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Storie di donne, letteratura di genere/ 258 – Di Luciana Grillo

Erica Arosio, «Carne e nuvole. 100 storie corte come un caffè» – Lette le 100 storie, si torna sulla terra, e si vorrebbe ricominciare… a volare (e a leggere!)

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Titolo: Carne e nuvole. 100 storie corte come un caffè
Autrice: Erica Arosio
 
Editore: Morellini 2018
Collana: Varianti
 
Pagine: 234, Brossura
Prezzo di copertina: € 14,90
 
I racconti brevi esercitano su lettrici e lettori uno strano fascino, leggerli è come fare un tuffo e uscire subito dall’acqua, come bere velocemente un caffè… Rimangono sulla pelle il fresco dell’acqua e in bocca il gusto del caffè! Ma questi racconti non sono solo brevi, alcuni sono spiazzanti, dopo averli letti ti chiedi su quale pianeta ti trovi, o come si possa misurare l’amore partendo da «Mai una parola sulla perfetta sfericità della tua rotula…e le tonsille? Non ricordo di averci posato negli ultimi anni un bacio».
In realtà i racconti sembrano essere disposti all’interno del volume in modo casuale, quando si va all’indice, ma se in fondo, dopo l’ultima storia, si va alla pagina 233, si scopre l’indice tematico, che raggruppa le storie per argomento, da «Fiabe e storie» a «Racconti erotici», da «Storie di donne» a «Racconti di viaggio», da «Gialli» a «La guerra», e così via.
 
Dunque, come leggerli? quale indice seguire?
Si può anche operare una scelta indipendente e leggerli guidati dalla curiosità per il titolo o dalla lunghezza…
«Il volo» è breve e intenso, racconta di api, miele, cielo azzurro e nuvola impazzita. Poche righe e il sapore dolce del miele sulle labbra. È nel gruppo «Fiabe e sogni».
«Aisha» - che appartiene ai «Racconti di viaggio» - trasporta chi legge verso oriente, dove le donne si truccano con il kohl «sulla rima della palpebra» e decorano la pelle con «disegni con l’hennè», e intanto c’era «il couscous da sgranare, i piatti da lavare e risistemare», le sorelle «Jamila e Nur si occupavano dei panni, mentre Rania aveva disteso sui teli le foglie di palma a seccare, con cui poi intrecciare i cesti».
Insomma, un piccolo mondo femminile, operoso e sereno, almeno in apparenza.
 
In un altro racconto, che rientra nel gruppo dei racconti erotici, la conclusione è ancora una domanda: «Deraglierò?».
Il titolo è «Mattina», in sette righe l’autrice racconta il risveglio di una donna, una voce «che si confonde con lo scroscio della doccia» e il ricordo dei «baci mescolati al caffè».
È abile Erica Arosio a evocare atmosfere, a suscitare emozioni, a suggerire pensieri. E lo fa scrivendo con assoluta semplicità, periodi brevi e incisivi, come ad esempio ne «La cercatrice di parole» che «sono sparse in ogni angolo. Le prime le perdo…», quando ci trasporta in un mondo altro, terreno (collina cavallo speroni alberi), eppure colorato di magia: «Questa notte lascerò i miei pensieri allo stato nascente salire fino alle stelle, questa notte non mi darò da fare per plasmarli e disperderà le mie parole nel firmamento…».
Lette le 100 storie, si torna sulla terra, e si vorrebbe ricominciare…a volare (e a leggere!)
 
Luciana Grillo – l.grillo@ladigetto.it
(Recensioni precedenti)

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