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In ricordo di Sergio Zanon – Di Paolo Farinati

Fu un grande innovatore, ma sempre nel pieno rispetto dei valori e della tradizione della nostra comunità

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Sergio Zanon in Alta Badia, dove andava a sciare con la moglie Adriana.

Il 10 febbraio 2001 si spegneva per sempre il cuore dell’ing. Sergio Zanon, abbracciato dalla moglie Adriana e dagli adorati figli Paola e Lorenzo.
Un grande innovatore, sempre nel pieno rispetto dei valori e della tradizione della nostra comunità.
Era un uomo da conoscere e da apprezzare, così unico in una società che ridiscute continuamente i propri valori e Zanon testimoniava forti valori sostanzialmente condivisi dalla nostra comunità e ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo della stessa, alla quale era legato da un profondo vincolo di affetto.
 
Sergio Zanon era nato a Cles il 6 ottobre 1938, da una famiglia originaria di Samoclevo, frazione di Caldes, in Val di Sole, ultimo di cinque figli.
Spirito libero e indipendente, con grande senso del dovere, si laurea nel 1967 in ingegneria elettronica presso il prestigioso Politecnico di Torino.
Nel 1968 sposa Adriana Dorigoni e dal loro matrimonio nascono Lorenzo e Paola.
È marito e padre indimenticabile, come, purtroppo solo per pochissimi mesi, un nonno felice.
Il suo percorso professionale è vario, rispecchiando l’ecletticità della sua persona e del suo sapere.
 
Inizia la sua lunga carriera insegnando matematica all’Istituto Magistrale e in seguito elettronica alle Scuole Professionali di Trento.
Nel 1969 ottiene l’incarico di Preside al Centro di Formazione Professionale «Giuseppe Veronesi» di Rovereto, dove svolge la sua apprezzata attività di educatore con fermezza e contagiosa umanità.
Alla scuola dedica oltre vent’anni della sua vita, divenendo, tra molte altre iniziative, promotore e sostenitore nell’assicurare in Provincia di Trento una degna istruzione superiore a tutti i giovani diversamente abili, premessa fondamentale per garantire loro un valido inserimento nel mondo del lavoro «attivo».
 


Aderisce al progetto del Biennio Unitario Sperimentale, istituito presso il Liceo «Antonio Rosmini» di Rovereto, al fine di aiutare gli allievi nella non sempre facile scelta dell’indirizzo scolastico dopo le medie dell’obbligo.
Era un uomo del Trentino, che ha operato in molti ambiti a favore del Trentino, e sempre con un’ampia visione e con una grande determinazione.
Il 22 marzo 1979 presiede da Presidente la prima Commissione Amministratrice della ASM Azienda Servizi Municipalizzati di Rovereto.
 
Il verbale di quella prima riunione riporta puntualmente le sue prime parole: «Il Presidente all’inizio dell’attività della Commissione amministratrice chiede che si instauri tra la Presidenza e i membri della stessa un rapporto stretto di collaborazione, ai fini di garantire all’Azienda una efficace e rapida attività decisionale. A tale scopo propone di organizzare una ripartizione del lavoro per gruppi».
 
Dimostrando pure qui una forte personalità abbinata ad un grande rispetto verso tutti.
Nel 1985 è nominato Amministratore Delegato della società Tecnofin Strutture, con sede a Rovereto, proprio quale prima risposta concreta e lungimirante ad una crisi industriale che stava colpendo in quegli anni in particolare la Vallagarina.
La prima cellula di ciò che oggi è divenuto l’importante BIC Business Innovation Center di Trentino Sviluppo in via Zeni.
Nei primi Anni ’90 ricopre il prestigioso incarico di Segretario Generale della Giunta provinciale di Trento, molto stimato pure qui per le sue capacità e la sua sensibilità nel dare concreto riscontro alle decisioni politico-amministrative.
In questo delicato ruolo ha il merito di facilitare i rapporti tra la Provincia di Trento e il Comune di Rovereto per, ad esempio, la costruzione del futuro MART e l’ampliamento del sopracitato BIC.
 

 
È uomo che si adopera per promuovere la pace, facendo parte del Consiglio di Reggenza della Fondazione Opera Campana dei Caduti, dell’Università Internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace (UNIP) e dell’Osservatorio sui Balcani.
Dirige con competenza e passione il Centro Interprofessionale di Trento, facendone un luogo qualificato di confronto e di consulenza per molti protagonisti dell’economia del Trentino e non solo.
Ha onorato con la sua costante presenza e attività la nostra città, dove ha forse trovato più accentuati che altrove quello spirito e quei rapporti che, uniti alle sue doti umane e competenze tecniche, hanno consentito di realizzare progetti di notevole rilevanza.
 
Sergio Zanon è stato un uomo e un professionista che si è speso come pochi, anche nel ruolo di manager pubblico, sapendo coniugare sempre un pensiero moderno e anticipatore dei tempi con un profondo rispetto della cultura e delle tradizioni.
Il Centro Formazione Professionale «Giuseppe Veronesi», il Gruppo Tecnofin, la Fondazione Opera Campana dei Caduti, la Provincia di Trento, oltre ad ASM e poi la Trentino Servizi, lo hanno visto in posizione dirigenziale di assoluta rilevanza.
Ovunque ha lasciato un insegnamento indelebile per la viva intelligenza, la competenza, la cordialità dei rapporti.
 
È il vero «funzionario dei cittadini», come lo hanno ricordato in più occasioni.
Ha valorizzato costantemente la componente formativa del suo agire professionale e mai ha dimenticato le esigenze degli utenti o delle imprese o dei collaboratori.
Sergio Zanon è in ogni circostanza uomo uguale tra gli uguali.
Sergio Zanon era ed è rimasto il Presidente per antonomasia, a Rovereto era conosciuto soprattutto come il Presidente dell’Azienda Elettrica, come molti chiamavano e ancora chiamano la nostra storica Azienda.
 

Sergio Zanon in bicicletta sull'Alpe di Siusi.
 
In data 12 dicembre 2000 ha partecipato per l’ultima volta al Consiglio di Amministrazione di ASM SpA.
Più di 20 anni alla guida dell’Azienda, prima come Presidente, dal 1979 al 1997, e gli ultimi tre anni come Consigliere Delegato alle attività elettriche.
Per vari anni fa parte del Direttivo nazionale di Federelettrica, ente che raggruppa le maggiori Società Municipalizzate d’Italia.
Anche grazie a questa importante carica rivestita da Zanon, l’ASM di Rovereto, seppur entità medio-piccola, diviene azienda spesso indicata quale modello nazionale per risultati di gestione e capacità d’innovazione.
 
Il ricordo dell’ing. Sergio Zanon passa, quindi, necessariamente per la storia di questi più di 20 anni dell’Azienda, dal 1979 al 2000, fino a sovrapporsi con essa e con gli accadimenti più significativi.
Tutti peraltro caratterizzati dalla volontà dei Consigli Comunali tempo per tempo in carica di orientare le attività aziendali da un lato verso il consolidamento del servizio elettrico e dall’altro verso una cultura pluriservizio, valorizzando ed ottimizzando le risorse aziendali. Ed è appunto in tale ottica, con il convinto supporto della Commissione Amministratrice, presieduta dall’ing. Zanon, e della Direzione Aziendale, che il Comune di Rovereto, solo per ricordare gli eventi più rilevanti:
 
- affida all’Azienda il servizio acquedottistico comunale, propedeutico anche alla successiva gestione del servizio fognatura;
- autorizza l’acquisizione di quote di partecipazione nelle centrali termoelettriche di Salionze sul Mincio (VR) e di Sarmato (PC) per poter disporre di una significativa quantità di energia elettrica per il fabbisogno della comunità;
- affida all’Azienda il servizio di distribuzione del gas metano dapprima nel territorio comunale di Rovereto e successivamente con l’ampliamento ai comuni limitrofi;
- autorizza la realizzazione di due centrali di Cogenerazione e affida all’ASM il connesso servizio di teleriscaldamento per perseguire obiettivi di autosufficienza energetica con un indubbio miglioramento ambientale.
 

 
Nel 1997 la ASM di Rovereto, quale Azienda Municipalizzata, cessa per effetto della sua trasformazione in S.p.A., votata dal Consiglio Comunale della città.
È questo un passaggio fortemente sostenuto dall’ing. Zanon e dalla Commissione Amministratrice dell’Azienda da lui presieduta.
Significativa fu, in tale occasione, la preziosa consulenza del prof. Giulio Tremonti, poi più volte Ministro della Repubblica Italiana, e dell’avv. Giuseppe Pericu, già Onorevole e poi Sindaco di Genova.
Veniva così offerta alla comunità roveretana, come pure ai Comuni della Vallagarina quali potenziali Soci, un’impresa funzionale, dove l’azione degli operatori era legata alle innovazioni tecnologiche più avanzate, in maniera tale da conseguire l’ottimale rendimento delle risorse umane con il massimo rispetto delle professionalità.
 
Come richiesto fortemente anche dalla nuova normativa europea e italiana di quegli anni sui servizi pubblici imprenditoriali.
L’impostazione e lo sviluppo della successiva collaborazione con il Comune di Trento nel settore dei servizi imprenditoriali a rete, è stata un’importante intuizione di Sergio Zanon, che il Consiglio Comunale di Rovereto ha maturato, stimolato anche dalla puntuale azione di studio e di supporto del Presidente.
Viene costituita così la società Trentino Servizi, alla pari tra le due maggiori città del Trentino, di cui Zanon ha costantemente ribadito l’opportunità e la necessità.
Il 25 marzo 1998 il Sindaco di Rovereto avv. Bruno Ballardini, a nome della città e del Consiglio Comunale, consegnava all’ing. Zanon la medaglia d’oro del Comune, come segno di riconoscimento per il grande servizio reso alla comunità e ai suoi amministratori.
 
Ci piace ricordare qui con affetto e commozione le parole che in quell’occasione Sergio Zanon rivolse al Consiglio Comunale.
«Signor Presidente, signor Sindaco, Assessori e Consiglieri tutti, mi auguro di non lasciarmi prendere dall’emozione, perché questo è stato un momento particolarmente emozionante per chi ha lavorato e per chi ha dato ogni energia nel periodo citato dal Sindaco.
«Mi corre un obbligo, quello di ritenere il riconoscimento prestigioso che l’Amministrazione comunale ha voluto riservarmi, un premio per tutti gli operatori dell’Azienda, come giustamente era scritto nell’invito per la dirigenza aziendale, e soprattutto per i colleghi delle varie Commissioni amministratrici che mi hanno sopportato nei momenti di buona e cattiva sorte.
«Credo sia doveroso dire che se la vostra Azienda ha raggiunto prestigiosi obiettivi, talvolta anche superando le aspettative e le previsioni, il merito va equamente distribuito tra le maestranze, la dirigenza, gli amministratori e, consentitemi di dire, anche il Consiglio Comunale.
«Non è indifferente il fatto che questo Consiglio e quelli precedenti abbiano sempre fortemente creduto nell’Azienda, perché le hanno dato la forza di stare sul mercato e di essere orgogliosi. Credo siano grandi valori sentiti dalla gente.
«Quindi questa medaglia, di cui sono particolarmente orgoglioso e per la quale ringrazio tutto il Consiglio, è per tutti noi, voi compresi. In chiusura mi pare di poter dire che la vostra Azienda ha percorso il suo cammino con grande attenzione e con grande proiezione verso il futuro.
«Come dicevo prima, nel momento in cui sentivo il dovere di ringraziare questa Amministrazione per il riconoscimento che ha voluto mio tramite conferire a tutta la ASM di Rovereto, credo che il futuro della nuova S.p.A. non sia solo nelle mani degli amministratori che con attenzione ne gestiranno le sorti, ma soprattutto in quelle vostre, in quanto a voi spetta approvarne le strategie.
«Ricordiamo una cosa: una strategia decisa oggi nel settore energetico dà risultati tra 4-5 anni. Ecco il motivo per cui ritengo di potere ultimare il mio mandato con una, passatemi il termine, raccomandazione: continuate a volere bene alla vostra Azienda, perché lo merita. Vi ringrazio.»
 


Parole che testimoniano, se ve ne fosse ancora bisogno, la grande capacità di Sergio Zanon di coinvolgimento dell’interlocutore, chiunque egli avesse di fronte e in qualunque situazione si trovasse.
E questo non solo nei rapporti personali.
Le tesi da lui sostenute erano sempre accompagnate dalla piena comprensione della ragione degli altri e da motivazioni di grande organicità e completezza, tali da rendere agevole il compito di chi, condividendole, voleva comprenderle e farle proprie.
E ciò per la sua chiarezza di esposizione, la lucidità del suo pensiero e, perché no, anche l’affabilità e la correttezza di Sergio Zanon.
Mai lo abbiamo visto teso a forzare alcuna decisione, ma sempre impegnato a cercare la condivisione, ottenendone in cambio rispetto e stima da parte dell’interlocutore.
 
La sua chiarezza e la sua capacità di sintesi erano proverbiali e noi le abbiamo potute apprezzare soprattutto in occasione delle sue accalorate esposizioni informative nei dibattiti consiliari dedicate alle questioni dell’Azienda.
Maggioranza e minoranza riconoscevano in Sergio Zanon l’uomo al di sopra delle parti, tutti comprendevano che ogni sua proposta era tesa a perseguire gli interessi della comunità e a sostenere i diritti dei cittadini clienti.
Poche volte abbiamo visto il Presidente arrabbiato e, comunque, solo per qualche involontaria lesione dei diritti degli utenti, che vedeva in contrasto con la missione dell’Azienda che, per lui, era principalmente quella di erogare servizi di qualità.
 
Un percorso, il suo, totalmente a servizio della comunità, condotto con intelligenza e passione fino a pochissimi giorni prima della morte, quando si informava sugli esiti del dibattito congiunto dei due Consigli comunali di Rovereto e di Trento del 6 febbraio 2001. E ci consigliava sulla linea di azione da seguire.
È stato il suo ultimo segno di affetto per la nostra città di Rovereto. Comunità cittadina che nel febbraio 2011, a dieci anni dalla sua scomparsa, ha trovato il modo per testimoniare la riconoscenza ad un grande collaboratore e la vicinanza alla sua famiglia, dedicando all’ing. Sergio Zanon l’ampio Piazzale che si trova di fronte alla sede dell’allora ASM di Rovereto, oggi Gruppo Dolomiti Energia, lungo la via Manzoni.
 
Se oggi l’intera comunità della Provincia di Trento può contare sul più grande e più affidabile soggetto industriale della Regione e tra i maggiori in Italia nel settore delle multiutilities, per l’appunto il Gruppo Dolomiti Energia, lo si deve molto all’intelligenza, alla visione e alla determinazione di Sergio Zanon.
 
Concludiamo con il nostro emozionato: Grazie, Presidente Zanon.
Bruno BALLARDINI, Aldo CASONATO, Paolo FARINATI, Giorgio FIORINI, Elio GRIGOLETTO, Diego LANER, Roberto MAFFEI, Silvio MALOSSINI, Renzo MICHELINI, Pietro MONTI, Franco PATONER, Paolo RAFFAELLI, Aida RUFFINI, Fabio VACCHINI, Pietro VERONESI, Sandro VETTORI, Primo VICENTINI, Fausto ZENI.

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