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Hamamelis, fiore d’inverno – Di Davide Brugna

Dopo il Calicanto, nelle prossime settimane arriverà anche la sua splendida fioritura

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Negli ultimi giorni penso che tutti abbiate notato come verso l'ora di pranzo il sole riesca a scaldare l'aria così, assieme alla temperatura sale anche il nostro umore.
Avete notato il Calicanto in fiore? State attenti che nelle prossime settimane arriverà anche la splendida fioritura del Hamamelis e proprio di questa adesso parleremo.
Sicuramente la maggior parte della gente non ha presente di che pianta sia: non si vede spesso nei giardini privati e pubblici e non riesco a capire il perché, è una pianta splendida e la sua fioritura invernale non deve essere vista come un difetto ma come un pregio vista la scarsità di colore nei mesi invernali.
 
Questo arbusto non supera di norma i 5 metri, solitamente viene tenuto sui 3 metri, sin dal basso dipartano numerosi rami inseriti sul fusto con un angolo molto largo che quindi conferiscono alla pianta un portamento espanso formando una chioma abbastanza disordinata.
Come già accennato, la fioritura avviene in questo periodo, quindi come la più classica Forsythia, si hanno prima i fiori e poi le foglie.
Questi sono inseriti direttamente sui rami, sono quindi privi di piccioli.
La fioritura è decisamente abbondante e i fiori sono raggruppati in mazzetti, descriverne la forma non è molto semplice, senza diventare matti, vi invito a cercare le foto su internet!
Troviamo principalmente due colori dei fiori, il giallo con cuore rosso scuro e il bronzo/arancio con cuore rosso scuro, entrambi sono bellissimi.


 
Oltre ai fiori sono bellissime anche le foglie, possono assomigliare vagamente a quelle del nocciolo, sono belle grandi, ovale e verdi scure, in autunno prendono un colore giallo oro molto interessante.
Chiaramente nell'articolo abbiamo fatto di tutta l'erba un fascio, ma esistono varie specie, tutte sono comunque molto resistenti al freddo, ad oggi le piante presenti nel mio vivaio sono state tutto l'inverno esposte a freddo e gelo.
La coltivazione non è così complicata, bisogna ricordarsi che è una pianta che predilige dei terreni leggermente acidi, quindi quando si andrà a piantare meglio mescolare il terreno del nostro giardino con della torba acida che conferirà struttura al miscuglio.
 
Come per tutti gli arbusti che abbiamo visto in passato cerchiamo di rispettare le solite semplici regole, i primi anni evitiamo di «far patire la suta» annaffiando la pianta con regolarità ma mai così tanta da causare ristagni idrici. Il concime bisogna distribuirlo in primavera ed in autunno, io consiglio sempre un granulare a lenta cessione da 9 mesi, questo è molto caro ma super efficace, nel caso vogliate risparmiare una lira potete usare del concime organico, ricordatevi che prima di 4 mesi non vedrete l'effetto di questo tipo di prodotto…
Domandate sempre concime organico con almeno in 10% di azoto, costa un po' di più del classico stallatico ma funziona molto molto meglio.
La potatura si esegue dopo la fioritura, quindi in primavera, basta accorciare leggermente i rami, questa pianta solitamente produce dei polloni, sono da eliminare assolutamente.
La pianta che dovrete scegliere sarà un esemplare bello largo, che abbia tanti rami e che occupi già un bel po’ di spazio.
 
Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.
 
Buon lavoro
Brugna dott. Davide – d.brugna@ladigetto.it
(Puntate precedenti)

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