Volontariato della Città della Quercia – Di Paolo Farinati

La Scuola «Città di Rovereto» di Gatumba, a Bujumbura in Burundi, si arricchisce di preziosi computer

Era l’anno 2007 quando l’Associazione «Spagnolli - Bazzoni» di Rovereto inaugurò a Gatumba, un sobborgo di Bujumbura in Burundi, la Scuola «Città di Rovereto», chiamata così proprio perché fu determinante il concorso di varie realtà del volontariato e di servizio della Città della Quercia.
Il tutto abilmente coordinato con ammirevole determinazione, va giustamente scritto, da Dario Dossi, socio dell’Associazione «Spagnolli - Bazzoni» e delegato a suo tempo a questo preciso progetto.
La Scuola negli anni si è molto sviluppata, accoglie giornalmente oltre 2.200 bambini e ragazzi dai sei ai quindici anni, ha una propria direttrice didattica e programmi d’istruzione sempre più ambiziosi e professionali.
I necessari contatti tra Rovereto e Gatumba sono tenuti giornalmente dalla signora Lisa Keramidas Dossi, grazie anche alla sua fondamentale conoscenza della lingua francese.
 

 
In queste ultime settimane la Scuola si è arricchita di una ulteriore preziosa dotazione strumentale.
È servito, infatti, poco meno di un mese ai bravi collaboratori dell’Associazione presenti a Gatumba per allestire la nuova aula d’informatica. Tanto e forte è il desiderio di apprendere. Tantissima la volontà di iniziare.
Appena sono arrivati i computer dall’Italia, tutti si sono messi al lavoro per sistemarli, montarli e dare inizio alla prima formazione per gli istruttori.
Il 4 gennaio questa ha avuto inizio. Mascherine, soluzione igienizzante e via, verso una nuova competenza che, sempre più, anche in Africa, diventa essenziale per poter trovare un lavoro. Studenti che non rimarranno a Gatumba, piccolo quartiere periferico di Bujumbura, ma si sposteranno nella capitale e potranno mettere nella loro valigia anche queste nuove importanti conoscenze.
 

 
Un ringraziamento speciale per la realizzazione di questo sogno va alla STMicroelectronics Foundation, che ha istituito il programma PHLife (Promoting Human Life), creando un ponte digitale con la Scuola «Città di Rovereto» di Gatumba.
Ha fornito Pc e stampanti, e promesso di impegnarsi nei prossimi tre anni a formare almeno 600 alunni con corsi di base su programmi Office e Internet.
30 corsi all’anno di 20 ore per un massimo di 20 alunni per classe, alunni che otterranno un attestato di partecipazione.
 

 
È parecchio tempo che l’Associazione «Spagnolli – Bazzoni» di Rovereto segue la comunità di Gatumba, quartiere fantasma di Bujumbura.
È l’ultimo rione che si incontra prima di arrivare al confine con la Repubblica Democratica del Congo.
Un luogo marginale, dimenticato da Dio e dallo Stato, dove si rifugiano tanti profughi e disperati.
Come già scritto, 14 anni fa è partita la costruzione delle Scuola «Città di Rovereto» per le classi elementari e quelle delle medie, visitata nel 2008 con emozione e entusiasmo pure dall’allora Sindaco di Rovereto prof. Guglielmo Valduga.
 

 
Si è proseguito con un ampliamento della struttura per il piccolo asilo dedicato a Giovanna Medici, al fine di aiutare le mamma che possono così lavorare.
Ora si sta facendo un passo ulteriore. L’obiettivo preciso è aiutare questa comunità a stare al passo coi tempi.
A non sentirsi chiusa nella marginalità e dispersa fra i mille pericoli delle periferie, bensì divenire un piccolo angolo di Africa in contatto con tutto il mondo.
A questi ragazzi si aprono così nuove vie, nuove opportunità, nuovi sogni da realizzare nella loro vita, nuovi contatti per affrontare il 2021 e gli anni a venire con una piccola ma fondamentale marcia in più.
L’Associazione «Spagnolli - Bazzoni» desidera ringraziare pubblicamente il Rotary Club Vallagarina, il Lions Club Rovereto Host, il Lions Club Fortunato Depero e il Rotary Club Rovereto per il determinante sostegno economico.