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Osterie d’Italia 2020: il racconto dell'identità trentina

La presentazione il 12 novembre a Palazzo Roccabruna di Trento

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Franca Merz della Locanda 2 camini di Piné.

Il territorio trentino presenta una straordinaria ricchezza naturalistica e culturale: in uno spazio di per sé modesto si concentra una moltitudine di colture, culture e tradizioni, strettamente legate alla montagna e alle tante comunità che la abitano.
La cucina, originariamente di sopravvivenza e a lungo influenzata dall’opulenta cucina di corte nonché dalle varie cucine di passaggio, vive oggi una sorta di riscoperta grazie al lavoro di donne e uomini che, ricercando un rapporto unico con il territorio e i produttori, riscoprono ricette della tradizione rendendole moderne.
Tra i piatti della tradizione troviamo carne salada, salmerino in saor, tortel di patate, canederli, orzetto alla trentina, rufioi, baccalà dei frati, tonco de pontesel.
Questo e molto altro è raccolto nella 30esima edizione della guida Osterie d’Italia, il sussidiario del mangiarbere all’italiana edita da Slow Food Editore, che viene presentata martedì 12 novembre alle 19,30 a Palazzo Roccabruna. A seguire un tour di assaggi a cura di 16 osterie presenti in Osterie 2020.
 
«Un repertorio unico e inimitabile, che racconta in modo preciso e approfondito la ristorazione italiana più rappresentativa di quella diversità immensa che ogni angolo del nostro Paese sa esprimere» raccontano Eugenio Signoroni e Marco Bolasco, curatori del Sussidiario del mangiarbere all’italiana.
«Luoghi in cui si mangia un’ottima cucina» continuano, «ma, soprattutto, in cui si sta bene, dove accogliere il cliente è un gesto naturale, dove la qualità è alla portata di tutti. Osterie e persone di cui ci si può fidare, di cui essere orgogliosi perché rappresentano le basi più profonde e solide della nostra cultura gastronomica, vecchia e nuova.»
Oltre 40 su 1.656 sono le osterie (e le malghe) trentine, tra cui 8 novità, recensite nell’edizione 2020.
Una guida completamente nuova, rinnovata nel formato, nell’immagine esterna e nella grafica interna, con molte informazioni in più: nuove icone per segnalare le osterie con i tavoli all’aperto, quelle con i vini al calice e le birre artigianali, quelle che prestano attenzione ai bambini e molto altro.
 
Il simbolo del Trattore indica i locali con un orto di proprietà, la Casa quelli dove si può anche dormire, il Formaggio (9 in Trentino) è usato per quelli che propongono una selezione di prodotti caseari di qualità, la Bottiglia (7 in Trentino) per un locale dalla proposta di vini articolata, rappresentativa del territorio, con prezzi onesti e infine 6 Chiocciole, dedicate ai locali più in sintonia con i princìpi di Slow Food.
Inoltre ci sono caratteri speciali per indicare quali osterie aderiscono al progetto Alimentazione Fuori Casa dell’Associazione Italiana Celiachia e quali all’Alleanza tra i cuochi e i Presìdi Slow Food, cioè dove si utilizzano regolarmente nei menù almeno tre Presìdi della propria regione.
Infine, per chi viaggia, sono evidenziati i locali vicini a una stazione ferroviaria o a un’uscita autostradale.
 

La Locanda Tre Chiavi di Isera.

Osterie d’Italia 2020 in pillole
Curatori: Marco Bolasco ed Eugenio Signoroni - Pagine: 900 – Prezzo € 22
 
I numeri:
- 1656 osterie segnalate in guida
- 176 nuove segnalazioni
- 268 chiocciole, i locali che meglio incarnano il modello di osteria
- 399 osterie consigliate per la carta dei vini attenta al territorio
 
Programma della serata
- Ore 19:30 - presentazione della guida con Eugenio Signoroni, curatore della guida di Slow Food Editore (posti esauriti)
- Ore 20:30 - cena a cura delle Osterie trentine di Osterie 2020 e in accompagnamento i vini premiati dalla guida Slow Wine: Pojer e Sandri, Foradori, Poli Francesco, Bongiovanni e Vignaiolo Fanti
 
Menù
- Pane alle pere con patè di cervo; Locanda Due Camini
- A scelta: Salmerino in saor di porro, Salmerino affumicato a caldo, Carpaccio di trota fario; Troticoltura Vinante
- Fanzelto con soppressa, yogurt e cavolo cappuccio condito; Il Masetto
- Gnocchi di castagne con fonduta di nostrano e scorzone alpino; Il Libertino
- Ravioloni con caprino di malga su crema alle noci del Bleggio e miele; Casa de Gentili
- Risotto all’abete bianco e tosela; Costa Salici
- Zuppa di Broccolo di Torbole Presidio Slow Food; Locanda delle Tre Chiavi
- Canederli di verza e puzzone con fonduta di casolet e cialda di guanciale; Rifugio Maranza
- Budino di tinca e peperoni arrosto in conserva; Boivin
- Povero-nobile Sguazet di Vitello con la Polenta Macafana con erbette e formaggi locali; Osteria della Locanda Fiore
- Cicerchie di serra de conti, patate e guanciale di nero dei nebrodi; Convivia Bottega e Cucina
- Degustazione di formaggi di malga; Nerina
- Casarìa - antipasto di ricotta; Maso Santa Romina
- Frolla al limone, Sant’Anna
- Rosada con salsa ai lamponi; Osteria Storica Morelli
- Patàtana korschentz, Lusernarhof
 
Prezzo: 35 € soci - 40 € non soci, include una copia della guida.

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