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Una pianta tipica dell'autunno: l’Erica – Di Davide Brugna

L’Erica si presta molto bene a prendere il posto dei nostri Gerani sui balconi quando saranno esausti perché inizia a fiorire in autunno

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Delle giornate uggiose ci attendono, ma noi abbiamo la forza di contrastarle anche grazie ai nostri fiori e piante che con la loro presenza e il loro colore ci tirano su e non di poco il morale.
Dopo aver parlato dei Ciclamini possiamo affrontare anche le Eriche!
Sono dei piccoli arbusti perenni e sempreverdi che troviamo anche molto facilmente nei nostri boschi, la maggior parte di questi hanno una fioritura rosa intensa che comincia in autunno.
Esistono tantissime varietà di Eriche, la più venduta è la Calluna vulgaris, pianta di fortissimo impatto poiché la troviamo in piena fioritura a partire da queste settimane.
In commercio si trovano di qualsiasi dimensione, dal vasetto di soli 7 cm al vaso di 24 cm.
 
L’erica si presta molto bene a prendere il posto dei nostri Gerani sui balconi quando saranno esausti.
E la troviamo di mille colori diversi. Si va dal viola al rosso, dal rosa al bianco, dai bicolor (quindi metà pianta bianca e metà rossa nello stesso vaso) ai tricolor e addirittura a quattro colori.
Ce ne sono per tutti i gusti, non dimenticandoci però di una delle mie preferite, in commercio prende il nome di Skyline, è una Calluna con ramificazioni molto compatte e assurgenti dallo splendido colore verde scuro, le quali si copriranno di piccolissimi fiori rosa intenso.
 
La Calluna è perenne, ma viene utilizzata come annuale, poiché dopo la fioritura non è più bella e il secondo anno non riesce a fiorire copiosamente come prima.
Molti clienti fanno fatica a mantenere viva la Calluna anche per poche settimane, ma in realtà è molto semplice, bisogna solo capire come… Il trucco come per quasi tutte le piante sta nell'apporto idrico.
Dovete annaffiare frequentemente ma non eccessivamente questa pianta, non devono esserci mai asciutte le radici; questo non vuol dire che la vostra balconiera debba diventare uno stagno….
 
Possiamo trovare altre varietà di Eriche, la splendida Erica verticillata, la gracilis e la Daboecia, di queste tre solo la gracilis assomiglia abbastanza alla Calluna, le altre hanno fiori completamente diversi.
Doveroso segnalare la Daboecia per l'elevata resistenza al freddo, nel giro di un paio di anni formerà un cuscino verde intenso che nel periodo autunnale produce una lunga fioritura formata da delle campanelle bianche o rosa intenso splendide.
L'Erica gracilis viene utilizzata come annuale, ha dimensioni maggiori rispetto alla Calluna ed è sicuramente di maggior impatto, produce una miriade di fiori a campanella molto piccoli rosa intenso o bianchi, l'unico problema che può avere oltre al gelo troppo intenso è la pioggia che può rovinarne i fiori.
Non per questo possiamo rinunciarci, negli ultimi anni sono disponibili degli ibridi meravigliosi!
 
L'Erica Verticillata, a mio parere, è la più bella.
Pianta perenne che di anno in anno diventa sempre più grande e ci fa togliere delle belle soddisfazioni, descriverne i fiori senza l'utilizzo delle foto è veramente impossibile, vi consiglio di far una ricerca e vederla.
I consigli che posso darvi per la coltivazione sono quelli di potare bene la pianta dopo la fioritura, se no perde la compattezza, e come tutte le altre Eriche di irrigare frequentemente ma non eccessivamente.
Abbiamo parlato di tutte queste Eriche ma non di quella che vediamo nei nostri boschi…
 
L'Erica Carnea presenta una resistenza pazzesca al freddo e per questo viene utilizzata soprattutto nel periodo di pieno inverno, la consiglio da metà novembre in poi, la sua fioritura è lunghissima e ci porta fino al momento di piantare le Violette.
Di certo non è appariscente come le Eriche sopracitate, ma il fatto che fiorisca a fine anno la rende una pianta ideale per quel periodo.
Ad ogni modo, alla Erica Carnea, io preferisco l'Erica Darleyensis, pianta nata dall'ibridazione spontanea della carnea con la mediterranea, molto rustica, di rapida crescita e fioritura extra abbondante!
 
Ricordiamoci che le Eriche sono acidofile, quindi il classico terriccio universale non va bene, comprate il terriccio acido, soprattutto se avete intenzione di piantarle in terra piena o comunque se volete tenerle in vasi per molti anni.
Oggi abbiamo messo tanta carne al fuoco, vi consiglio di passare a trovar me o il vostro vivaista di fiducia cosicché possa farvi scoprire questo fantastico mondo delle Eriche.
Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.
 
Buon lavoro, Brugna dott. Davide – d.brugna@ladigetto.it
(Precedenti puntate)

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