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Nasce la prima comunità Slow Food della Regione

Negli Altipiani Cimbri riunisce le prime venti persone impegnate per lo sviluppo del territorio

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È Carlin Petrini stesso, storico fondatore di Slow Food, a dare il benvenuto con una lettera alla Comunità Slow Food per lo sviluppo Agroculturale degli Altipiani Cimbri.
La prima Comunità Slow Food del Trentino Alto Adige (e una delle prime trenta in Italia) fondata da agricoltori, allevatori, ristoratori e rappresentanti della società civile per riportare al centro la montagna, il problema dello spopolamento che l’attanaglia, l’esigenza di dare un futuro lavorativo ai giovani nelle valli degli Altipiani Cimbri.
Il percorso per la fondazione della comunità inizia circa un anno fa e parte dalla riscoperta di un ortaggio che un tempo caratterizzava le colture della zona di Nosellari, nell’Oltresomo: il porro.
I primi contatti con la Condotta Slow Food Vallagarina Alto Garda sono serviti per capire in che modo recuperare questa coltivazione.
Ben presto però il fermento delle persone coinvolte e l’urgenza di dare risposte a problemi concreti del territorio ha permesso di individuare nel porro di Nosellari un pretesto per approfondire il nuovo strumento individuato da Slow Food per rispondere alle sfide ambientali, alimentari e climatiche.
Lo strumento della Comunità Slow Food che si stanno diffondendo in tutto il mondo.
Al centro dell’idea di comunità c’è il bene comune, legato al cibo, all’ambiente, alla socialità.
 
Gli obiettivi che la Comunità Slow Food si pone sono ambiziosi: La comunità si impegna innanzitutto alla valorizzazione del territorio attraverso la difesa della biodiversità e degli ecosistemi, con l’obbiettivo di far crescere lo spirito della comunità locale e favorire l’economia mantenendola viva.
Si cercherà dì combattere lo spopolamento, promuovendo il ritorno alla terra e creando occasione di lavoro di sviluppo per i giovani e non solo.
La Comunità Slow Food opererà per la riscoperta delle colture tradizionali e dei sistemi di lavoro, allevamento e trasformazione rispettosi del paesaggio e dell'identità locale secondo i principi dell'agroecologia.
Non da ultimo l’impegno è quello di trasmettere la cultura di montagna e allo stesso tempo aprirsi all'innovazione sostenibile.
«Parlare di comunità significa parlare di gruppi di persone legate tra loro dalla sicurezza affettiva» afferma nella sua lettera Carlin Petrini.
Sono molte le azioni individuate per perseguire questi obiettivi come ad esempio l’istituzione di una borsa di studio per studenti intenzionati a studiare il territorio oppure di un contest tra i ristoranti per la riscoperta di una identità gastronomica degli Altipiani.
 
I progetti coinvolgeranno le associazioni e le realtà del territorio in un costante dialogo.
La Comunità Slow Food è per sua stessa natura aperta e chiunque ne condivida gli obiettivi potrà aderire.
I partecipanti provengono dalle varie aree degli Altipiani Cimbri: da Mezzomonte a Folgaria, da San Sebastiano a Nosellari, da Lavarone a Luserna.
Membri del gruppo di coordinamento sono Andrea Incani, Mauro Rocchetti, Stefano Tranchini, Elisabetta Monti, Morena Bertoldi e Matteo Zeni.
Portavoce è Graziella Bernardini, titolare insieme al figlio dell’Hotel Mignon di Nosellari, che nel salutare la nascita della Comunità Slow Food ricorda che «questa scelta è anche l’impegno di essere degli apripista di una cultura che non mette al centro solo l’interesse economico e l’individuo, ignorando tutto quello che sta intorno, ma coglie l’interdipendenza delle cose e dei fatti, e sa guardare oltre trovando nella collaborazione e cooperazione tra varie forze ed enti che si muovono su di un territorio, un punto di forza e di appoggio per il raggiungimento di un benessere generale.»
La nascita della Comunità è stata ufficializzata nel corso dell’Assemblea annuale di Slow Food Trentino Alto Adige e presentata dal portavoce regionale Sergio Valentini e dal Fiduciario della Condotta Slow Food Vallagarina Alto Garda Tommaso Martini che si sono impegnati ad accompagnare ed affiancare la Comunità nel suo percorso di costituzione e sviluppo.

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