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«Nella Terra del Niente. Storie di scomparse, storie di famiglie» – Di Nadia Clementi

Ne parliamo con l’avvocato Nicodemo Gentile, legale dell'Associazione Penelope

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Ogni anno in Italia sono migliaia le persone che scompaiono: donne, uomini, tanti minorenni, che svaniscono nel nulla, lasciano la propria casa per non farvi più ritorno.
Dietro questo fenomeno, che getta nell’angoscia i parenti e gli amici di chi è scomparso, si nascondono le motivazioni più svariate, e sono proprio quei perchè che affollano la mente di chi rimane: depressione, malattia mentale, abuso di sostanze, la vecchiaia che inesorabile erode ogni angolo di memoria e senso dell’orientamento, una delusione d’amore, la voglia di cambiare vita, di voltare pagina.
Le persone che scompaiono sono di ogni origine e ceto sociale, da nord a sud, lavoratori e disoccupati, madri di famiglia e single incalliti; sparire senza lasciare traccia è un fenomeno trasversale, una tragedia bianca perchè lascia i parenti per giorni, mesi, a volte anni, in un oblio, sospesi in un tempo che non scorre mai, pieno di domande e di dubbi, senza un corpo da piangere, senza un ultimo abbraccio, senza un perché.
Si tratta di un fenomeno che smuove nell’animo di ognuno di noi paure e angosce ancestrali, che attira e spaventa allo stesso tempo.
 

 
In Italia la maggior parte dei casi di scomparsa si risolve nel giro di 24-48 ore, con un ritorno a casa dello scomparso o il ritrovamento presso un ospedale, soprattutto nel caso di anziani che non riescono a ricordare chi sono o come tornare a casa, altre volte, purtroppo, viene ritrovato un cadavere anzichè una persona in vita.
E proprio perché quelle poche ore dal momento della scomparsa sono così importanti è fondamentale la tempestività nella denuncia di scomparsa e la diramazione immediata delle generalità dello scomparsa; da anni una trasmissione di successo come «Chi l’ha visto?» si occupa di diffondere il più possibile gli appelli per ritrovare al più presto le persone che si sono allontanate di casa, mentre ci sono associazioni come «Penelope», formata dai parenti delle persone scomparse, che si battono da anni perchè avvenga un reale coordinamento tra forze dell’ordine e indagine scientifica, per permettere di ritrovare velocemente, vive o morte, coloro che spariscono senza lasciare traccia.

Copertina del libro «Nella terra del niente».

«Nella Terra del Niente – Storie di scomparse, storie di famiglie», edito da Faust Edizioni, con la prefazione di Antonio Maria La Scala, Presidente Nazionale dell'Associazione Penelope, cerca di offrire uno spaccato del fenomeno della scomparsa attraverso il racconto diretto dell’autore, l’Avvocato Nicodemo Gentile, da molti anni impegnato con la predetta associazione.
Il libro racconta 10 storie, alcune delle quali divenute famose a livello mediatico, in quanto sfociate in processi per omicidio e occultamento, soppressione o distruzione di cadavere: è il caso di Guerrina Piscaglia, per la cui scomparsa è stato condannato in primo ed in secondo grado il frate congolese noto come Padre Graziano e di Roberta Ragusa, il cui marito, Antonio Logli, è stato condannato a venti anni di reclusione; per entrambi i processi si è in attesa che si pronunci la Corte di Cassazione.
Due donne scomparse, che hanno lasciato soli i figli, abbandonato il tetto coniugale, senza mai una telefonata, mai un contatto, nemmeno con i bambini per dire solo «la mamma vi vuole bene». Improbabile.
E per questo in entrambi i casi si è aperto un processo: omicidio, senza corpo, senza sepoltura, in entrambi i casi un uomo geloso e possessivo finito alla sbarra.
 

 
Nel libro di Gentile non si parla solo dei casi famosi, di quelli più brutali perchè conclusi con l’omicidio: si parla della scomparsa legata a malattie degenerative, alla debolezza fisica o psichica, che colpisce in particolare gli anziani, quelle dietro le quali si cela il disagio psichico, che talvolta porta a gesti estremi e quelle che sono ancora avvolte nel mistero; storie, queste, sconosciute al grande pubblico, ma ricche di umanità e piene di spunti di riflessione.
Le vicende umane e processuali sono intervallate da riflessioni personali e dal vissuto dell'autore, che, grazie all'esperienza maturata e al contatto diretto con i familiari delle persone scomparse, consente di entrare nel fenomeno, che è quanto mai eterogeneo, di comprenderlo e di analizzarlo.
 

 
Dal privilegiato osservatorio della professione dell’autore, l'avvocato Nicodemo Gentile, racconta 10 storie che ci consentono di entrare nella «Terra del niente», quella dove sono andate le vite di chi scompare, quella dove sono confinate le vite di chi rimane.
Con spirito critico rispetto a una legislazione ancora carente e una burocrazia spesso avvilente, ma anche con trasporto e sensibilità, senza mai perdere di vista il lato umano delle vicende, si racconta - senza la toga «perché spesso nelle storie degli scomparsi, nemmeno ci si arriva ad indossarla» - la scomparsa volontaria, quella che sembra tale ma non è, quella che riguarda persone affette da malattie degenerative, quella di gente che si scopre poi suicida, quella sfociata in processi per omicidio e distruzione, soppressione o occultamento di cadavere, quella che è - e forse rimarrà - ancora avvolta nel mistero.

Nadia Clementi - nadia.clementi@ladigetto.it
Nicodemo Gentile - nicodemo.gentile@virgilio.it


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