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Associazione Castelli del Trentino – Di Daniela Larentis

Giovedì 23 novembre una straordinaria donna, Brunamaria Dal Lago Veneri, parlerà di Maria Teresa d’Austria

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Il ciclo di serate predisposte dall’Associazione Castelli del Trentino, denominato «Gli incontri del giovedì», organizzato dal presidente Bruno Kaisermann e dal vicepresidente, il giornalista, storico e critico d’arte Pietro Marsilli, prosegue con l’appuntamento di giovedì prossimo, presso la Sala Civica di Mezzolombardo, Corso del Popolo 17.
Il 23 novembre alle 20.30, la nota scrittrice altoatesina Brunamaria Dal Lago Veneri parlerà di Maria Teresa d’Austria, imperatrice e madre.
Ricordiamo che tutti gli incontri in programma godono del patrocinio della Regione Trentino Alto-Adige, della Provincia Autonoma Trento, della Comunità Rotaliana-Koenisberg e del Comune di Mezzolombardo e della collaborazione dell’Accademia degli Agiati di Rovereto, della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche, del Museo degli Usi e Costumi della gente Trentina.
Sono, inoltre, riconosciuti da IPRASE e validi ai fini dell’aggiornamento del personale docente della Provincia Autonoma di Trento.
 
Brunamaria Dal Lago Veneri, diplomata (bachelor of arts) in lingue e letteratura straniere presso l'Università Bocconi - Milano/Londra, nel 1958:
scrittrice, giornalista, specializzata in tradizioni popolari e in mitologie comparate, traduttrice (ha tradotto opere di Hermann Hesse, Thomas Mann, dell’intero corpo delle fiabe dei fratelli Grimm, tanto per citarne alcune), vincitrice di prestigiosi premi nazionali e internazionali, vive e lavora a Bolzano.
È socia fondatrice del Soroptimist Club Bolzano-Bozen; socia effettiva del PEN CLUB Svizzero italiano; socia dell’Accademica del GISM (Gruppo italiano scrittori di montagna); socia fondatrice del «Salotto del Libro», poi Fondazione della Città di Bolzano, nonché socia dell’Accademia degli Agiati di Rovereto.
Nel 2014 le è stata conferita la croce al merito Verdienstkreuz des Landes Tirol.
 
Fra le numerosissime pubblicazioni al suo attivo (impossibile citarle tutte), ne ricordiamo alcune:
Storie di magia, Lato Side Roma 1979, Premio Comisso nel 1980, il suo primo libro.
Tera Ladina, Arunda Bolzano, 1985;
Le fiabe del Trentino-Alto Adige, Mondadori Milano, 1989 - segnalato al Premio della Montagna, Trento, 1990;
L'odissea brasiliana, Trentini nel mondo, Manfrini Trento, 1989;
Il Regno dei Fanes, Mondadori Milano, 1989;
Le fiabe dei fiori, Mondadori Milano, 1990;
Il sogno della ragione, Mondadori Milano, 1991;
Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità del Trentino-Alto Adige, Newton Compton, Roma, 2000;
Una Guida curiosa dell’Alto Adige Südtirol (italiano e tedesco);
Una guida insolita del Trentino (italiano e tedesco Raetia Verlag 2014 (Premio nazionale Comuni d’Italia maggio, 2015).
Numina Rustica Santi e controsanti – guida insolita al sacro – Alpha Beta Bolzano 2014
 
Ha scritto molti testi teatrali, anche per la RA diversi testi e numerose sceneggiature («Fortunato Depero», presentato a Venezia nell'ambito della Biennale, Venezia 1989; Aguana – testo per un film di Hannes Pasqualini- Zelig Bolzano 2000, tanto per citarne un paio).
Per la radiofonia numerosi sono gli interventi collezionati nel tempo (ne ricordiamo uno: «L’uccello di fuoco e l’usignolo delle dolomiti - 13 trasmissioni sulla comparazione della cultura-tradizioni russe e quelle tirolesi gennaio-marzo 2005).
Davvero numerosissimi anche i seminari e i convegni a cui ha partecipato negli anni, dovendo sceglierne solo due fra i più recenti, ricordiamo: nel novembre del 2016 la relazione su Karl Felix Wolff presso l’Istituto Italo Austriaco di Innsbruck, e nel settembre di quest’anno, presso l’Accademia degli Agiati, la presentazione del libro di Giuseppe Osti «Attraverso la regione trentino-tirolese nel Seicento».
 
Appassionata delle storie delle grandi donne che hanno attraversato i secoli, e in particolare delle sovrane, Brunamaria Dal Lago Veneri, le cui radici affondano in diverse zone dell’ex impero austro-ungarico, giovedì prossimo parlerà dell’ascesa al trono di Maria Teresa, passata alla storia per le sue importanti riforme in ambito scolastico, istituzionale e finanziario.
La relatrice tratteggerà il suo ruolo non solo di grande sovrana illuminata, ma anche di donna e di madre. Infine, descriverà i luoghi della grande imperatrice nel dettaglio e molto altro.
In attesa di incontrarla abbiamo avuto l’onore di porgerle alcune domande.
 

Maria Teresa d'Austria.
 
Lei sta conducendo uno studio sulla figura di Maria Teresa d’Austria. Perché, rispondendo sinteticamente, senza svelare troppo, ne è così affascinata?
«Mi piace Maria Theresia perché fu veramente una sovrana illuminata. Il suo fu un inno alle differenze che furono l’essenza del suo grandissimo regno. Differenze linguistiche, etniche, religiose, di paesaggio, sociali e tanto alto.»
 
Che fanciulla era Maria Teresa?
«Una fanciulla bella, spiritosa, allegra, legatissima alla sorella Maria Anna che purtroppo morì assai giovane e che le era sorella e cognata allo stesso tempo, avendo sposato il fratello del suo amatissimo marito Francesco Stefano di Lorena.»
 
E come svolse il suo ruolo di madre?
«Fu una grande madre. Partorì ben16 figli, cinque dei quali morirono di vaiolo in tenerissima età.
«Usò dei suoi figli e delle sue figlie sullo scacchiere d’Europa per raggiungere o rafforzare alleanze al suo regno, ma fu per loro anche una madre piena di affetto e di consigli per la conduzione della vita.»
 
Quando incontrò per la prima volta il suo futuro sposo, Francesco Stefano di Lorena? Ne fu innamorata?
«Amò di vero amore il suo consorte Francesco Stefano di Lorena che aveva conosciuto quando aveva solo 11 anni. Amò il suo consorte e lo pianse nel resto dei suoi anni di vedova.»
 
Chi si occupò di lei, aiutandola a crescere?
«Chi la aiutò a crescere fu, più che la madre, Elisabetta Cristina di Brunswick, la sua istitutrice Karoline von Fuchs-Mollard che lei chiamava amabilmente Fuchserin.»
 
A proposito dei luoghi visitati da Maria Teresa, può anticiparci qualche breve informazione?
«Viaggó molto Maria Theresia e i suoi interventi nei vari soggiorni sono visibili anche oggi, a Vienna, nei vari palazzi, a Hofburg, Schönbrunn; a Milano, teatro della Scala, Accademia di Brera, Madonnina del Duomo, e molti altri. Fu ospite in moltissimi luoghi che elencherò specificamente, luogo per luogo.»
 
Potrebbe condividere con noi un pensiero conclusivo su Maria Teresa, in attesa dell’incontro?
«Maria Theresia ebbe consiglieri famosi ed illuminati, conobbe i più importanti artisti e scienziati del suo tempo. E fu certamente una donna alla quale si possono accreditare le più grandi riforme dell’epoca.
«Riforma della educazione, in tutto il suo vastissimo regno della istruzione in generale, dell’esercito, miglioramento delle comunicazioni, della Borsa, dei commerci, e in senso socio sanitario si preoccupò delle condizioni sanitarie delle città e fu fautrice delle vaccinazioni contro il vaiolo che nei suoi anni imperversava e che colpì lei stessa.
«Ancora ai tempi di Francesco Giuseppe imperatore la sua figura rappresentava il rispetto e l’onore dell’Impero Austriaco tanto che Francesco Giuseppe fece erigere un monumento che si trova nella Maria Theresien Platz, antistante la Hofburg a Vienna.»
 
Quando fu inaugurato il monumento?
«Il monumento fu inaugurato con una grande festa il 13 maggio 1888. Una curiosità: i materiali per la costruzione del monumento opera di Balthasar Ferdinand Moll provengono dai vari luoghi dell’Impero, come il serpentino estratto da una miniera di Vipiteno e i personaggi raffigurati, oltre a Maria Theresia e il consorte, sono i maggiori rappresentanti della sua epoca : Josef von Lichzenstein, comandante militare, il cancelliere Haaugwitz, riformatore del catasto, il medico von Switen, il diplomatico Kaunitz, il giurista Carlo Antonio Martini della Val di Non.»
 
Un incontro davvero da non perdere, in cui Brunamaria Dal Lago Veneri forse ci svelerà anche la storia del tallero in argento di Maria Teresa che lei gelosamente conserva.
 
Daniela Larentis - d.larentis@ladigetto.it

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