sanno rialzare la testa e acciuffare la vita.
E la lettura di questo romanzo risulta una bella sferzata di energia anche per chi non ha più quarant’anni.
 
Luciana Grillo
(Precedenti recensioni)

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