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Max Pezzali, un’astronave carica di musica e di energia

Al Palaghiaccio di Pergine il «Numero zero» dell'artista che ha richiamato 3.500 spettatori – Di Sandra Matuella

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Foto Francesco de Mozzi - © L’Adigetto.it.
 
Si apre con le atmosfere tratte dall’Astronave Max, il nuovo Live Tour 2016 del cantautore pavese Max Pezzali, che ha preso il via domenica sera al Palazzetto del ghiaccio di Pergine Valsugana, dopo una settimana di prove finalizzate appunto, all’allestimento della cosiddetta «data zero», una sorta di prova generale con presente il pubblico, che dà il La a tutta la tournée, una volta eseguiti gli opportuni aggiustamenti, specie della scaletta, delle luci e della resa sonora, che nei palazzetti come quello di Pergine, dove in alcuni punti c’è un forte rimbombo, non è certo facile da calibrare.
Questa data zero ha richiamato ben 3.500 spettatori, molti anche da fuori regione, per almeno due generazioni di fans, tra quelli della prima ora e quelli più giovani.
Reduce dalle fatiche del talent The voice of Italy su Rai Due, in questa nuova avventura musicale Max Pezzali non si è risparmiato con quasi tre ore di concerto senza interruzioni, e alcuni di colpi di scena, tra lanci di coriandoli e di stelle filanti.
 

 

 
Sul palco c’è l’affiatata e collaudata band, capitanata dal musicista e produttore Davide Ferrario, mentre per i vari mix c’è il dj Zak; nel finale, quando Pezzali presenta i musicisti, alla batteria accanto a Sergio Carnevale, c’è anche la nuova promessa di questo strumento, ossia Hilo Pezzali, figlio di Max, che è ancora piccolino, ma evidentemente con una passione grande per le percussioni.
Nell’area del mixer, inoltre, spicca Claudio Cecchetto, importante produttore e storico talent scout degli 883: nell’evento perginese era anche il supervisore delle riprese del pubblico, proiettate in tempo reale sopra il palco. Dove c’è un maxi-schermo utilizzato principalmente per i video che commentano le canzoni con immagini di fantasia, atmosfere cosmiche e scene tratte da celebri film.
A Pergine, quindi, quasi tre ore di musica sull’Astronave Max, tra ricordi e novità: i brani romantici più amati, su tutti, «Come mai», sono stati eseguiti in forma meno melodica e più ritmica.
Stesso discorso però, vale anche per i suoi grandi successi, da «Sei un mito», «Hanno ucciso l’uomo ragno», «Gli anni», «La dura legge del gol» e «La regola dell’amico».
 

 

 
A fine concerto, si fa festa e si balla, sulle note remixate di Nord Sud Ovest Est e, naturalmente, di Tieni il tempo.
Durante un bis, Max Pezzali omaggia i padroni di casa indossando la maglia rossa della squadra perginese di hockey sul ghiaccio, personalizzata con la scritta Max sopra il numero 10.
In definitiva, nel trionfo delle metafore spaziali che ispirano questa torunée, il perfetto astronauta Max Pezzali è decollato da Pergine Valsugana con il suo tour carico di energia, ritmo, ma anche di visioni e di passione, assecondato da un bel pubblico che lo ha accompagnato per tutto il concerto, è proprio il caso di dirlo, con un entusiasmo sempre alle stelle.
 
Sandra Matuella – s.matuella@ladigetto.it



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