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Un ricco Primo Maggio a Rovereto – Di Paolo Farinati

Avvenimenti, incontri, ricordi, amicizia ed emozioni per una sentita festa del Lavoro

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Quello vissuto ieri a Rovereto è stato un Primo Maggio ricco di avvenimenti, di incontri, di ricordi, di amicizia e di molte emozioni.
Il tutto è iniziato in Piazzale Achille Leoni, dove alle 10.30 è stata inaugurata l’originale bella installazione che ricorda la storica Camera del Lavoro di Rovereto e della Vallagarina e narra con immagini e testi anche le molte vicende accadute proprio in luogo, noto a tutti col nome di Follone, che ci ricorda un tessuto grezzo che veniva prodotto nella vicina fabbrica della Serica.
La suddetta installazione nasce dalla precisa volontà avanzata all’Amministrazione comunale di Rovereto da oltre 70 cittadine e cittadini, la cui richiesta è stata accolta dal Sindaco, dalla Giunta municipale e dalle tre confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL del Trentino.
 

 
Molte le autorità e le persone presenti, a sottolineare il valore assoluto per la comunità roveretana e trentina di quei decenni, dal 1946 al 2003, in cui la Camera del Lavoro al Follone era un presidio a salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori, della dignità del lavoro, punto d’incontro anche con le generazioni più giovani, per la conquista di diritti civili comuni e condivisi.
È stato un emozionante momento per ricordare e onorare anche i protagonisti di quei oltre 50 anni e che oggi non ci sono più. Lo ha fatto in particolare il già segretario della CGIL del Trentino Paolo Burli, che dopo aver portato l’affettuoso saluto di Gianni Cretti, per oltre 15 anni segretario della Camera del Lavoro di Rovereto e della Vallagarina e impossibilitato ad essere presente per motivi di salute, ha citato tutte e tutti coloro che hanno scritto in quel luogo una storia indimenticabile.
 

 
I tre segretari attuali delle tre confederazioni Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti hanno all’unisono richiamato la necessità di difendere il lavoro e di garantirlo a tutte e a tutti nella massima sicurezza. «Non si può morire di lavoro…» - è stato più volte da loro ribadito, innanzi ai dati di decessi e di gravi infortuni sul luogo di lavoro, che anche in questo 2022 si confermano purtroppo assai numerosi.
Stante la tragica attuale realtà mondiale e europea, è stato lanciato a più voci un forte monito contro la guerra, laddove la pace è un diritto universale che viaggia sempre e ovunque in inseparabile compagnia della libertà e della democrazia.
Il Sindaco Francesco Valduga e l’Assessore comunale alla Cultura Micol Cossali hanno ringraziato per la solidale importante iniziativa, sottolineando come Rovereto e la sua Camera del Lavoro sono stati luoghi di avanguardia nella conquista di diritti e nella doverosa difesa di un dignitoso benessere di tutta la nostra comunità.
 

 
Alcune canzoni eseguite dal Coro Bella Ciao di Trento, diretto dal Maestro Tarcisio Battisti, hanno reso l’atmosfera ancora più toccante e indimenticabile per tutte e per tutti.
Il Primo Maggio a Rovereto è proseguito nella bella e accogliente Piazza delle Erbe, dove con un brindisi collettivo, tra abbracci, battute e sorrisi, si è degnamente festeggiato questa importante giornata del lavoro. Anche qui il Coro Bella Ciao ha voluto «riscaldare» ulteriormente i cuori con altre belle esecuzioni canore, per la gioia dei molti presenti.
Quindi la festa del Primo Maggio roveretano è più che egregiamente continuata al Parco del Brione con il pranzo e con un lungo «viaggio» musicale proposti a centinaia e centinaia di persone dalle tre confederazioni sindacali del Trentino.

Tra storia e ricordi, tra amicizia e solidarietà, tra rinnovato impegno e giusta allegria, il Primo Maggio 2022 a Rovereto ha sicuramente raccolto molte adesioni e il meritato apprezzamento.

Paolo Farinati


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