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«Sei in A22, guida in sicurezza!» – Di Nadia Clementi

Ne parliamo con Walter Pardatscher, Amministratore delegato della società Autostrada del Brennero Spa

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È lunga 314 km, ha 144 ponti e viadotti e 30 gallerie unidirezionali, attraversa 4 Regioni e porta dal confine con l’Austria al cuore dell’Emilia; è una delle autostrade a due corsie più trafficate d’Europa e allo stesso tra le più sicure.
L’A22, o la «l’Autobrennero» come tanti la chiamano, è presente nella nostra regione e provincia con un lungo tratto che attraversa da nord a sud la Valle dell’Adige; tutti noi ci siamo trovati a percorrerla, magari distrattamente per andare al lavoro, oppure con la famiglia verso le vacanze.
Fa parte del nostro paesaggio urbano e della nostra vita e può sembrare solo una lunga striscia d’asfalto che ci permette di raggiungere velocemente la nostra meta.
In realtà, l’A22 è molto di più. Lo dimostra la sua carta dei servizi, un libretto di circa 50 pagine che forse pochi conoscono ma che è utilissimo per sapere tutto sull’Autostrada del Brennero.
 
C’è una cosa che preoccupa sempre quando si affronta un viaggio in autostrada, e ogni qual volta ci si mette in automobile, ovvero: la sicurezza.
Proprio qui la carta dei servizi della Società Autobrennero ci viene in aiuto e soprattutto ci rassicura, con i suoi numeri e i suoi tanti servizi che ci permettono di viaggiare informati e pronti ad ogni evenienza.
Un po' di cifre dunque: nel corso del 2014 sulle autostrade italiane sono state accertate 592.031 violazioni del codice e sono stati controllati con precursori ed etilometri oltre mezzo milione di conducenti.
Nello stesso anno il sistema SICVe-Tutor ha registrato 445.252 violazioni dei limiti di velocità. Numeri impressionanti che ci fanno riflettere sull’alto numero di persone che ogni giorno si mettono in automobile e non sono nelle condizioni di guidare, oppure semplicemente ignorano limiti e regole mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli altri.
 

 
Da questo punto di vista sono numerosi gli interventi infrastrutturali e impiantistici realizzati nel corso del tempo per incrementare la sicurezza degli utenti sulla A22: dall’allargamento della corsia d’emergenza all’installazione di barriere di ultima generazione e di nuovi impianti di segnalazione in caso di nebbia, dal sistema di monitoraggio del contromano sulle aree di servizio ad un sistema di monitoraggio delle merci pericolose.
A ben pensarci, un’autostrada è come una «città lineare», in quanto attraversata ogni giorno da migliaia di persone per le ragioni più disparate; chi ci passa pensa solo al proprio scopo, al raggiungimento della propria meta, ma dietro di lui ci sono migliaia di persone che lavorano per rendere quel tragitto il più confortevole e sicuro possibile.
L’Autostrada del Brennero, parte integrante del Corridoio scandinavo-mediterraneo e principale arteria del traffico attraverso le Alpi tra l’Italia e il nord Europa, congiunge il Brennero a Modena.
 
Unica nella sua tipologia, è da sempre attenta e sensibile alle esigenze di sicurezza degli utenti autostradali, oltre che alla tutela della popolazione e dei territori attraversati.
Negli anni sono stati numerosi i provvedimenti gestionali della Società mirati a garantire sicurezza e allo stesso tempo a ridurre l’inquinamento sia acustico che atmosferico.
Tra questi: le limitazioni di velocità distinte per tratte e mezzi, il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti, il divieto di sosta nelle piazzole di emergenza, un calendario di divieto di circolazione per i mezzi pesanti e un calendario di chiusura cantieri.
Questi provvedimenti, sommati agli interventi infrastrutturali e impiantistici già menzionati, hanno un denominatore comune: la sicurezza.
Un tema che sta particolarmente a cuore ad Autostrada del Brennero, così come si comprende chiaramente dalle parole dell’amministratore delegato della Società, l’ing. Walter Pardatscher.

 Chi è Walter Pardatscher 
Nato a Bolzano nel 1970, laureato in ingegneria civile presso l’Università degli Studi di Trento, svolge attività di libero professionista nel settore delle infrastrutture, edilizia, statica, sicurezza di cantiere.
Già presidente di Autostrada del Brennero S.p.a. dal 2010 al 2013, ne ha assunto poi la carica di Amministratore Delegato (2013-2016) e ad oggi è al suo secondo mandato (2016-2019).
Dal 2010 ad aprile di quest’anno è stato anche Presidente di RTC (Rail Traction Company S.p.a.); nel mese di aprile ne ha assunto la carica di Amministratore Delegato.

Ingegner Pardatscher, abbiamo dato un’occhiata alla vostra carta dei servizi e già dal suo numero di pagine si capisce quanta importanza dia l’Autobrennero alla sicurezza e al servizio per i suoi utenti. Com’è nata questa esigenza? E soprattutto come è stata recepita?
«La Carta dei Servizi è un documento che tutte le Società gestrici di un’infrastruttura autostradale devono avere.
«È uno strumento informativo importante per tutti gli utenti perché, aggiornata ogni anno, permette di far conoscere a tutti gli utenti le politiche gestionali della concessionaria in merito a sicurezza, innovazione, viabilità, sostenibilità ambientale, ecc.
«Essa è disponibile in tre versioni (italiano, tedesco e inglese) presso le aree di servizio e nei Centri Servizi lungo l’A22, nonché scaricabile dal nostro sito internet (www.autobrennero.it).»
 
Le statistiche relative all’autostrada del Brennero parlano chiaro: gli incidenti sono in continua diminuzione, con percentuali di riduzione rispetto a 25 anni fa molto importanti. Ci può dire qualcosa di più?
«Innanzitutto è bene ricordare che per valutare correttamente il fenomeno dell’incidentalità in autostrada è necessario adottare indicatori che tengano conto del traffico.
L’indicatore più efficace per poter valutare il livello di sicurezza offerto da un’infrastruttura viaria è sicuramente il Tasso di Incidentalità Globale (T.I.G.), che confronta il numero degli incidenti occorsi al numero dei chilometri effettivamente percorsi da tutti i veicoli che hanno transitato lungo l’autostrada in questione.
Nel 2017, il T.I.G. relativo all’intera A22 ha raggiunto il valore di 17,8 punti, che costituisce il migliore risultato di sempre nella storia di Autobrennero, inferiore del 65% rispetto a 25 anni fa.
Da moltissimi anni il T.I.G. A22 è in tendenziale diminuzione e si colloca su un livello decisamente inferiore a quello della media nazionale delle autostrade a pedaggio (che si attesta intorno ad un valore pari a 29).
Altro indicatore è il tasso di incidentalità con morti, che attualmente risulta ridotto dell’83% rispetto a 25 anni fa. I numeri in questo caso sono piccoli e l’andamento è inevitabilmente molto variabile.»
 

 
Quali sono le sfide più importanti in tema di sicurezza?
«Cerchiamo di migliorare sempre di più i tempi di intervento in caso di necessità, attraverso l’ottima collaborazione e sistema di comunicazione tra il nostro Centro Assistenza Utenza, la Polizia di Stato e i nostri ausiliari dislocati lungo la tratta.
Dall’altra stiamo partecipando a importanti progetti europei che potrebbero rivoluzionare i sistemi di guida e quindi ridurre anche il fattore umano tra i rischi di incidenti.»
 
Non solo sicurezza ovviamente, puntate molto anche sul confort e sui servizi ai guidatori, abbiamo scoperto che in autostrada c’è addirittura il Plessi Museum, vuole parlarcene?
«Il Plessi Museum è il primo esempio in Italia di spazio museale costruito all’interno di una tratta autostradale, promosso dall’Autostrada del Brennero spa e progettato dall’ingegner Carlo Costa, Direttore Tecnico Generale della Società. Si tratta di un complesso architettonico innovativo, realizzato nel luogo in cui sorgeva la dogana autostradale tra Italia ed Austria, che rappresenta una sperimentazione formale e funzionale in grado di trasformare la tradizionale area di sosta, in un luogo dedicato alla cultura.
«L’area museale (2.500 m2) è una grande teca di cristallo sovrastata da un’ampia copertura capace di mettere in relazione l’architettura con il paesaggio circostante. Il percorso espositivo del museo raccoglie installazioni video, sculture, presenze grafico-pittoriche ideate dall’artista Fabrizio Plessi, uno dei maestri italiani più apprezzati e conosciuti a livello internazionale.»
 
Oggi la società di via Berlino è molto attenta all’ambiente. Ci può dire qualche particolare che rende l’Autobrennero particolarmente «ecologica»?
«Non solo oggi, ma fin dalla sua nascita Autostrada del Brennero affianca alla sua mission, legata alla gestione di un’autostrada sicura ed efficiente, l’esigenza di tutelare l‘ambiente e quindi le comunità dei territori che attraversa.
Numerose sono le iniziative della Società volte a ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico derivanti dal traffico, a promuovere il trasporto delle merci su rotaia, a ottimizzare le risorse e la produzione di energia da fonti rinnovabili per rispondere al continuo fabbisogno dell'autostrada, garantendo uno sviluppo a ridotto impatto ambientale.
«Tra gli interventi più virtuosi di Autostrada del Brennero vi sono la realizzazione di un impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione d’idrogeno a Bolzano sud, la realizzazione di una barriera antirumore e fotovoltaica a Marano d’Isera, l’installazione di colonnine per la ricarica elettrica delle auto in diversi punti strategici dell’autostrada oltre al posizionamento di colonnine elettriche per l’alimentazione dei generatori dei camion frigo presso l’Autoporto di Sadobre (Vipiteno) e l’Interporto di Trento nord.
La Società, inoltre, è attivamente impegnata in diversi progetti europei incentrati sullo sviluppo di tecnologie e politiche di gestione del traffico in un’ottica di miglioramento della sicurezza e di riduzione dell’impatto sull’ambiente.»
 

 
A che punto si trova il progetto della «terza corsia dinamica»?
«La terza corsia dinamica sarà realizzata nel tratto Bolzano – Verona. Attualmente, in via sperimentale, attiviamo l’utilizzo temporaneo della corsia di emergenza come corsia di transito in caso di volumi elevati di traffico nel tratto compreso tra Trento Centro e Rovereto Sud, in carreggiata sud (l’unico per ora infrastrutturato per poter eseguire tale operazione).
«L’attivazione avviene solo quando si presentano le condizioni per aprire al traffico la corsia di emergenza per saturazione dell’arteria autostradale in occasione per lo più di esodi di turisti, festività, o per consentire il traffico su due corsie quando la corsia di sorpasso è impegnata da cantieri.
«È’ in corso di redazione il progetto per il prolungamento del tratto di sperimentazione da Rovereto Sud ad Affi. Si tratta di una quarantina di km che necessitano della predisposizione di tutta l’impiantistica necessaria, compresi i pannelli a messaggio variabile. Questo lavoro è propedeutico all’innesto nella terza corsia.
La piattaforma autostradale nel tratto da Trento a Bolzano è stata adattata per un’eventuale attivazione della corsia dinamica, ma dovrà poi essere eliminato l’imbuto rappresentato dalla galleria Piedicastello a Trento.
Nel tratto a nord di Bolzano, per motivi orografici e morfologici, risulta infine impossibile pensare ad un’autostrada a tre corsie o ad un utilizzo temporaneo della corsia di emergenza come corsia di transito.»
 
So che l’Autobrennero si presta di buon grado a sperimentazioni volte a migliorare i trasporti. Quante colonnine di rifornimento elettrico si trovano sull’arteria?
«Nel gennaio 2016 Autostrada del Brennero ha realizzato la prima area per la carica dei veicoli elettrici presso il Plessi Museum, affiancando ai charger Tesla una colonnina multi-standard, universale. A seguito di questo primo esperimento, i cui risultati sono stati da subito molto positivi, è stato portato avanti un programma per ampliare la rete di ricarica: a settembre 2016 è stata installata un ulteriore colonnina multi-standard nel parcheggio adiacente la stazione autostradale di Affi, mentre nel 2017 sono state attivate altri due punti di ricarica presso le aree di servizio Paganella est e ovest, a nord di Trento.»
 
In A22 sono presenti al momento le seguenti aree di ricarica a servizio dei veicoli elettrici:
PLESSI MUSEUM:   
-    8 colonnine dedicate ai veicoli Tesla
-    1 colonnina a carica rapida multi-standard
-    1 colonnina a doppia presa in AC-AC per la carica di veicoli elettrici delle varie case produttrici.
 
STAZIONE DI AFFI:   
-    8 colonnine Tesla
-    1 colonnina a carica rapida multi-standard
 
PAGANELLA EST:
-    1 colonnina a carica rapida multi-standard

PAGANELLA OVEST:
-    1 colonnina a carica rapida multi-standard
-    1 colonnina a doppia presa in AC-AC per la carica di veicoli elettrici delle varie case produttrici.»
 

 
Per una società autostradale investire nelle ferrovie è un apparente controsenso. Ci può spiegare la filosofia che vi spinge a incentivare il trasporto su treno?
«Autostrada del Brennero, da anni, è consapevole dell’aumento del traffico, sia di auto che di mezzi pesanti, e dei rischi che possono derivarne in termini di sicurezza e di funzionalità dell’arteria.
«Già negli anni 90, anche per la sua particolare attenzione al territorio e all’ambiente, la Società ha iniziato ad intraprendere iniziative specifiche nell’ambito dell’intermodalità, per il trasferimento di parte del traffico pesante dalla gomma alla rotaia lungo l’asse del Brennero.
«Si tratta solo apparentemente di una scelta in contraddizione con l’attività di Autostrada del Brennero; in realtà testimonia un interesse non prettamente economico della Società, ma incentrato su obiettivi di più ampio respiro e di carattere più generale.
«Autostrada del Brennero promuove il trasporto intermodale grazie alla partecipazione di controllo, diretta e indiretta di STR - Brennero Trasporto Rotaia e RTC - Rail Traction Company, entrambe con sede a Bolzano. Dal 1998 alimenta, accantonando titoli di Stato, un fondo pro-ferrovia destinato a finanziare il tunnel di base del Brennero e le relative tratte d’accesso: un’opera capace non solo di essere efficiente nel trasporto di persone e merci fra nord e sud Europa, ma anche di procurare importanti ricadute economiche, ambientali e sociali nei territori attraversati e nelle aree che verranno collegate.»
 
Si sta andando verso le autostrade intelligenti, che un giorno potrebbero consentire la guida assistita. Ci può parlare di futuro?
«In un futuro abbastanza prossimo si sta profilando all’orizzonte la possibilità di avere veicoli che riusciranno a dialogare tra loro comunicandosi la posizione, la velocità di andatura, l’improvvisa frenata e altre informazioni ancora. Inoltre i veicoli non parleranno solo tra loro, ma anche con l’infrastruttura. Questo ci permetterà di informare i viaggiatori in modo più tempestivo e dettagliato sugli eventuali disagi e/o veicoli che potrebbero incontrare chilometri più avanti come un cantiere, o un incidente. L’interconnessione sarà possibile grazie ad una serie di strumenti tecnologici che stiamo già installando e grazie a test, ora in fase di programmazione.»
 
L’autostrada è dotata di sensori direzionali per impedire l’imbocco contromano di eventuali sconsiderati?
«Autostrada del Brennero ha progettato e realizzato un sistema sonoro e luminoso capace di generare un allarme in presenza di un veicolo in contromano sui piazzali delle aree di servizio.
«Il dispositivo si attiva non appena il veicolo imbocca la corsia di accesso all’area di servizio contromano.
«Le spire induttive posizionate sotto il manto stradale fanno infatti scattare un segnale luminoso di avvertimento al conducente; successivamente, se il veicolo non si arresta, entrano in funzione segnali sonori e contestualmente viene allertato il C.A.U., che in tempo reale riceve il video dell’allarme.»

Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.it

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