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La nostra amata Rovereto/ 24 – Di Paolo Farinati

Fratelli Galli, un’eccellenza roveretana nella carpenteria metallica

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Egregio signor Franco Galli, buon giorno.
Inizio con i miei più sinceri doverosi complimenti per la sua storica azienda specializzata nella carpenteria metallica, con la quale ha saputo mantenere nel cuore produttivo di Rovereto un'importante attività, che ormai da parecchi anni ha coinvolto con merito pure la seconda generazione della Sua famiglia, ovvero suo figlio Massimo e suo nipote Mauro, entrambi ingegneri, e l’altra sua nipote Gigliola nell’amministrazione.
 

 
Ci racconta la storia della sua azienda? Quando nasce e per volontà di chi? Quali ne sono oggi i nuovi protagonisti?
«La storia della Fratelli Galli inizialmente è partita come azienda individuale Franco Galli prendendo il nome dal fondatore, ovvero il sottoscritto. Dopo qualche anno da dipendente presso una nota azienda metalmeccanica di Rovereto, ho deciso di provare a mettermi in proprio nell’anno 1968, in un locale di 30mq ricavato nel garage della casa di mia proprietà sito in via Filatoi a Lizzanella, specializzandomi fin da subito nella realizzazione di manufatti metallici per l’edilizia e per l’industria.
«In poco tempo, con l’aiuto saltuario di mio fratello Italo, che dopo fu determinante per il proseguo dell’attività, sono riuscito a crearmi una rete di clienti fidelizzati, con un aumento di lavoro tale, che ho dovuto assumere del personale e mi sono spostato in un locale più grande di circa 200mq presso la storica Masera di Lizzanella in via Jacopino da Lizzana.
«Era il 1976, anno in cui anche mio fratello Italo incominciò a collaborare nell’attività. L’azienda da individuale diventò una società la Fratelli Galli Snc.
«Acquistati nuovi macchinari per la lavorazione della lamiera, l’azienda si specializza in due rami produttivi: quello della carpenteria metallica con la lavorazione della lamiera, la costruzione di manufatti metallici per industria e per l’edilizia e il ramo della realizzazione di serramenti metallici in acciaio e alluminio.
«Gli anni successivi sono anni di crescita della Fratelli Galli, grazie alla professionalità maturata da me e da mio fratello Italo, nonché dal continuo aggiornamento tecnologico dei macchinari impiegati nel processo produttivo.
«Nell’anno 1978 la produzione viene trasferita nella zona industriale di San Giorgio di Rovereto in via Cavalcabò, in uno stabile produttivo ben più ampio di 1300mq, con al fianco una palazzina riservata agli uffici amministrativi e tecnici di altri 200mq. Il numero dei dipendenti ammontò a 30 unità.
«Nel 1991 lo spazio produttivo non era più sufficiente per il collocamento di nuovi macchinari necessari per poter essere competitivi sul mercato e quindi è stato necessario acquistare un nuovo capannone sito sempre nella stessa via.
«Negli anni 90 io e Italo aprimmo l’azienda all’ingresso dei figli Gigliola, Mauro e Massimo, che divennero soggetti importanti della società. Una svolta importante che rappresentò la concreta volontà di dare continuità all’azienda con le nuove generazioni e di apportare alla stessa nuove competenze e nuove opportunità.
«La forza della Fratelli Galli è sempre stata l’unione della famiglia.
«Nel 1999 il gruppo si trova a dover fare una scelta strategica, per far fronte alle esigenze del mercato. La famiglia è ancora una volta unita e viene deciso di trasferire l’azienda nell’attuale sede sita nella zona industriale di Rovereto in via Fornaci.
«I numeri del nuovo stabilimento sono di 6500mq per la produzione e 300mq per i locali amministrativi e tecnici.
«Nel gennaio 2008 avviene la trasformazione della Società da nome collettivo a Società a responsabilità limitata, ovvero l’attuale Fratelli Galli Srl.
 
Quanto è stato importante lavorare sulla qualità, premessa fondamentale credo per avere la fiducia della clientela?
«È molto importante, direi sicuramente determinante nella costante crescita della nostra azienda.»
«Siamo soddisfatti di quanto siamo riusciti a creare in più di 40 anni di lavoro e a questo punto il futuro non ci spaventa, siamo pronti ad affrontare qualsiasi tipo di situazione perché il nostro obiettivo è continuare a crescere a livello imprenditoriale, umano e tecnologico per mantenere la nostra competitività.
«Oggi la nostra attività può contare su un personale dipendente qualificato di ben 65 unità, assegnate nei vari reparti e negli uffici tecnici e amministrativi.
«Le certificazioni e gli accreditamenti ottenuti nel corso degli anni dalla nostra azienda sono sinonimo di sicurezza, serietà e qualità riguardo ai servizi e alle attività svolte.»
 
Nello specifico, l’azienda possiede:
•    certificazione di qualità ISO 9001;
•    certificazione di gestione per la qualità per la saldatura UNI EN 3834;
•    certificazione per la conformità del controllo della produzione in fabbrica per componenti strutturali per strutture in acciaio EN 1090 classe di esecuzione EXC3;
•    certificazione di costanza delle prestazioni per porte pedonali da impiegare lungo le vie di fuga EN14351;
•    attestato di denuncia dell’attività come centro di trasformazione per la produzione di carpenteria metallica a scopo strutturale;
•    attestazione SOA per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici.
 
Come nasce in voi questa grande passione per la meccanica?
«È stata una passione che si è animata in me fin dalla mia giovanissima età. Il saper creare attraverso il metallo la considero un’arte, qualsiasi oggetto faccia.
«Una scelta che ha coinvolto via via negli anni tutta la nostra famiglia, fino ad arrivare a Mauro e Massimo, entrambi ingegneri, capaci di innovare e di far evolvere tecnologicamente in maniera determinante l’azienda.»
 
Oggigiorno la concorrenza è fortissima. Quale è il segreto del vostro costante successo?
«La produttività e la competitività per far fronte alla concorrenza, molto agguerrita nel settore metalmeccanico, la continua formazione del personale, la ricerca tecnica e investimenti di macchinari all’avanguardia, ci hanno permesso di potenziare la produzione e la messa in opera di prodotti finiti e lavorazioni certificate di alto valore tecnologico, per essere flessibili al massimo, per adattarci alle situazioni con le quali siamo chiamati ogni giorno a confrontarci.
«Investimenti tecnologici e non solo, per affrontare e gestire al meglio le misure di prevenzione e di riduzione del rischio di contagio di Covid-19, la Fratelli Galli è stata molto sensibile al problema investendo nella sicurezza per creare un ambiente lavorativo sicuro, installando due postazioni termoscanner facciali fisse per la misurazione della temperatura in ingresso e in uscita del personale dipendente e esterno, barriere parafiato in pannelli in plexiglass come schermi protettivi negli uffici tecnici e amministrativi, fornendo al personale idonee mascherine DPI filtranti di protezione delle vie respiratorie, posizionando presso ogni ingresso o uscita di qualsiasi locale di torretta porta dispenser con gel igienizzante per pulizia delle mani con cartello segnaletico di come affrontare l’emergenza al Covid 19.»
 

 
Quali emozioni vivete ancora ogni giorno entrando nei vostri capannoni?
«L’emozione c’è ogni giorno. Quando poi vedo i nostri giovani lavorare con capacità, con entusiasmo e con passione mi sento doppiamente soddisfatto e gratificato. Consapevole ogni giorno che passa di aver creato valore e opportunità che avranno certamente futuro.»
 
La vostra famiglia è molto conosciuta e stimata in città e non solo. Cosa si sente di chiedere all'Amministrazione comunale per migliorare la nostra Rovereto? Può diventare anche città turistica? Come rafforzare in particolare il suo polo produttivo qui in zona industriale?
«Rovereto è un patrimonio vivente di storia e di cultura, di commercio, artigianato e industria, che negli Anni ‘70 e ‘80 era una locomotiva trainante tutta l’economia del Trentino. Atene del Trentino e un modello di riferimento a livello nazionale per la forte unione tra cultura e impresa.
«La speranza è quella di riportare Rovereto a quel modello di eccellenza, con la volontà di tutti. Della politica in particolare, come pure dei protagonisti del commercio, dell’artigianato, dell’industria e, non per ultimo, del turismo. Dobbiamo promuovere e valorizzare il nostro territorio, le nostre bellezze del centro storico, i prestigiosi palazzi del Settecento, dall’Accademia degli Agiati, al Teatro Zandonai, alla Biblioteca civica nel Palazzo dell’Annona, gli splendidi musei tra arte, storia e scienza come il Mart e la Casa d’Arte Futurista Depero, il Museo Storico Italiano della Guerra e il Museo di Scienze e Archeologia. Senza dimenticare sul Colle Miravalle la grande Campana dei Caduti, Maria Dolens, simbolo universale di pace e di fratellanza fra gli uomini e di solidarietà fra i popoli, il Sacrario Monumentale di Castel Dante e le escursioni sul Sentiero della Pace e la camminata tra le Orme dei Dinosauri. La politica e tutti noi dobbiamo crederci.»
 
In questi lunghi mesi il Covid19 si è abbattuto su ogni nostra attività. Voi come vi siete organizzati in azienda?
«La pandemia ha inevitabilmente bloccato anche la nostra produzione durante il primo lockdown di marzo e aprile 2020.
«Nonostante vi fosse una incertezza assoluta sui protocolli di sicurezza, sugli spostamenti, sui presidi sanitari e le ripercussioni sulla filiera mondiale dell’acciaio, sia per gli effetti dei provvedimenti restrittivi adottati, sia per effetto della contrazione della domanda e l’aumento spropositato del costo della materia prima, la Fratelli Galli si è attrezzata e ha resistito bene.
«Malgrado il comprensibile calo di fatturato registrato nel corso del 2020, stiamo cercando con tutte le nostre energie e con l’unità e la forza della famiglia di resistere al periodo ostile per poter così trovarci pronti per ripartire. Vogliamo fortemente dare il nostro contributo alla rinascita imprenditoriale di Rovereto. Noi ci crediamo.»
 
Un suo ultimo messaggio di fiducia.
Visione, preparazione, determinazione, passione, umiltà, disponibilità, coraggio, unità: con questi ingredienti i nostri giovani e la nostra comunità di Rovereto sapranno sicuramente vincere ogni sfida presente e futura.»

Paolo Farinati – p.farinati@ladigetto.it


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