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La nostra amata Rovereto/ 19 – Di Paolo Farinati

Lo Sci Club Città di Rovereto, un’eccellenza sportiva assoluta, nell’Intervista al Presidente dottor Luca Speri

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Lo Sci Club Città di Rovereto è un sodalizio sportivo che vanta una lunga storia di quasi 50 anni di attività, scritta da molte persone, tra cui atlete e atleti che hanno raggiunto traguardi di assoluto valore nazionale e internazionale.
Ricordiamo qui le azzurre Paola Strauss, Ilaria Vescovi, Alessandra Bini, Elena Alberti, Sabrina, Sguario e Martina Peterlini, e tra gli uomini Paolo Visonà, Lorenzo Strauss, Nicola Balter, Gianluca Grigoletto, tutte e tutti protagonisti a livello di Campionati Italiani, Coppa Europa e addirittura alcuni in gare della Coppa del Mondo e dei Campionati Mondiali.
Ma ancora oggi sono moltissimi i e le giovani che gareggiano in nome del glorioso Sci Club giallo-verde. Come pure molte sono le gare organizzate dal sodalizio sempre con grande professionalità.
Merito in tutti questi decenni, certamente, della passione di molti dirigenti, delle capacità di altrettanti istruttori, nonché della grande disponibilità dei genitori e delle famiglie degli atleti.
Ne parliamo con il Presidente dottor Luca Speri.
 

 
Buon giorno Presidente e vivissimi complimenti per l’encomiabile grande attività e i molti successi dello Sci Club Città di Rovereto.
Ci può gentilmente raccontare, seppur in breve, la storia, i protagonisti e i momenti più significativi del sodalizio da lei presieduto?
«Lo Sci Club nasce il 16 giugno del 1975 su iniziativa di alcuni appassionati dello sport della neve che per divergenze di vedute si sono staccati dal Gruppo Sciatori della SAT cittadina. L’elemento della separazione è stata la voglia di introdurre un certo spirito innovatore e un diverso dinamismo nella conduzione della SAT, che non ha trovato il consenso dei Soci.
«Gli atleti del primo Sci Club Città di Rovereto furono: Paolo Visonà, Lorenzo Strauss, Calliari, Costa, Claudio Citroni, Nicola Balter e Chizzola, le giovani Mariangela Visonà, Mavie Bini, Paola e Barbara Ravagni, i giovanissimi Elena Alberti, Angheben, Argento, Assante, Clignon, Mario Sociati, Ilaria Vescovi e Valle. La direzione era formata dal Presidente Guido Laurenti, dal suo Vice Ezio Marsilli, dall’Amministratore Mauro Chizzola e dai Consiglieri Aita, Alberti, Angheben, Argento, Dalvai, Giordani, Strauss e Vescovi.
«Nel giro di qualche anno, siamo nel 1979, possiamo dire che la lungimiranza e la visione di quel primo direttivo ha portato lo Sci Club ad essere nell’élite nazionale, raggiungendo il nono posto nella graduatoria nazionale per società grazie alla conquista di titoli prestigiosi sia a livello locale che a livello italiano e soprattutto l’inclusione di tre atlete nella Nazionale Italiana C.
Potremmo stare moltissimo a parlare della storia dello Sci Club, in 46 anni ha generato tantissimi atleti che hanno dato molta soddisfazione allo Sci Club e lustro a l’intera città. Tutti gli atleti sono stati accompagnati da presidenti e consiglieri appassionati che hanno dedicato il loro tempo libero e le loro energie allo sport e ai ragazzi.
«A loro deve andare il nostro pensiero e il nostro grazie. Onore al merito a tutti quelli che ci hanno preceduto, perché dopo 46 anni, stiamo continuando questo sodalizio virtuoso che è lo Sci Club della Città di Rovereto.»
 

 
Nella nostra introduzione abbiamo voluto citare i nomi di quelle atlete e di quei atleti roveretani che continuano ad illuminare le bacheche dello Sci Club Città di Rovereto. La emoziona tutto questo?
«Mi emoziona moltissimo rappresentare uno sci club che ha avuto la fortuna e soprattutto la capacità di aver contribuito a creare atleti che hanno raggiunto importantissimi risultati sportivi. Siamo orgogliosi di tutti e per facilità vorrei ricordare Martina Peterlini atleta che oggi gareggia in Coppa del Mondo e che ha mosso i suoi primi passi con noi.
«Detto questo vorrei sottolineare che la caratteristica più importante del nostro Club è quella di guardare avanti, programmare, non dormire sugli allori e quindi pensare di poter lanciare nuovi protagonisti nel futuro prossimo nel campo dello sci.
«Il nostro Sci Club è rappresentato da due atleti nel Comitato Trentino ed altri due sono osservati dallo stesso e convocati con regolarità a gare nazionali e internazionali.»
 
Uno Sci Club di città certamente ce l’ha dura a confrontarsi con i sodalizi delle nostre valli alpine. Come si fa a rimanere per così molti anni competitivi a livelli assoluti?
«Grazie alla Società, che ha sempre saputo attrarre persone con una forte passione e con competenze prima umane e tecniche notevoli.
«Il Direttivo è una vera e propria squadra con competenze ed incarichi ben stabiliti e grazie al duro lavoro degli istruttori, agli atleti e anche all’impegno di famiglie che in molti casi sono parte integrante del club, riusciamo a competere con le realtà in quota.
«Il risultato è una macchina ben funzionante che, come tutte le macchine, deve essere oliata frequentemente.»


 
Come in tutti gli sport sono fondamentali le capacità degli istruttori. Come vengono selezionati e com’è il rapporto con loro e tra di loro?
«Gli istruttori vengono scelti in accordo tra Direttivo e i loro colleghi che collaborano già con noi. È importante avere un parere dei tecnici, sia perché loro sanno dare una valutazione professionale e umana del professionista sia perché dovendo collaborare tra di loro devo anche andare d’accordo.
«Noi inoltre scegliamo istruttori che ci diano delle garanzie dal punto di vista umano, ricordiamoci che la crescita tecnica deve andare di pari passo con quella umana, vogliamo bravi atleti e soprattutto bravi ragazzi rispettosi soprattutto delle regole.
«Dalla scorsa stagione è presente nello Sci Club la figura di coordinatore tecnico nella persona di Walter Nave, allenatore di terzo livello e già istruttore del Comitato Trentino.
«Il coordinatore tecnico ha il compito di sovraintendere gli allenatori e visionare gli atleti delle varie categorie, dai più piccoli ai più grandi. Penso che questo sia stato un notevole salto di qualità del nostro Club.»
 
Lo sci alpino comporta molti spostamenti per gli allenamenti e le gare. Qui diventa fondamentale credo la disponibilità delle famiglie. Voi come vi regolate in tal senso?
«Per quanto riguarda gli spostamenti per gli allenamenti il trasporto è garantito, per chi lo desidera, dai mezzi dello sci club. Invece per quanto riguarda il trasporto da o per le gare quasi sempre gli atleti vengono accompagnati dai genitori i quali hanno piacere di assistere alle gare stesse.
«Un discorso a parte naturalmente riguarda la categoria dei giovani i quali, avendo un’altra età, si spostano con i mezzi dello Sci Club o con i propri.
«Comunque, l’aiuto dei genitori rimane fondamentale perché spesso sono anche i genitori a rotazione a guidare i pulmini che trasportano i nostri atleti.»
 

 
Voi siete uno Sci Club molto apprezzato pure per le vostre capacità organizzative. Quali sono le gare più importanti che si disputano per esclusivo merito dello Sci Club Città di Rovereto?
«Devo confessare che l’organizzazione delle gare è sempre stata nelle corde del club ed è un nostro punto di orgoglio. La squadra che si dedica a questo è super e sa coinvolgere tantissimi sostenitori simpatizzanti il cui supporto è preziosissimo per la riuscita dell’evento.
«La gara più importante organizzata dallo Sci Club è la Marangoni Cup, gara FIS quindi di livello internazionale, che dal 1998 rappresenta una vetrina per giovani promesse e che, in passato, ha tenuto a battesimo i grandi nomi dello sci alpino.
«Lo Sci Club organizza poi, in accordo con la FISI del Trentino, gare per ogni categoria. Anche quest’anno, così difficile per motivi sanitari, lo sci club ha organizzato a dicembre il Trofeo DAO-Conad, gara del circuito FIS Grand Prix femminile specialità slalom per la categoria giovani, lo scorso week-end ha organizzato il trofeo My Car per la categoria baby/cuccioli e a breve ci sarà il trofeo Zero Wind gara national junior race per la categoria giovani, mentre il Trofeo Simonini, che si è tenuto il giorno 31 gennaio, gara interna della categoria ragazzi/allievi.
«Colgo l’occasione per ringraziare i nostri main sponsor per il supporto che ci hanno garantito anche quest’anno.»
 

Sci Club Rovereto anni 80.
 
A che età possono iniziare con voi i nostri giovani? Quali sono le categorie a cui partecipate agonisticamente?
«La categoria dei junior speed team comprende i piccoli atleti dai 5 ai 7-8 anni, talvolta, se sanno già sciare possono iniziare anche dai 4 anni.
La categoria dei baby/cuccioli dai 9 ai 12 anni.
La categoria dei ragazzi/allievi dai 13 ai 16 anni.
La categoria dei giovani dai 16 a 21.
«Per la categoria junior speed team non è previsto un calendario di competizioni sportive.»
 

Mascherata 2012.
 
Rovereto è certamente anche Città dello Sport. I giovani possono qui praticare comodamente ogni disciplina sportiva. Voi avete qualche richiesta da fare all’Amministrazione comunale?
«L’Amministrazione comunale, nella persona dell’Assessore allo Sport Mario Bortot, è sempre stata molto vicina alle associazioni sportive cittadine. Per quanto ci riguarda l’Assessore è sempre stato disponibile a riceverci, ad ascoltare le nostre richieste e quando possibile ad accontentarci, figura di raccordo anche nel favorire l’attività di rete con altre realtà del territorio, al servizio dello sport.
«Chiedo all’amministrazione comunale di continuare su questa strada e di pubblicizzare le attività sportive anche nelle scuole, veri bacini per atleti nel presente e nel futuro. Le associazioni sportive dilettantistiche sono realtà importanti che svolgono una funzione sociale primaria che è quella di avviare innanzitutto i bambini allo sport e poi di accompagnarli nello sport.
«Hanno anche un ruolo educativo perché attraverso lo sport i bambini crescono e sviluppano attitudini fondamentali per la vita. Le confesso un piccolo sogno, mi piacerebbe che il Comune ci aiutasse perché il territorio ci conoscesse un po' meglio e ci riconoscesse come lo Sci Club della Città.»
 

Stile anni 2000.
 
Il Covid19 ha reso la vita difficile anche allo sport e agli atleti. Voi come avete supplito a questa situazione?
«L’attuale situazione sanitaria ha messo e sta mettendo in difficoltà tutto e tutti, mondo dello sport compreso. Come dicevo prima, il Direttivo dello Sci Club grazie ad un grande lavoro di squadra, assieme all’impegno di istruttori, genitori e atleti ha permesso e sta permettendo alla stagione sciistica di svolgersi in maniera quasi normale.
«Dico quasi perché gli allenamenti sono contingentati, alle gare i genitori non possono partecipare e può essere iscritto solamente un numero limitato di atleti.
«Se la stagione è iniziata tra mille difficoltà e sta continuando lo si deve anche alla società impianti Cimbra, che ha permesso ai nostri atleti di allenarsi con regolarità e lo svolgimento delle competizioni sportive.»
 

 
Infine, le chiedo un messaggio di fiducia e di incoraggiamento da far giungere ai vostri atleti, a tutti i vostri collaboratori, alle famiglie e, perché no, anche a tutti i cittadini della nostra amata Rovereto.
«Come Presidente dello Sci Club e anche medico non posso che dire a tutti di essere fiduciosi e ottimisti. Grazie alla scienza e ai nostri comportamenti usciremo da questa brutta situazione.
«Naturalmente non bisogna essere catastrofisti o all’opposto banalizzare una malattia che ha lasciato il segno e che non sarà facile dimenticare, ma essere realisti e responsabili.
«Ai miei concittadini dico anche che, a mio avviso, lo sport è un mezzo soprattutto per i giovani, per migliorare la qualità della vita e quindi va sostenuto e praticato.»

Paolo Farinati – p.farinati@ladigetto.it
(Puntate precedenti)

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