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Super Gregorio Paltrinieri si conferma re dei 1.500

Ai Mondiali di nuoto di Budapest l’azzurro non tradisce le attese

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Ai Mondiali di nuoto di Budapest, l’azzurro non tradisce le attese e conquista l’oro nei 1500, bissando così, un anno dopo, quello olimpico di Rio 2016.
Alla Duna Arena il carpigiano cresce vasca dopo vasca e annienta l’ucraino Mykhailo Romanchuk (14:37.14) conquistando la medaglia del metallo più pregiato (in 14:35.85) che gli era sfuggita negli 800 (aveva chiuso terzo) vinti da Gabriele Detti, oggi quarto (14:52.07) e fuori dal podio completato dall’australiano Mark Horton (14:47.70).
Una doppietta storica per Greg che aveva già conquistato il titolo iridato a Kazan 2015. Prima di lui soltanto Filippo Magnini era stato capace di confermarsi campioni del mondo.
 
«Sono contento è stata una gara difficile, più del previsto, Misha è stato lì fino alla fine, – le parole dell’azzurro. – Sono contento, tanti giovani vengono su e mi stimolano a fare sempre meglio.
E’ brutto parlare male di un bronzo mondiale, a volte vinci a volte perdi, non ero contento per come avevo gestito gli 800.
«Mi bruciava e ho cercato di nuotare bene dall’inizio. Ho vinto d’intelligenza e alla fine avevo voglia di urlare.»

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