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Il Lions Club Rovereto Host propone la storia di Lucy Salani

Mercoledì 9 novembre, al mattino gli studenti e alla sera la cittadinanza, potranno conoscere l’incredibile storia della donna transessuale più anziana d’Italia

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Questo mercoledì 9 novembre anche i roveretani, al mattino gli studenti superiori e alla sera l’intera cittadinanza, avranno la possibilità di conoscere l’incredibile storia di Lucy Salani, la donna transessuale più anziana d’Italia. Una storia, purtroppo, legata al nazismo, perché la donna, all’epoca era un ragazzo, ha vissuto un anno terribile nel campo di concentramento di Dachau.
Lucy Salani, nasce a Fossano, un piccolo Comune piemontese, il 12 agosto 1924, a due anni si trasferisce con la famiglia a Bologna.
È un’attivista italiana, nota come l'unica transessuale italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.
 
Per ferma volontà del Lions Club Rovereto Host della Presidente Laura La Micela la sua storia verrà svelata in città questo mercoledì, grazie alla duplice proiezione al Teatro «Zandonai», al mattino dalle ore 10 e alla sera dalle ore 20.30’, del docufilm «C’è un soffio di vita soltanto» dei due giovani registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini.
In poco più di un’ora e mezza Luciana racconta la sua esperienza di abusi e la tragica deportazione nei campi di concentramento.
«Ho 97 anni – ci dice - ma sono morta allora».
 

 
«Quando mi mandarono a fare il soldato, dissi subito: “Ma sono omosessuale!”. Non mi credettero: “Vai, vai, dicono tutti così!”», ha raccontato Lucy nel suo documentario.
«Speravo che ci bombardassero, per mettere fine a tutto. Ci hanno denudati, pelati e disinfettati con la creolina. L’inferno di Dante in confronto è una passeggiata».
Lucy Salani è nata come Luciano Salani. Da adulto a Bologna vive come uomo omosessuale. Antifascista, dopo aver disertato sia l'esercito fascista italiano che quello nazista, è stata deportata a Dachau nel 1944, dove è rimasta per sei mesi, fino alla liberazione del campo per opera degli americani nel 1945.
 
In seguito ha vissuto a Torino, lavorando come tappezziera e frequentando l'ambiente transessuale italiano e parigino. Di ritorno a Bologna negli anni '80, vi si è stabilita dopo la pensione. La sua storia è diventata nota negli anni dopo il 2010, grazie al lavoro della scrittrice e regista Gabriella Romano, che le ha dedicato due opere. Lucy Salani è considerata dal Movimento Identità Trans l'unica persona transessuale italiana ad essere sopravvissuta alle persecuzioni fasciste e naziste.
Gli studenti superiori di Rovereto e l’intera cittadinanza avranno mercoledì l’esclusiva opportunità di dialogare anche con i due capaci registi, che saranno presenti al Teatro Zandonai.

Paolo Farinati


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