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La 25ª mostra Müller Thurgau si svolge a Cembra, 4-8 luglio

Vi partecipano 28 cantine trentine, 8 altoatesine, 2 valdostane, 21 tedesche, 8 distillerie, con 80 etichette in degustazione

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Dal 4 all’8 luglio, a Cembra, si svolge la tradizionale Mostra Vini Müller Thurgau, un evento internazionale giunto quest’anno alla venticinquesima edizione, con una rassegna della produzione enologica di 28 cantine trentine, 8 cantine altoatesine, 2 valdostane, 21 tedesche e 8 distillerie, con oltre 80 etichette in degustazione.
Alla Mostra fa da corollario il Concorso internazionale, giunto alla nona edizione, che premia il miglior vino Müller Thurgau.
 
Un quarto di secolo di rappresentazione di un vitigno nato per motivata determinazione del prof. Hermann Müller in risposta alle devastanti avversità della vite comparse in Europa nella seconda metà dell’800 (in ordine temporale: oidio, fillossera, peronospora), generando una forte spinta ad intensificare la ricerca e la sperimentazione nell’intento di trovare mezzi e metodi efficaci per contrastarle.
Il ricorso all’incrocio tra due vitigni diversi da parte del prof. Müller produsse nel 1882 il nuovo vitigno Riesling x Sylvaner.
 
In Italia il Müller Thurgau è stato introdotto negli anni ’20 dal prof. Giovanni Dalmasso, docente di viticoltura alla Scuola enologica di Conegliano.
In Trentino, il vitigno è arrivato nel 1939 con il nome originario Riesling x Sylvaner ad opera di Giulio Ferrari.
In Val di Cembra il Müller Thurgau ha trovato il suo ambiente d’elezione a partire dalla fine degli anni Sessanta, in sostituzione progressiva della Schiava.
 
Durante la seconda metà degli anni ’80, nell’ambito della festa che ogni estate veniva dedicata al Müller Thurgau, il Club 3P di Cembra cominciò ad esprimere l’esigenza di un confronto e di una riflessione approfondita sulle sorti di un vino che era allora in ascesa sul territorio locale, ma che rimaneva per lo più una presenza poco qualificata e poco nota, anzi confusa a volte con analoghe produzioni dell’area tedesca (Sylvaner).
Da quei primi scambi d’opinione, prese corpo l’ipotesi della Mostra su impulso e in virtù dell’intraprendenza di un gruppo di giovani agricoltori locali, fra i quali si distinse Fausto Peratoner.
 
Da Mostra locale a Rassegna dei Müller Thurgau dell’Arco Alpino.
In questa frase può essere riassunta la storia di uno degli eventi promozionali più importanti nel comparto vitienologico del Trentino.
La necessità di confrontare il vino Müller Thurgau della Valle di Cembra con quelli di altre zone del Trentino o regioni italiane, ma soprattutto di Paesi europei nei quali il vitigno era coltivato da molti anni sta alla base del cambiamento di denominazione dell’evento.
 
Agli inizi degli anni Novanta, oltre che in Val di Cembra dove era diffuso nelle zone più elevate, il Müller Thurgau si coltivava nella Valle del Sarca, in Vallagarina, in Valsugana e in altre aree più circoscritte di media o alta collina.
Nel 1991 la Mostra di Cembra, ormai diventata Rassegna dei Müller Thurgau dell’Arco Alpino, era al suo IV anno di vita.
La finalità originaria mirata al confronto nazionale ed internazionale di vini Müller Thurgau di diversa provenienza geografica è rimasta inalterata fino ad oggi.
 
La crescita di questa manifestazione, più che misurarsi a partire dalle cifre delle cantine presenti, si comprende osservando i mutamenti che in 25 anni essa ha impresso alle abitudini agricole e culturali della comunità di valle, mutamenti che in più di un caso sono stati presi ad esempio per l’intero settore vitivinicolo provinciale.
Se, da un lato, il contributo della Rassegna alla conoscenza del vino Müller Thurgau in ambito nazionale è risultato determinante, dall’altra va sottolineato il processo attraverso il quale la riflessione sul territorio ha condotto nei vari anni al progetto di zonazione, allo sviluppo dell’offerta enoturistica, al Parco rurale e al Patto territoriale della Valle di Cembra, primo patto territoriale del Trentino.
 
Contemporaneamente, la Rassegna ha promosso occasioni di studio attorno ai temi del vino e della realtà locale attraverso una serie di incontri tecnici e di convegni volti alla comprensione delle potenzialità del Müller Thurgau.
L’apporto di personaggi illustri e competenti ai convegni promossi ogni anno da un instancabile comitato promotore e dal presidente Bruno Pilzer che dal 2001 è succeduto a Fausto Peratoner, ha contribuito efficacemente a migliorare la tecnica di coltivazione del vitigno Müller Thurgau e la vinificazione dell’uva da esso prodotta.
Si pensi, ad esempio, alla preferenza che è stata data alla forma di allevamento di tipo verticale denominata Gujot rispetto alla pergola nell’allestimento dei nuovi vigneti, o alla sempre più diffusa pressatura soffice in atmosfera controllata per preservare gli aromi del vino.
 
Spunti di rinnovamento e miglioramento sono emersi anche a livello di commercializzazione del vino Müller Thurgau.
Notevole è stata pure la sollecitazione ad intensificare l’enoturismo e la valorizzazione del vino Müller Thurgau abbinato alla gastronomia locale e al turismo.
 
 

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