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Mondiali di Kazan. Australia-Italia 10-12: Bronzo!

Il Setterosa torna sul podio iridato dopo 12 anni battendo l'Australia

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Foto deepbluemedia.eu.
 
Il Setterosa torna sul podio iridato dopo 12 anni. Batte l'Australia, bronzo olimpico e vice campione mondiale uscente, ai tiri di rigore per 12-10 (parziali 3-2, 2-1, 0-2, 2-2; 5-3) e si piazza alle spalle degli Stati Uniti (campioni olimpici) e dell'Olanda (vice campione europeo) sconfitta per 5-4 (0-1, 2-1, 3-1, 0-1).
È la tredicesima medaglia della spedizione azzurra in Russia (2 ori, 3 argenti e 8 bronzi), come mai prima nelle edizioni iridate e con tutte le specialità sul podio.
Per il cittì Fabio Conti è la medaglia della continuità dopo il titolo europeo vinto ad Eindhoven nel 2012 e i podi in World League.
Mancava un sussulto ad ampio raggio ed è arrivato a cinque mesi dal campionato europeo di Belgrado che qualificherà la vincente alle Olimpiadi.
È la medaglia della determinazione e del gruppo: un mix di giovani come le esordienti Tabani (del 1994) e Teani (del 1991) e le veterane Tania Di Mario (capitano 36enne da 327 presenze in 15 anni d'azzurro con un titolo olimpico, uno mondiale e tre europei), Teresa Frassinetti, centroboa pronta a soffrire, a colpire e a farsi sentire, e la bomber Roberta Bianconi, che festeggia con la medaglia al collo la 200esima presenza.
Un successo dedicato ad Aleksandra Cotti, che pochi giorni prima della partenza si è infortunata al ginocchio e a tutte le ragazze che hanno preso parte ai collegiali stagionali e che fanno parte a tutti gli effetti del gruppo.
Sotto di due gol dopo appena tre minuti, l'Italia cancella i fantasmi dell'inizio shock contro l'Olanda e piazza un break di 3-0 prima della fine del tempo con Bianconi e Garibotti in superiorità numerica (2/3 contro 1/1) e Aiello ai due metri.
Nel secondo tempo raggiunge il +2 (5-3) con due gol consecutivi di capitan Di Mario; tiene quando le aussies ripassano (5-6, 6-7), aprofittando di 13'33 di buio, coi gol di super Di Mario (6-6) e Aiello (7-7) in superiorità numerica (5/9 contro 4/9) e trascina la partita ai tiri di rigore. Determinante la parata di Teani sul quarto tentativo aussie di Buckling e il successivo gol di Garibotti.
 

 
 Australia-Italia 10-12 
Australia: Beadsworth, Buckling 1, Lincoln-Smith, Gofers, Yanitsas, Knox, Webster 2, Mcghie 1, Arancini, Southern 2, Halligan, Zagame 1, Wakefield. All. Mcfadden.
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 1, Queirolo, Radicchi, Aiello 2, Di Mario 3, Bianconi 1, Emmolo, Pomeri, Barzon, Frassinetti, Teani. All. Conti.
Arbitri: Buch (Spa) e Putnikovic (Srb).
Note: parziali 2-3, 1-2, 2-0, 2-2; 3-5. Uscite per limite di falli Knox (A) a 2'45 e Radicchi (I) a 5'32 del quarto tempo. Superiorità numeriche: Italia 4/10, Australia 5/9. Ammonito Conti (cittì Italia) nel secondo tempo. Wakefield (A) ha sostituito in porta Yanitsas dopo il 5-3. Spettatori 2000 circa. Sequenza dei rigori (5-3): Di Mario (I) gol, Southern (A) gol; Barzon gol, Webster gol; Bianconi gol, Beadsworth gol; Queirolo gol, Buckling parato; Garibotti gol.
 
 Le dichiarazioni 
Le dichiarazioni del CT Conti: «È stato un ottimo campionato mondiale. Avremmo meritato di giocare la finale e solo un approccio sbagliato e i rigori ce l'hanno impedito contro l'Olanda che pure la scorsa estate ci ha eliminato nelle semifinali ai campionati europei sfruttando un nostro errore tecnico.
«Non credo di sbagliare se sottolineo che negli ultimi due anno abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato. Abbiamo dimostrato di giocare alla pari con tutte le squadre considerate più forti. Abbiamo battuto i campioni olimpici degli Stati Uniti e i vice campioni mondiali dell'Australia; messo dietro squadre come Spagna, Ungheria, Russia, Canada. Siamo stati bravi e soprattutto abbiamo lavorato molto.
«Desidero esprimere un sentito e forte ringraziamento alla Federazione che ci mette in condizione di lavorare privilegiate al centro federale di Ostia e condividere questa gioia con tutto lo staff presente qui e a Roma. Ringrazio anche tutte le ragazze, al di fuori delle 13, che fanno parte del progetto e ricordo Aleksandra Cotti che ha dovuto rinunciare per un malaugurato infortunio. Questo bronzo ci dà ulteriore carica per andare avanti.»
 
Le dichiarazioni di capitan Di Mario: «Ero convinta che l'avrei vinta; a volte non vincono quelli più forti, ma quelli che ci credono di più. Questo è il caso. Se perdevamo ai rigori avevamo una sfiga atomica. Ho iniziato io perché mi son detta: “non esiste, dobbiamo vincere”. In semifinale abbiamo imparato che bisogna sempre crederci. Forse dovevamo esserci noi a giocare questa medaglia.
«Ai campionati mondiali di Barcellona, nel 2003, io c'ero. Eravamo distrutte perché avevamo perso la finale con gli Stati Uniti. Invece stavolta godiamo del bronzo. Se sono quella sono e se ho dato a loro quello che ho potuto dare è perché c'è stato chi me l'ha insegnato. Le mie compagne del Setterosa con cui abbiamo vinto tutto e il nostro allenatore Pierluigi Formiconi.»
 
Le dichiarazioni di Aiello: «Sono troppo felice. Abbiamo portato a casa vittoria e medaglia. Ho pareggiato in un momento drammatico ed entrata quella palla ho capito che avremmo vinto. Loro sono pesanti, forti in difesa, ma stavolta hanno fatto il botto. Era l'ora di tornare a conquistare una medaglia.»
 
Le dichiarazioni di Gorlero: «È stata una partita bella. Aperta a qualsiasi risultato. La sconfitta con l'Olanda ci ha rinforzato. Siamo state concentrate. Abbiamo dato il massimo. Un grande onore aver conquistato la 13esima medaglia per la Federnuoto ai campionati mondiali ed aver portato anche la pallanuoto sul podio. Siamo forti.»

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