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La realizzazione dei giardini rocciosi – Di Davide Brugna

È da sempre una delle forme di giardinaggio più affascinanti e stimolanti

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Oggi andremo ad affrontare un tema molto conosciuto a noi Trentini, la realizzazione dei giardini rocciosi.
Questa è da sempre una delle forme di giardinaggio più affascinanti e stimolanti ed è possibile realizzarli in qualsiasi luogo.
Nella costruzione del giardino roccioso non sono necessari né grandi spazi, né il rispetto di criteri formali rigidi, anzi.
Gran parte delle piante adatte alla vita tra le rocce ha un portamento compatto e di piccole dimensioni, prestandosi perfettamente all'inserimento in spazi angusti.
Allestire un giardino roccioso significa cercare di ricostruire, in scala ridotta, un habitat naturale, pratica molto difficile, ma con qualche accorgimento riusciamo sicuramente a fare un buon lavoro.
 
Le specie che andiamo a piantare devono essere Erbacee Perenni e non annuali, questo perché con gli anni le perenni andranno a «conquistare» ognuna il proprio spazio con il loro vigore, così da creare un vero e proprio aspetto naturale al giardino.
La scelta del luogo da destinare al giardino roccioso è uno dei fattori chiave per ottenere risultati buoni e duraturi. Tuttavia non sempre tale scelta è possibile; spesso si deve forzosamente operare in luoghi non ideali o comunque non particolarmente vocati.
Con opportuni interventi è possibile limitare l'effetto di alcuni fattori di disturbo e creare condizioni favorevoli all'impianto dei vegetali.
 
Un primo fattore da tenere in assoluta considerazione è il fatto che gran parte delle specie adatte ai giardini rocciosi teme più l'umidità eccessiva che la siccità.
Sarà quindi imperativo evitare zone con ristagni d'acqua.
Quando il luogo predispone una naturale predisposizione, è più facile conferire al roccioso un aspetto gradevole, poco artificiale.
I giardini rocciosi dovrebbero sempre essere costruiti con pietra tipica del luogo. La ragione primaria è che l'impiego di rocce locali consente di armonizzare meglio il roccioso con l'ambiente circostante.
 
Un altro fattore da non sottovalutare è la preparazione del terreno.
Spesso si ha la convinzione che le specie da roccioso siano poco esigenti e rustiche induce a sottovalutare l'importanza della preparazione del suolo destinato ad ospitarle.
Invece la preparazione del terreno è davvero basilare per la corretta costruzione di un giardino roccioso.
Innanzi tutto, a differenza di altre forme di giardinaggio, la realizzazione del roccioso si caratterizza per essere un intervento permanente.
Una volta collocati i massi secondo lo stile scelto, e impiantati i vegetali, non sono più possibili né ripensamenti né correzioni di eventuali difetti del terreno frapposto alle pietre.
 
Bisogna quindi assicurarsi che il terreno sia ben strutturato e non presenti impedimenti al drenaggio dell'acqua.
Terreni fortemente argillosi, tendono durante le lavorazioni, a formare vere e proprie “suole” completamente impermeabili all'acqua, e quindi si può andare incontro al ristagno.
L'incorporazione di sabbia o ghiaino per tali situazioni può sicuramente aiutarci ad aumentare il drenaggio dell'intera aiuola.
Per verificare l'efficacia dell'intervento, sarà sufficiente scavare una buca di circa 30cm, e riempirla d'acqua. Il terreno dovrebbe essere in grado di assorbirla ed evacuarla in circa 1 ora.
Se viceversa il terreno si presenta eccessivamente sciolto, si deve procedere all'apporto di sostanza organica, come potrebbe essere il compost.
 
Un ultimo aspetto fondamentale è la prevenzione dalle malerbe.
La prima raccomandazione è sulla scelta del terriccio, sempre di ottima qualità.
Tante volte si tende a risparmiare sul terriccio e questo fa sì che, non essendo di ottima fattura, questo porti all'interno del nostro giardino quantità di semi infestanti inimmaginabili.
I primi anni la manutenzione e quindi l'asporto delle erbe infestanti è la cosa più importante.
Andando costantemente a togliere le malerbe, si darà la possibilità alle specie tappezzanti di coprire il suolo in minor tempo e quindi a chiudere tutti gli spazi dove il seme delle infestanti può germinare.
 
Buon lavoro, Brugna dott. Davide
d.brugna@ladigetto.it

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