Oggi parliamo della Lagestroemia – Di Davide Brugna
Non avete idea di cosa si parli? Bene, è la pianta che delimita a destra e a sinistra tutto il viale che dal palazzo della Regione porta alla stazione dei treni di Trento
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Buon giorno, anche questa settimana ci ritroviamo con la nostra consueta rubrica del verde.
La pianta della quale parleremo oggi è la Lagestroemia, magari il nome non dice molto, ma per capirci, è la pianta che delimita a destra e a sinistra tutto il viale che dal palazzo della Regione porta alla stazione dei treni di Trento.
Cerchiamo di capire meglio di che pianta si tratti…
Possiamo considerare la Lagestroemia un piccolo albero, può essere coltivato come arbusto, quindi tanti tronchi che dipartono dalla base della pianta, oppure, ad alberello, cioè un unico fusto dritto e senza rami dove in cima si forma la chioma della pianta.
Questa pianta è caducifoglia, le prime foglie germogliano in primavera inoltrata per poi essere perse in autunno, la fioritura avviene nel periodo estivo, i fiori sono raccolti all'estremità dei rami e possono essere di molteplici colori, bianco, viola, aranciato, bianco screziato ed il più diffuso fucsia.
Meravigliosa è la corteccia, quando la pianta è giovane non si vede la differenza con le altre specie, ma quando comincia ad invecchiare possiamo vedere una sfogliatura dello strato esteriore per lasciare spazio ad una splendida corteccia chiara e liscia.
La Lagestroemia si adatta benissimo a qualsiasi esposizione, chiaramente meglio il pieno sole dove fiorirà abbondantemente, soprattutto è indicata per chi ha il sole tutto il giorno e si raggiungono temperature molto alte.
Possiede un'ottima resistenza al freddo, in inverno non deve essere coperta, realizzando giardini, ho visto piante di Lagestroemia piantate anche oltre i 600 metri!
Questa pianta non è troppo esigente dal punto di vista idrico, difatti, gli esemplari che sono già a dimora da diversi anni si accontentano dell'acqua piovana, chiaramente se dovesse esserci un'estate troppo secca un'irrigazione durante la fioritura male non fa….
Il discorso cambia per le piante giovani, chiaramente, non avendo un apparato radicale molto sviluppato che possa arrangiarsi nel reperire l'acqua, dobbiamo stare più attenti con l'apporto idrico.
Se decidessimo di piantarla in questi giorni dobbiamo metterci nell'ordine di idee che ogni giorno vada annaffiata, se no nel giro di pochi giorni possiamo causarne la morte.
Se dovessimo travasarla in un vaso più grande, il terriccio dovrà essere sempre leggermente umido, ma mai fradicio.
Anche dal punto di vista del terreno la Lagestroemia è fenomenale, infatti non richiede terreni particolari, chiaramente potendo scegliere, sarebbe bene averne uno ricco di humus e ben drenante. Questo solitamente è l'identikit dei terreni per tutte le piante…
Dal punto di vista parassiti e malattie, è una pianta piuttosto rustica, può capitare che ci siano degli attacchi di pidocchi (afidi) sulle infiorescenze e del mal bianco sulle foglie, non c'è da preoccuparsi, sono entrambe molto facili da debellare, come sempre evitiamo di aspettare che la pianta sia completamente infestata, comunque, queste malattie non portano a morte la nostra Lagestroemia.
Per quanto riguarda la concimazione, secondo me, con un bel concime complesso a lenta cessione da 8 mesi dato a primavera siamo a posto per tutta la stagione.
Come scegliere la pianta dal vivaista? In questo caso ci sono pochi consigli che posso dare, il primo è di prendere una Lagestroemia ben formata, se vogliamo l'arbusto, vedere che ci siamo almeno tre tronchi che dipartono dalla base della pianta.
Se dovessimo vedere delle foglie rovinate non allarmiamoci, può succedere, sono piante molto plastiche, si riprendono velocemente.
Difficilmente troverete la Lagestroemia nei supermercati o nei brico center, doveste trovarla, evitate, dubito che abbiamo le competenze ed i mezzi per coltivarla con le cure necessarie...
Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.
Buon lavoro, Brugna dott,Davide
[email protected]
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