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Sipario d’Oro 2022, presentato allo Zandonai di Rovereto

Dieci Comuni lagarini ospiteranno 35 spettacoli – L’originale ruolo della giuria giovani

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Si è svolta questa mattina, nella sempre elegante e suggestiva atmosfera del Teatro Riccardo Zandonai di Rovereto, la conferenza stampa di presentazione della 41° edizione del Sipario d’Oro 2022.
In apertura, il Commissario della Comunità della Vallagarina Stefano Bisoffi, a nome dell’ente promotore dell’importante Rassegna nazionale del teatro amatoriale, dopo i ringraziamenti di rito, ha giustamente evidenziato il merito e la disponibilità di ben 10 Comuni lagarini, che ospitano 35 spettacoli, e l’originale ruolo della giuria giovani: grazie agli studenti il Sipario d’Oro ha saputo innovarsi, riallacciando i contatti, in un momento difficilissimo, anche con la scuola.
 
Il ruolo di questo prestigioso appuntamento con il teatro, come ha dimostrato in tutti questi anni, va ben oltre i confini locali.
Il Sindaco di Rovereto Francesco Valduga ha posto l’accento sulla ferrea ed appassionata capacità di resistenza del teatro nel corso degli anni alla banalità e alla superficialità. E questo anche ben prima del Covid-19.
«Il teatro è cultura – ha detto il primo cittadino di Rovereto – è la bellezza di stare assieme, che ci aiuta a conoscere meglio le nostre comunità e a farle crescere.»
Anno dopo anno il Sipario d’Oro ci regala sempre nuove emozioni.
 

 
La Presidente della Filodrammatica di Lizzana, Marisa Bruschetti, ha ringraziato i giovani e meno
giovani che da 41 anni sono impegnati ad organizzare la Rassegna.
Un grazie va ai tanti volontari che mettono a disposizione il loro tempo, ai gruppi che operano sul territorio e in particolare alle Assessore donna alla Cultura dei Comuni di Pomarolo, Rovereto, Trambileno, Vallarsa, Villalagarina e Volano.
L’importanza del teatro per i giovani, sono i rappresentanti di sei scuole superiori che compongono la giuria giovani, è stata evidenziata dalle professoresse Bianca Toldo del Liceo cittadino Antonio Rosmini e Iris Marchetti dell’Istituto Tecnico Tecnologico Guglielmo Marconi.
 
«Il teatro è una forma d’arte molto terapeutica – hanno affermato le due docenti – che può dare tanto ai giovani. In questo periodo c’è grandissima voglia di teatro, che è passione e aggregazione.
«I giovani vogliono ricostruire la comunità e il teatro, dopo un periodo di isolamento tra le mura domestiche e di deserto emotivo, è per loro una grande opportunità di crescita e di socializzazione.»
Da Giulio Prosser, Presidente dell’APT di Rovereto e della Vallagarina Monte Baldo, è giunto un affettuoso e applauditissimo ricordo di Paolo Manfrini, vera anima e ideatore del Sipario d’Oro.
Prosser ha quindi sottolineato l’importanza della cultura per la promozione del nostro territorio, che registra dati importanti per quanto riguarda la presenza di turisti.
 
«Questa Rassegna, nelle due edizioni invernale ed estiva – ha detto il Presidente Prosser – ci consente di promuovere la Vallagarina tutto l’anno: qui il turista non arriva soltanto per la bellezza del territorio o per i prodotti dell’enogastronomia, ma anche, e forse soprattutto, per la sua offerta culturale, di cui una parte significativa la riveste proprio il Sipario d’Oro.»
A nome dei main sponsor , ovvero le Distillerie Marzadro, Cavit e Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana, ha portato il saluto Fabiola Marzadro: «Ai promotori e a chi a vario titolo sostiene la Rassegna teatrale va il ringraziamento più sentito. Un grazie particolare va per l’attenzione al mondo giovanile. Siamo orgogliosi di essere al vostro fianco.»
 

 
Ha chiuso i vari interventi l’Assessore alla Cultura di Rovereto Micol Cossali, che ha parlato della ricchezza culturale del Sipario d’Oro, una proposta e un percorso che valorizzano da più decenni il teatro amatoriale, ovvero l’amore di tante persone che vi si dedicano con il loro lavoro serio e quanto mai importante.
«Voi e le compagnie partecipanti – ha concluso Micol Cossali – siete una ricchezza per la nostra comunità.»
Presenze, interventi e parole che hanno ancora una volta sottolineato quanto l’intuizione avuta molti anni fa da Paolo Manfrini fosse giusta e lungimirante.
 
Ancora oggi, forse più che in passato, sedersi comodamente sulla poltroncina di un teatro, assistere dal vivo ad uno spettacolo, lasciarsi coinvolgere dagli attori fino a diventare sé stessi autori di uno show unico, condividere piacere ed emozioni che solo l'arte teatrale sa offrire, è sinonimo di vita, di condivisione e di comunità.
Dopo due anni fortemente condizionati dalla pandemia (nel 2020 causa lockdown sono andati in scena solo i primi spettacoli in cartellone, mentre nel 2021 è stata allestita un'edizione estiva in spazi all'aperto), finalmente ritorna il Sipario d'Oro, il Festival nazionale di teatro amatoriale.
 
È arrivato alla sua 41ª edizione e il programma, previsto dal 18 febbraio al 25 marzo, si presenta molto ricco: per il Concorso sono state selezionate 8 compagnie, che si esibiranno al teatro Riccardo Zandonai di Rovereto e al teatro San Floriano di Lizzana, mentre per il Circuito, nella versione invernale, sono 13 gli spettacoli in calendario in cinque Comuni lagarini (Mori, Pomarolo, Trambileno, Vallarsa e Volano).
Per questa edizione 2022 non è assolutamente fuori luogo parlare di rinascita, per dare il giusto peso all'importanza del teatro nel costruire il tessuto sociale e culturale, che la pandemia ha sfilacciato.
 
La Rassegna, come già detto, è promossa fin dal 1982 dalla Comunità della Vallagarina, in condivisione con i Comuni del territorio e organizzata dalla Compagnia Filodrammatica di Lizzana, con il sostegno della Provincia Autonoma di Trento, della Regione Autonoma Trentino Alto Adige dell'APT di Rovereto e della Vallagarina Monte Baldo e dei Main Sponsor, quali Marzadro, Cavit e Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana.
Quest'anno gli organizzatori, in considerazione dell’elevato numero di domande pervenute (ben oltre 80!) per partecipare alla selezione nazionale, hanno scelto di dare maggiore spazio alle compagnie extra regionali, assicurando che con l'anno prossimo si tornerà alla tradizionale separazione del Concorso fra compagnie regionali e compagnie del resto d'Italia.
 
Tutti gli spettacoli inizieranno alle 20.30’. Si comincia venerdì 25 febbraio al Teatro Riccardo Zandonai di Rovereto con la compagnia «I cattivi di cuore» di Imperia, che approda ancora una volta al Festival con «Tu danzavi per me» di Gigliola Santoro, un testo ricavato da testimonianze ricevute di prima mano dalla autrice, avvocato collaboratore dell'Associazione a difesa della donna: uno spettacolo intenso, di forte impatto emotivo sul tema della violenza e che, pur senza fare sconti, non emette giudizi e arriva dritto al cuore.
 
Sabato 26 al Teatro di Lizzana torna al Festival dopo tanti anni la compagnia «La Trappola» di Vicenza con «Le mirabolanti fortune di Arlecchino e peripezie dei comici dell'arte»: una commedia nella commedia, in cui rivive l'epopea della commedia dell'arte.
Venerdì 4 marzo al Teatro «Zandonai» vi sarà una novità assoluta con la «Compagnia stabile del Leonardo», che per la prima volta al Festival propone «Il servo di scena»: un testo di Ronald Harwood, un sensibile e appassionato omaggio al teatro e ai suoi interpreti.
 
L'appuntamento successivo è per il 5 marzo al Teatro di Lizzana, dove la «Compagnia dell'Eclissi» di Salerno, spesso ospite del Sipario d'Oro, presenterà «L’Acquario» di Claudio Grattacaso: un testo che racconta i rapporti umani e che ha ricevuto la menzione speciale alla quarta edizione del Premio nazionale teatrale Achille Campanile, del quale ricorda la spietata ironia.
Venerdì 11 marzo si ritorna al Teatro Zandonai con il Gad Città Trento per l'attesissimo «Qualcuno volò sul nido del cuculo», adattamento teatrale di Dale Wasserman dell'omonimo romanzo di Ken Kesey.
Il titolo ci rimanda al film del 1975 diretto da Milos Forman. Un film che ha segnato la storia del cinema nella trattazione innovativa di un argomento molto delicato come il disagio presente negli ospedali psichiatrici, denunciando il trattamento disumano cui venivano sottoposti i pazienti ospitati nelle strutture ospedaliere statali.
 
Un'altra new entry sarà messa in scena sabato 12 marzo al Teatro di Lizzana: la «Compagnia teatrale la Moscheta» di Verona, con un testo di Gianni Clementi, «Ben Hur, una storia di ordinaria periferia», affronta il tema dell'immigrazione e del razzismo in modo comico, cinico e irriverente.
La settimana successiva, venerdì 18 marzo, al Teatro Zandonai l'Associazione artistica 30allora di Caserta propone «L'ultimo scugnizzo» una commedia in tre atti di Raffaele Viviani, rappresentata per la prima volta nel 1932 al teatro Piccinni di Bari.
Anche in questo caso si tratta di una prima assoluta.
 
Sabato 19 marzo al Teatro di Lizzana la compagnia Teatro dei Pazzi di Venezia, sarà presente con «Il cornuto immaginario», uno spettacolo scoppiettante dalla prima all'ultima scena nello stile della Commedia dell'arte del Teatro dei Pazzi, che con questa nuova produzione ritorna alle origini del suo percorso artistico nel ventennale della sua nascita.
Venerdì 25 marzo allo Zandonai per la serata delle Premiazioni gli organizzatori hanno scelto uno spettacolo particolare.
Si tratta del «Match di improvvisazione teatrale» con la Compagnia Nazionale di improvvisazione: una competizione artistico sportiva tra due squadre di giocatori attori, che si contendono la vittoria in 60 minuti di gioco, un inflessibile arbitro garantisce la qualità e la correttezza dell'incontro, che vedrà nascere sul palcoscenico storie incredibili, mai scritte prima, grazie ai titoli proposti dal pubblico in sala.
 
Gli spettacoli al Concorso saranno valutati sia dalla giuria tecnica, presieduta dal docente universitario Giuseppe Liotta, sia dalla giuria dei giovani, composta, come già detto, dagli studenti delle scuole superiori di Rovereto, che dal pubblico attraverso le cartoline/voto distribuite in ogni serata.
Per quanto riguarda invece il Circuito, con in totale 10 i Comuni coinvolti e 28 rappresentazioni, quest'anno è stato sdoppiato, con una versione invernale e un'altra estiva.
Dal 18 febbraio al 19 marzo il sipario si alzerà nei teatri di Mori, Pomarolo, Trambileno, Vallarsa e Volano, mentre dal 1° al 30 luglio le rappresentazioni saranno all'aperto, dopo la positiva esperienza del 2021. Saranno in luoghi suggestivi e ricchi di fascino ad Ala, Avio, Brentonico, Nogaredo e Villa Lagarina.
 
Oltre alla particolare attenzione del Festival nei confronti dei territori della Vallagarina, per diffondere la passione del teatro tra i giovani, vengono messi loro a disposizione biglietti gratuiti per la visione degli spettacoli.
Interessante la formula dei Negozi d'Oro: chi acquista infatti in tutti i negozi del Consorzio Rovereto In Centro durante il periodo della manifestazione, può ricevere la Sipario d'Oro Card che dà diritto a una riduzione sul costo dei biglietti in tutti i teatri del Festival.
Inoltre, gli abbonati del Festival e i possessori della Sipario d'Oro Card, hanno diritto all'ingresso ridotto nei luoghi della cultura a Rovereto e in tutta la Vallagarina. Sconti speciali sui biglietti di ingresso al Festival sono previsti per i visitatori di musei e castelli lagarini. Importante pure la gratuità del parcheggio per gli abbonati al Teatro Riccardo Zandonai.
 
Per informazioni e prenotazioni, la segreteria del Sipario d'Oro in Corso Bettini 64 è aperta tutti i giorni, esclusa la domenica, dalle ore 16 alle ore 18 dal 7 febbraio al 25 marzo. Nello stesso orario si può telefonare al numero 333 18 53 967 (anche mediante WhatsApp).
Info alla mail prenotazioni@compagniadilizzana.it
Sul sito www.sipariodoro.it, oltre a tutte le informazioni, si possono prenotare e acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli in programma.

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