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Fish surfing: il turista «distanziato» ama pescare

Fuggire dalla città, rifugiarsi nella natura mantenendo il… distanziamento sociale

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Si chiama fish surfing: è il nuovo trend che fa dimenticare il couch surfing (la condivisione del divano) e si adegua al rapido e improvviso cambiamento della cultura dei viaggi.
Sono oltre 9 milioni le persone che coltivano l’hobby della pesca in Europa – l’equivalente della popolazione dell’Austria!
Si può dire con certezza che la pesca ricreativa è più di un semplice hobby di nicchia, sta diventando uno stile di vita diffuso e apprezzato.
 
La necessità di rielaborare un nuovo concetto di viaggio, voluta dalle ultime evoluzioni della pandemia globale, ha cambiato la percezione della distanza sociale, delle mete turistiche e delle passioni outdoor. Il turista distanziato ama pescare.
Lo confermano gli oltre 200.000 utenti di Fishsurfing, l’app e la community per i pescatori di cui fa parte anche Nicol, slovacca, che lavora nel marketing online: «Trascorro la maggior parte delle mie giornate in ufficio, e la pesca è il mio modo per staccare.»
Il suo ragazzo, un pescatore con 20 anni di esperienza, le ha fatto conoscere la pesca fin dall’inizio della loro storia.
«Non poteva andare diversamente, – continua Nicol. – Quando siamo andati a pescare per la prima volta, era una fresca notte di aprile.
«Eravamo in un laghetto privato e il nostro primo pesce l’abbiamo pescato solo a mezzanotte, ma quella gioia, l’adrenalina!
«Seduti lì, a guardare il riflesso della luna piena sulla superficie dell’acqua... Per la prima volta nella mia vita da adulta mi sono sentita finalmente in pace.»
 

 
In Europa, la probabilità di doversi adattare a più di un lockdown è diventata ormai una realtà. Per questo rifugiarsi nella natura appena possibile è diventato necessario.
Sia i pescatori esperti, sia i neofiti prenotano vari tipi di alloggio: case sul lago, stagni privati o cottage lungo i fiumi rappresentano una domanda in crescita e offrono un’alternativa alla prenotazione di appartamenti, ora che mantenere il distanziamento sociale è uno dei parametri discriminanti nella scelta della vacanza.
 
Fino ad ora, gli appassionati di pesca avevano due opzioni quando andavano in vacanza per pescare: affidarsi alle agenzie di viaggio o viaggiare da soli.
«Ci sono agenzie che offrono viaggi per pescatori, ma i loro servizi sono costosi e piuttosto generici, – afferma Filip Domorád, fondatore di Fishsurfing. – Per un’esperienza autentica, devi pianificare tutto da solo, spesso con conoscenze limitate della zona, competenze linguistiche scarse o mancanza di attrezzatura.»
 

 
Filip, praghese, da sempre amante della pesca, ha imparato che «il fatto di non conoscere bene la zona o di non avere idee precise su dove andare, impedisce a molte persone di partire da soli».
Acqua dolce, salata o pesca con la mosca, la maggior parte dei pescatori ricreativi si sposta per seguire una varietà specifica di pesce.
Ma anche sapendo con sicurezza dove prospera la specie di pesce scelta, molte informazioni di prima mano sono fondamentali, ad esempio il tempo e la stagione.
«Se si va nella stagione sbagliata – spiega Domorád, – è probabile che non si prenda niente. Alcuni pesci, come il siluro, si spostano in una parte del fiume quando fa caldo e in un’altra quando fa freddo, quindi bisogna utilizzare metodi diversi.»

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